Buon pomeriggio, anime lettrici!
Non mi trovo ancora fuori pericolo, l'antica laurea va portata in salvo e io devo obbedire agli ordini dei sergenti genitori. La sessione estiva continua e molti di voi mi possono capire! E cosa fare quando si è sommersi dalle dispense e dagli appunti nelle torride giornate di studio matto e disperato? Si legge! Magari si opta per una lettura leggera e divertente, proprio come ho fatto io.
Sì, come no, credeteci!
Sono andata a prendere proprio uno degli young adult più intensi e tristi che abbia mai letto in vita mia. Ma gli young adult non dovrebbero di solito essere leggeri e dolci? Con una bella storia d’amore sul tema di “Piccoli problemi di cuore” nati da un’amicizia che profuma d’amore… no, io ho scelto di leggere “Il mio cuore e altri buchi neri”, scritto da Jasmine Warga e pubblicato in Italia da Mondadori. E già dal titolo possiamo cominciare a immaginare quanto questo romanzo non si avvicini neppure al tipo di leggerezza estiva che stavo cercando! Ma io sono masochista, cosa posso farci?
Autore: Jasmine Warga
Titolo: Il mio cuore e altri buchi neri
Titolo originale: My heart and other black holes
Traduttore: Lorenzo Borgotallo
Casa editrice: Mondadori
Pagine: 279
Prezzo: € 17,00
Prezzo e-book: € 6,99
Voto:
Trama
Aysel ha sedici anni, una passione per la scienza e un sogno che coltiva con quotidiana dedizione: farla finita. Tutto ormai sembra convergere in quel buco nero che è diventata la sua vita: i compagni di classe che le parlano alle spalle, un lavoro deprimente, il delitto commesso da suo padre che ha segnato per sempre il suo destino. Aysel vorrebbe sparire dalla faccia della Terra, ma le manca il coraggio di farlo da sola. Per questo trascorre il tempo libero su "Dipartite serene", un sito di incontri per compagni... di suicidio. Roman, perseguitato da una tragedia familiare e da un segreto che vuole lasciarsi alle spalle, è il prescelto. Eppure, proprio nell'attimo in cui stanno per abbandonarla, la vita potrebbe mostrare il suo lato leggero, dolce e pieno.
La mia opinione
Ho acquistato questo libro a scatola chiusa, molto attirata dal titolo e un po’ meno dalla copertina. Sono davvero curiosa di conoscere il criterio di scelta delle case editrici italiane riguardo alle copertine da usare!
Molte volte, quella di scegliere un libro a seconda di quanto mi attiri la copertina o il titolo, è una scelta azzeccata. Una sorta di amore a prima vista, un colpo di fulmine. E anche questa volta, il mio metodo ha funzionato a dovere. Questo romanzo mi ha lasciato molte domande che non hanno trovato risposta. E, trattandosi di un libro autoconclusivo, temo proprio che non riceverò mai le risposte che desidero.
“Sono un’appassionata di storie d’amore appassionanti.”
Credo che questa sia una delle frasi che più mi rispecchi. Mi appassionano quegli amori travolgenti, quelli che ti lasciano senza fiato e che ti fanno persino versare qualche lacrima. Perché la passione, quella vera, è il perfetto intreccio di felicità e dolore, di amore e di insicurezza. Ma non c’è solo la passione carnale che troviamo nei romanzi per un pubblico più adulto. Esiste anche quella che nasce lentamente, che col sesso ha poco a che fare. La passione per la vita, l’aggrapparsi a qualcosa con ogni parte di sé. La paura di perdere se stessi a causa di un dolore inconfessabile e il trovare qualcuno che ci capisce, che riesce a entrare nella nostra anima e renderla meno sola, meno triste. Il passare da un estremo all’altro, con una forza che non si sapeva neppure di possedere.
Tutto questo l’ho trovato nel romanzo di Jasmine Warga.
Non sono una divoratrice di young adult, quindi non sono abituata alle storie d’amore tra adolescenti. “Il mio cuore e altri buchi neri” è quasi stato una scoperta. Purtroppo mi sono resa conto di essere una di quelle persone che si lasciano accecare dal pregiudizio, quindi ne è passata di acqua sotto i ponti prima che riprendessi in mano un young adult! Forse però quando si è un po’ più adulti, si è in grado di capire meglio quei libri il cui target è rappresentato dagli adolescenti. Alla veneranda età di “purtroppo lontana dall’adolescenza”, mi sono resa conto che questi romanzi riescono a emozionarmi più di quanto abbiano fatto durante la lunga e monotona estate dei miei sedici anni.