martedì 7 maggio 2013

Intervista a Beth Fantaskey


Un paio di giorni fa Dreaming Land ha avuto l’onore di intervistare Beth Fantaskey, famosa per i suoi meravigliosi libri “Promessi vampiri” e “Promessi vampiri – The dark side”. Cogliamo l’occasione per ringraziarla infinitamente della sua disponibilità e dolcezza, augurandole inoltre un grande in bocca al lupo per il suo nuovo libro in uscita: Buzz Kill.

Sito dell'autriceBeth Fantaskey


DL: Quando e perché hai cominciato a scrivere?
Beth Fantaskey: Non avevo sviluppato un interesse per la scrittura fino a dopo la laurea. Sono sempre stata una lettrice, ma non mi sono mai interessata alla scrittura. Quando mi sono laureata all’università, non avevo prospettive lavorative. Un amico mi parlò di un ufficio in cerca di uno scrittore di discorsi politici, così ho fatto domanda. Quando l’uomo che sarebbe diventato il mio capo vide la mia prova scritta, mi disse “Sai di essere una scrittrice, vero?” e questo è tutto ciò che ho fatto da quel momento.

DL:  Cosa ti ha ispirato a scrivere il tuo primo libro?
Beth Fantaskey: I miei figli sono adottati e a volte immaginiamo come potrebbero essere i loro genitori naturali. E se fossero dottori? O agricoltori? O anche nobili? Ho solo reso estremo quel gioco con “Promessi vampiri”, provando a immaginare come una ragazza molto razionale avrebbe reagito se avesse appreso che i suoi genitori naturali erano esseri nella cui esistenza lei non ha mai creduto.

DL: Se dovessi rifare tutto da capo, cambieresti qualcosa nel tuo ultimo libro?
Beth Fantaskey: No.. il mio ultimo libro, Buzz Kill, è forse il mio preferito. Penso che sia il mio libro più divertente finora e amo lo spirito indipendente dell’eroina e la sua complicata relazione con l’eroe – e suo padre. Ne sono davvero orgogliosa.  

DL: Chi è il tuo autore preferito?
Beth Fantaskey: Charles Dickens è in assoluto il mio autore preferito. Il mio libro preferito, comunque, è “Il conte di Montecristo” di Dumas.  Ha tutto –umorismo, avventura e un oscuro, divertente e carismatico eroe. Adoro quel romanzo!

DL: Qual è stata la parte più difficile nello scrivere il tuo libro?
Beth Fantaskey: Hmm.. Penso che le prime pagine della prima bozza siano le più difficili da affrontare. Ci vuole tempo per conoscere i personaggi, fino al momento in cui essi prendono il sopravvento, in un certo senso. Solitamente io arrivo al capitolo dodici, per poi tornare indietro e ricominciare da capo.  


DL: Hai qualche consiglio per gli altri scrittori?
Beth Fantaskey: Il mio consiglio è di trattare la scrittura come qualsiasi altra cosa in cui si vuole essere bravi –questo vuol dire fare pratica ogni giorno. Ho la sensazione che alcune persone pensino che la scrittura sia un “dono” che si può avere, oppure no. Ma è anche un talento che puoi sviluppare con duro lavoro e pratica. Quindi incoraggio sempre i nuovi autori a sedersi e lavorare, proprio come fare pratica al piano se si vuole diventare un concertista o esercitarsi a calcio se si vuole diventare una stella del calcio. Ho lavorato come scrittrice professionista per quasi vent’anni prima di provare a scrivere un romanzo e ho imparato qualcosa ogni giorno che ho lavorato. Sto ancora imparando!

DL: C’è qualcosa che vuoi dire ai tuoi lettori?
Beth Fantaskey: Grazie mille per il vostro incredibile supporto e la vostra amicizia. Non riesco a credere che l’incontro di così tante persone –sia nella “vita reale”, alle presentazioni di libri, etc.., o online- sia il risultato della scrittura di alcuni libri. È meraviglioso per me. E la maggior parte della gente è così gentile. Vi ringrazio!

DL: Qual è il tuo genere preferito?
Beth Fantaskey: Insieme all’amore per i classici, ho un debole per romanzi del mistero. Mi piace risolvere i puzzle. Ma ci deve sempre essere anche un elemento romantico. Chiamo il mio prossimo libro, Buzz Kill, un “romanmistero”, perché contiene in egual misura i miei due generi preferiti.

DL: Da dove prendi la maggior parte delle tue idee?
Beth Fantaskey: Prendo le idee da qualsiasi posto, dal guardare la struttura della mia famiglia (figli adottati = Promessi vampiri) alla letteratura classica (Jekel Loves Hyde). Penso che gran parte dell’ispirazione venga dall’attiva ricerca di idee.

DL: Quale stanza è la tua preferita in cui scrivere?
Beth Fantaskey: Ho un ufficio nella mia casa. Adesso è un disastro perché le mie figlie maggiori di recente ne hanno fatto la loro camera da letto, quando ho adottato il terzo figlio. Se mi guardo indietro, vedo un robot di stagnola alto quattro metri, almeno una ventina di animali di peluche e un poster scientifico sulla cacca degli animali!

DL: Chi è il tuo personaggio preferito in ognuno dei tuoi lavori?
Beth Fantaskey: Questo è davvero difficile da dire. Sono diventati tutti come bambini per me. Se dovessi scegliere, però, ammetterei di avere un posto speciale nel mio cuore per Lucius. È così galante, ma anche cattivo e divertente –per non parlare di quanto sia danneggiato. Ho un vero debole per lui.

DL: Come scegli i nomi per i tuoi personaggi?
Beth Fantaskey: Ci penso molto ai nomi. Per esempio, per “Promessi vampiri” ho fatto molte ricerche negli archivi Romeni e ho scelto “Lucius Vladescu” perché “Lucius” significa “luce”, ma suona anche “oscuro”, come Lucifero. Ho pensato che unisse entrambe le sue nature. E “Vladescu” richiama al vampiro originale, Vlad l’Impalatore. Ho pensato fosse perfetto per lui – e anche un nome molto forte.
“Jessica” e “Antanasia Dragomir” sono state scelte istintive. “Jessica” sembra una fiduciosa e sensibile ragazze, per me. E “Antanasia Dragomir” suonava regale e forte.

DL: Quale scena durante la scrittura ti ha fatto più ridere e quale ti ha fatto piangere?
Beth Fantaskey: Ho riso ogni volta che ho scritto una delle lettere di Lucius a suo zio. Mi sono divertita molto con lo shock culturale di Lucius. Per quanto riguarda il piangere –Ho avuto le lacrime agli occhi alla fine di “Promessi vampiri”, quando finalmente Lucius collassa e si scaglia su tutto ciò che lo ha sempre distrutto. Sono rimasta un po’ senza parole anche in “Promessi vampiri – The dark side” quando ho descritto come lei [Jessica] si fosse stancata di sentirsi debole e avesse deciso di saltare giù dal letto e combattere per il suo principe. Qualcosa di questo è riecheggiato in me.

DL: Cosa ti ha fatto innamorare della scrittura?
Beth Fantaskey: In realtà mi sono innamorata della scrittura quando ero una giornalista e ho cominciato a ottenere un riscontro da parte dei lettori. Sapere che puoi emozionare qualcuno –farli ridere o piangere o anche lanciare il libro contro il muro, come a quanto pare hanno fatto alcune persone quando Lucius ha cominciato a uscire con Faith Crosse.. Questo è davvero potente. Amo essere capace di dare alla gente quell’esperienza.

DL: Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Scriverai un’altra meravigliosa storia d’amore come quella di Lucius e Jessica/Antanasia?
Beth Fantaskey: Come ho menzionato, sono molto eccitata per il mio prossimo libro. C’è un mistero all’interno del suo cuore, ma mi sono totalmente lasciata trascinare nella scrittura della storia d’amore. Il ragazzo in “Buzz Kill” non è un vampiro, ma è molto simile a Lucius nel suo essere estremamente fiducioso, porta dentro sé una grande ferita psicologica che lo spinge ad essere un “reietto” ai margini della società. E come Jess e Lucius, la mia nuova eroina e il mio nuovo eroe inizialmente non si piacciono, ma finiranno per avere un legame davvero profondo. Spero che ai lettori piacerà la storia! 


English Version

When and why did you begin writing?

I didn’t develop an interest in writing until after I graduated from college. I was always a reader, but I was never interested in writing. But when I graduated from my university, I had no job prospects. A friend told me about an office that was looking for a political speechwriter, so I applied. When the man who would become my boss saw my writing sample, he told me, “You know that you’re a writer, right?” And that’s all I’ve done, ever since.

What inspired you to write your first book?

My children are adopted, and we sometimes imagine what their birth parents might be like. What if they are doctors? Or farmers? Or even royalty? I just took that game to the extreme with Jessica’s Guide, trying to imagine how a very rational girl would react if she learned that her birth parents were beings that she didn’t even believe in.

If you had to do it all over again, would you change anything in your latest book?

Nope... My latest book, Buzz Kill, is maybe my favorite. I think it’s my funniest so far, and I love the heroine’s independent spirit, and her complicated relationship with the hero – and her father. I’m really proud of this book.

Who is your favorite author?

Charles Dickens is definitely my favorite author. My favorite book, though, is The Count of Monte Cristo by Dumas. It’s got everything – humor, adventure and a dark, funny, charismatic hero. I love that novel!

What was the hardest part of writing your book?

Hmm... I think the first pages of the first draft are always the hardest to tackle. It takes time to get to know the characters, until I reach the point where they just sort of take over the story. I usually get there around chapter twelve, then go back and start over.

Do you have any advice for other writers?

My advice is to treat writing like anything else you want to be good at – which means practicing every day. I get the sense that some people think writing is a “gift” that you either have, or don’t have. But it’s also a talent that you can develop with hard work and practice. So I always encourage new writers to sit down and work, just like you’d practice piano if you wanted to be a concert pianist, or do soccer drills if you wanted to be a soccer star.
I worked as a professional writer for nearly twenty years before I tried a novel, and I learned something every day that I worked. I’m still learning!


Do you have anything specific that you want to say to your readers?

Thank you so much for your incredible support and friendship. I can’t believe how many people I’ve met – either in “real life,” at book signings, etc., or online – as a result of writing some books. It’s amazing to me. And most people are so kind. Thank you!

What is your favorite genre?

Along with loving the classics, I have a weakness for mystery novels. I like to solve puzzles. But there always has to be an element of romance, too. I call my next book, Buzz Kill, a “romystery,” because it’s equal parts my two favorite genres.

Where do you get most of your ideas?

I get ideas everywhere, from looking at my family structure (adopted children = Jessica’s Guide) to classic literature (Jekel Loves Hyde). I think a lot of inspiration comes from actively seeking ideas.

What room is your favorite to write in?

I have an office in my house. It’s a disaster right now, because my oldest daughter recently co-opted half of it as her bedroom, when we adopted a third child. If I look behind me, I see a four-foot-high tin-foil robot, at least twenty stuffed animals, and a science poster about animal poop!

Who is your favorite character(s) in any of your works?

That’s really difficult to say. They all become like children to me. If I had to pick, though, I’d admit that I have a special place in my heart for Lucius. He’s so gallant, but wicked, too, and funny – not to mention damaged. I have a real soft spot for him.

How do you choose the names for your characters?

I put a lot of thought into names. For example, for Jessica’s Guide, I did a lot of research on Romanian databases, and chose “Lucius Vladescu” because “Lucius” means “light,” but also sounds “dark,” like Lucifer. I thought that matched his dual nature. And “Vladescu” harkens back to the original vampire, Vlad the Impaler. I thought it was perfect for him – and a very strong name, too.
“Jessica” and “Antanasia Dragomir” were more instinct choices. “Jessica” seems like a confident, sensible girl, to me. And “Antanasia Dragomir” also sounded regal and strong.

What scene in your writing has made you laugh the hardest or cry the most?

I laughed every time I wrote one of Lucius’s letters home to his uncle. I had a lot of fun with Lucius’s culture shock. As for crying – I had tears in my eyes at the end of Jessica’s Guide, when Lucius finally breaks down and lashes out about everything around him getting destroyed. I also got a little choked up in Jessica Rules the Dark Side when I described how she finally got sick of being powerless and decided to get the heck out of bed and fight for her prince. Something about that resonated with me.

What made you fall in love with writing?

I actually fell in love with writing back when I was a journalist and started getting feedback from readers. To know that you can move someone – make them laugh or cry or even throw a book against the wall, which apparently some people do when Lucius starts dating Faith Crosse... That’s really powerful. I love being able to give people that experience.

What are your plans for the future? Will you write another amazing love story like the one of Lucius and Jessica/Antanasia?

Like I mentioned, I’m really excited for my next book. There’s a mystery at the heart of it, but I got totally swept up in writing the love story, too. The boy in Buzz Kill isn’t a vampire, but he’s a lot like Lucius in that he’s supremely confident, but carries a big psychic wound that makes him “self banish” to the edge of society. And like Jess and Lucius, my new heroine and hero initially dislike each other, but come to have a really profound bond. I hope readers enjoy the story!

2 commenti:

  1. Adoro Beth, è una donna fantastica :) Volevo chiedere, questo Buzz Kill uscirà anche qui in Italia???

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    1. Il libro è ancora in fase di editing, deve ancora uscire in America e purtroppo non si sa ancora se uscirà in Italia. Continuiamo a sperare!

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