domenica 22 settembre 2013

Momento di sfogo: Lo snobismo tra i lettori. BASTA col giudicare e insultare le persone a causa dei libri che leggono!

Buon pomeriggio, bellissimi!
Spero che la vostra domenica sia migliore della mia e che non dobbiate studiare come pazzi tutte le guerre che hanno fatto i romani. Ma, visto che a voi non importa delle mie crisi isteriche di una normalissima domenica pre-esame, parto subito col parlarvi di una cosa che mi interessa davvero molto.
Per oggi scordatevi recensioni e balli in maschera. Oggi ci si sfoga!
O meglio, mi sfogo io, ma voi potete commentare questo post sfogandovi insieme a me o insultandomi mentre mi rincorrete con una mazza chiodata. A voi la scelta!

Sempre più spesso leggo e vedo cose che mi fanno cadere le braccia.
Se c’è una cosa che proprio non riesco a sopportare è lo SNOBISMO.
Gli snob non mi piacciono, neppure un po’. Andrebbero perseguitati e rinchiusi in un manicomio criminale. E purtroppo gli snob li abbiamo anche tra le nostre file. 
Chiariamo il concetto: gli snob non sono solo quelli pieni di soldi che ti guardano dall’alto in basso con il tanfo sotto al naso perché hanno la casa al mare a Ibiza, vanno a cena da Valentino e fanno shopping con Louboutin.
Eh no, gli snob ci sono anche tra i lettori e quelli sono i peggiori!
Vi sono diverse categorie di snob letterari, ma tengo a fare una premessa.
Innanzitutto mi scuso in anticipo, qualora questo sfogo contesse parole non propriamente educate. Ma quando mi sfogo, qualche “sticazzi” ce lo metto. Uno sfogo senza parolacce, è come Nemo senza la sua pinna fortunata. Non è concepibile, non esiste proprio!
Ognuno ha un genere letterario che preferisce leggere più spesso, che trova particolarmente gradevole. E fin qui ci può anche stare. Perfino io, Miss Ignorance ’91, ho un genere preferito. Ciò che mi fa seriamente incazzare (vi avevo avvertiti che sarei partita con le parolacce), è trovare persone che criticano i gusti personali altrui passando agli insulti. Se per voi dovrebbe esistere solo il vostro genere preferito in libreria, affari vostri. De gustibus, ma abbiate la decenza di non criticare e insultare le persone per i libri che leggono!
C’è inoltre da dire che, se le case editrici pubblicassero solo ed esclusivamente il vostro genere preferito, allora tutti saremmo costretti a leggere un solo genere e loro andrebbero falliti. Nel mondo viene pubblicato un numero di libri per ogni genere e una libreria che vende romanzi di un solo genere, sarebbe una libreria mezza vuota. Ragazzi, non è un caso se in libreria troviamo i vari settori. Se entrassimo nella libreria della signora Mazza e togliessimo i vari settori per lasciare solo il nostro preferito, la signora Mazza si ritroverebbe con un negozio quasi vuoto e senza l’ombra di un soldo in cassa!
E credetemi se vi dico che non è una cosa strana vedere una persona che compra libri di diverso genere. Se ogni giorno mangiassi pasta al pomodoro, prima o poi mi stancherei. O se ogni giorno indossassi la stessa camicia, puzzerei come i bagni di una stazione di servizio. 
Nella vita bisogna anche variare!
A una persona possono piacere i classici, gli erotici o i saggi e nessuno dovrebbe avere la faccia tosta di insultarla per questo. E se ogni tanto sente il bisogno di una botta di vita e va a fare shopping con la Kinsella o prende la scopa e si fa una partita a Quidditch con Harry Potter, vi assicuro che non commette peccato mortale! Per il cultore del fantasy, davanti allo scaffale del thriller non c’è un cartello che recita “Io qui non posso comprare”. La lettura è anche un modo per aprirci la mente, per far camminare il cricetino in coma che vegeta nel nostro cervello, non c’è bisogno di criticare chi ha gusti diversi dai nostri.
Se il mio cane vuole leggere un libro di César Millán, non le scoppio a ridere in faccia e neppure la insulto, me ne resto zitta e le passo un segnalibro!


-Gli snob super acculturati che leggono esclusivamente i grandi classici.
Mi dispiace dover loro dare una brutta notizia, ma qualcuno deve pur prendersi questa responsabilità! Amici, i grandi classici hanno un numero limitato e quando saranno finiti, non avrete più nulla da leggere. Quindi cercate di spaziare un po’e allargate i vostri orizzonti perché, quando avrete finito di leggere anche l’ultimo classico, resterete a bocca asciutta. Emily Bronte non risorgerà per scrivere Cime tempestose 2.0; le cantiche della Divina Commedia non si moltiplicano come i pani e i pesci di Gesù Cristo e Dorian Gray è deceduto, quindi non commissionerà un nuovo ritratto a beneficio del vostro piacere e della vostra sete di conoscenza.
Persino io, nel mio piccolo, ho letto qualche classico.
Non ve l’aspettavate, ammettetelo!
Vi confesso che io e Dorian Gray siamo amici di vecchia data, me lo sono anche portato alla maturità e lui, per ringraziarmi dell’invito, mi ha autografato il suo poster maledetto (ormai i ritratti sono roba vecchia, obsoleti!). Ma ragazzi, Dorian mi perdoni, non esiste solo lui!
Cari estimatori dei classici, permettete che noi profani vogliamo leggere anche altro senza avere sul collo il fiato della vostra superiorità intellettuale? 
Non ci serve, non ne abbiamo bisogno, non lo vogliamo!
Non abbiamo bisogno che ci guardiate dall’altro in basso, con la vostra puzza sotto il naso che ci impregna le pareti di casa. Anche perché per togliere quel fetore, l’Oust non è sufficiente e dobbiamo tinteggiare le pareti. Ma lo sapete quanto costa una tanica di vernice?
Non siamo abbastanza elevati intellettualmente per sostenere una conversazione con voi? E sticazzi non ce li mettete? Pazienza, ne facciamo volentieri a meno. Se una persona possiede un solo argomento di conversazione, non è mentalmente aperta come invece vorrebbe far credere. Parlare sempre della stessa cosa, alla lunga stanca.
Inoltre mi preme aggiungere un’altra cosa: non tutti gli estimatori dei classici, una volta usciti dalla libreria, leggono i romanzi che acquistano. Molti si fanno vedere con quei tomi in mano per fare la figura dei superiori, tornano a casa e li sistemano sui loro scaffali piccini picciò per poi non sfiorarli neppure per sbaglio. Ma dico, ora voglio farmi i cavoli vostri, invece di spendere soldi per libri che sapete non leggerete mai (perché tanto avete visto il film), comprate dei libri che sapete potrebbero piacervi!
Anche perché poi gli sfigati come me entrano in libreria alla ricerca di un classico e non lo trovano, visto che l’ultima copia è stata presa da una ragazzina che voleva fare bella figura al suo primo appuntamento con un ragazzo più grande. E non sto dicendo una cavolata, giuro, mi è successo davvero!
Un giorno sono andata in libreria a cercare un mattone che dovevo leggere per un esame, ed era già stato preso. Neppure dieci minuti dopo, una ragazzina sui quattordici anni è tornata a lamentarsi perché le era stato venduto un libro dalla lingua “strana e sbagliata”. Tesoro mio, ma se tu compri a scatola chiusa “Il processo di Verre” solo perché in copertina c’è scritto “Cicerone”, permetti che sia stato scritto in latino e che tu, provando a leggerlo davanti al ragazzo per fare bella figura, invece non ci capisci una beata minchia?
Contrariamente a quanto affermato dai vari snob del genere, non basta comprare un classico e stiparlo sulla mensola della propria camera per essere eccelsi pensatori. E non è vero che chi non legge i classici è ignorante. Io ne sono un esempio lampante: li ho letti e ignorante lo sono comunque!

-Gli snob delle 50 sfumature
Ragazze, la letteratura erotica può anche andar bene una volta tanto, ma non venitemi a dire che la James è la nuova Jane Austen o la nuova J.K. Rowling! Ogni volta che avete l’ardire di sottolineare una simile stronzata, la povera Jane si rivolta nella tomba e la Rowling si trattiene a stento dall'incenerirvi con un Avada Kedavra.
Non sono contro il romanzo erotico, purché non si cada nell'ossessione  Va inoltre ricordato che la James non è un esempio di alta letteratura, ma una donna comune che ha fatto milioni di dollari sfruttando un fenomeno mondiale come Twilight e la storia di uno strano ragazzo che sculaccia le ragazze per il piacere del suo pirulino. E ricordate che se a Christian Grey togliete la mania del sadomaso e aggiungete le zanne, vi trovate davanti Edward Cullen. Su una quarantenne madre di famiglia, che si basa su una saga urban fantasy YOUNG ADULT (romanzi letti da adolescenti) per scrivere una trilogia arcobaleno sul sadomasochismo (e quindi non adatto agli adolescenti), mi farei qualche domanda.
Aggiungo inoltre che varie seguaci del filone sfumato, snobbano l’urban fantasy, ritenendolo una perdita di tempo e un genere per bambini. Donne, tengo a ricordarvi che se la James non fosse stata una fan dell’urban fantasy, non avrebbe scritto la sua fan fiction su Twilight e voi non avreste nulla da leggere e nessun Mr. Grey sul quale sbavare e fantasticare.
Per farla breve: niente vampiri? Nessun Christian Grey che fotte senza pietà!
E no, ragazze, solo perché non passo le mie giornate a leggere di due tipi che ci danno dentro come conigli, non vuol dire che io sia un’ipocrita bigotta puritana. Ho solo gusti diversi dai vostri e, a differenza vostra, non ve lo faccio pesare. Quindi abbiate pietà di me e non linciatemi!
E un’altra cosa, poi vado via dal genere erotico: questo genere non è nato con E.L. James. Esiste praticamente da sempre quindi, prima di dichiararvi grandi appassionati e cultori del romanzo erotico, vi consiglio di leggere non solo i romanzi pubblicati negli ultimi cinque anni, ma anche quelli del passato. Se siete veri amanti di questo genere, sono sicura che non disdegnerete Apollinaire, Diderot e Cleland.

Un appunto non solo per i cultori del romanzo erotico, ma per quelli di tutti i generi: NON SI DIVENTA CULTORI DI UN GENERE DOPO AVER LETTO SOLO QUATTRO LIBRI DEL SUDDETTO GENERE! Bisogna avere un bagaglio enorme per affermare questo. Non basta aver letto Dracula per essere cultori del gotico, 50 sfumature per l’erotico o Il codice Da Vinci per il thriller.
Quindi gente: datevi una regolata e imparate a tener chiuso il cassonetto che avete al posto della bocca. E rispettate gli altri. O, se non volete proprio rispettarli, poi non offendetevi se le persone vi rispondono per le rime. Un po’ di coerenza non guasta mai!   

- Gli snob del prezzo, delle edizioni rilegate, gli anti-ebook e gli anti-emergenti.
Purtroppo esiste anche questo genere di snob. Ma capitano tutte a noi?
Che abbiamo fatto di male per meritarci un simile scempio?
Personalmente non vedo come la rilegatura di un testo riesca a influenzarne o a cambiarne il contenuto. Spiegatemi voi che differenza c’è tra l’edizione rilegata e l’edizione economica di Hunger Games. Cambia per caso il contenuto? Suzanne Collins ha riscritto il libro e cambiato il finale? Peeta non sopravvive e Katniss si sposa con Effie? No, è lo stesso libro, ha cambiato solo la copertina!
E seriamente, mi fate sbroccare come uno scaricatore di mentine quando affermate che i libri costosi sono migliori di quelli più economici. A rendere migliore o peggiore un romanzo non è il prezzo che l’editore decide far stampare sul retro della copertina, ma quello che c’è all’interno.
In libreria ho trovato romanzi di Stephen King a 5€ e di certo lui non è un autore mediocre. Stiamo pur sempre parlando del Re del Brivido! Non bisogna giudicare un libro dalla copertina e dal prezzo.
Vi sono molti autori pubblicati con prezzi astronomici e fanno letteralmente cadere le braccia. Io stessa ho settimanalmente il controllo alle giunture dall’ortopedico, per non rischiare che le braccia mi crollino mentre leggo certi orrori. E poi vi sono autori pubblicati a prezzi ragionevoli che sono molto piacevoli da leggere. Ho trovato un libro a dieci euro e me ne sono innamorata! Mentre invece un libro di 25 mi ha fatto piangere come una bambina a causa dei soldi sprecati!  Va benissimo giudicare un libro, ma bisognerebbe farlo in base al suo contenuto e non per il suo prezzo!
E poi ci sono anche quelli che rischiano un ictus se gli viene proposto di leggere un libro in formato digitale. Ma scusate, I pilastri della Terra in formato e-book diventano I pilastri di Giove? Non cambia nulla, i romanzi non cambiano, sono solo in edizioni diverse. Il contenuto è sempre lo stesso. Se poi sdegnate un e-book perché siete soliti comprare un libro al solo fine di metterlo in bella mostra nella vostra libreria per far vedere che l’avete letto (quando invece NON è vero), cavoli vostri! Ma almeno abbiate la compiacenza di non insultare le persone che comprano un e-reader e acquistano i libri nel formato digitale. Che poi -se proprio vogliamo dirla tutta- è probabile che, a differenza vostra che volete assolutamente l’edizione rilegata o comunque cartacea, chi acquista un e-book finisce per leggerlo davvero! Non legge solo chi tiene il mattoncino in mano, ma anche chi possiede un e-reader leggero e facilmente trasportabile!
“Tu che leggi gli e-book, non sei un vero lettore.”
Ma ci siete, ci fate o vi state solo allenando per le Olimpiadi dei montati?
Una cosa sulla quale mi trovo perennemente in disaccordo con altri, è il prezzo dei libri. Non capisco perché dovrei acquistare il libro di un autore emergente a 20 euro. Saranno anche bravi, portati per la scrittura, pieni di passione e impegno… ma non li conosco e non so se i loro libri potrebbero piacermi. Quindi perché dovrei spendere la mia paghetta settimanale (sono piccolina io, ho ancora la paghetta!) per un romanzo di un autore sconosciuto? Non spendo 25 euro neppure per i miei autori preferiti! Gente, abbassiamo un po’ i prezzi degli autori emergenti! Sono emergenti, appunto. Sconosciuti, chi volete che spenda una montagna di soldi per un autore sconosciuto? Sarà anche bravo, ma io lettore non lo so! E di certo non rischio di spendere un sacco di soldi per un autore che –per quanto ne posso sapere- non riesce ad azzeccare neppure un congiuntivo! Se gli autori già conosciuti e apprezzati vengono pubblicati a prezzi ridotti, perché non possono farlo anche gli emergenti? L’economia mondiale è in crisi, mettetevelo in testa! E nessuno, a meno che non abbia soldi da spendere, acquisterebbe a 25 euro il romanzo di un autore che non ha mai sentito nominare. Vi parlo da lettrice compulsiva e mentalmente instabile: io, tutti quei soldi per chi non so come scrive, non li spendo! Piuttosto continuo a perseverare nella mia ignoranza e mi metto l’anima in pace, perché sono sicura che quel romanzo non lo leggerò mai. Anche perché, cari amici, i romanzi degli autori emergenti non vengono mai ristampati in edizione economica. Non mi sembra corretto che io, per leggere un romanzo dalla trama interessante, debba spendere una montagna di soldi. Anche perché con i soldi che spenderei per acquistare il romanzo di un autore emergente, potrei comprare tre romanzi del mio autore preferito. Quindi, ditemi voi: compro il romanzo di Tizia Sempronia che potrebbe anche farmi schifo o vado sul sicuro comprando tre romanzi del mio autore preferito? Questo non è snobismo  è cercare di non gettare al vento quei pochi risparmi che abbiamo!
Voglio però scoccare una freccia in favore degli autori emergenti che si vedono costantemente snobbati perché, appunto, emergenti. Carissimo snob con il tanfo di pesce morto sotto il naso, ma il tuo autore preferito non è mai stato emergente? È nato già famoso? Ha fatto un patto col diavolo ed è diventato conosciuto e apprezzato dal giorno alla notte? No, spiegamelo, perché non ho ancora capito. Io ci provo a capire simili stronzate, però il mio cervello non riesce a recepire le informazioni in modo completo. Quindi aiutatemi voi. Mi state dicendo che gli autori emergenti fanno schifo perché non li conosce nessuno, mentre invece gli autori conosciuti sono i migliori perché hanno venduto milioni di copie in tutto il mondo? E prima di vendere queste ventordicimila copie, chi erano? Va bene rifiutarsi di acquistare un romanzo a causa del prezzo eccessivo, ma non a causa del pregiudizio.
Cari autori emergenti, quando Stephen King ha pubblicato Carrie, l’hanno snobbato tutti. Eppure guardatelo adesso, è diventato il Re del Brivido! Quindi, non temete e non buttatevi giù, c’è speranza anche per voi!
Amore/odio verso gli autori emergenti? Ce l’ho.
L’amore incondizionato verso una persona che mette in gioco se stessa e si mette a nudo davanti a un pubblico che potrebbe anche lanciarle pomodori in faccia. E l’odio –anch’esso incondizionato- per i prezzi impossibili dei loro libri. Siete autori emergenti, per il momento il vostro scopo è farvi conoscere, non mettere in banca milioni di euro. Quindi cercate di vendere i vostri libri a un prezzo accessibile al pubblico, perché solo in questo modo la gente acquisterà e parlerà di voi. La pubblicità è un passaparola e se solo pochi eletti –coi soldi!- acquistano il vostro romanzo, non si apriranno dibattiti tra chi ha letto e apprezzato (oppure no, capita anche questo) ciò che voi avete scritto.

-Gli snob delle letture impegnate.
Non è un segreto che la lettura ci da modo di crescere e mi piacciono molto quelle letture definite “impegnate”. Autori contemporanei che non scrivono il solito romanzo rosa, mistery o giallo, ma che si concentrano su tematiche importanti che trattano con una filosofia un po’ particolare. Ma la vita e la letteratura non sono popolate solo ed esclusivamente da tematiche importanti e dalle letture impegnate. Dedicarsi solo a letture filosofiche e snobbare le letture più leggere, non fa di voi persone più intelligenti di altre. Non bisognerebbe mai dimenticare che la superbia, altro non è che una forma di ignoranza. E la lettura ha il preciso compito di abbattere le barriere, eliminare ogni genere di razzismo ed eliminare l’ignoranza.
Non bisognerebbe atteggiarsi a soggetti onnisapienti. Una delle forme più importanti dell’intelligenza è il saper ammettere i propri limiti. Chi conosce davvero, sa di non sapere sempre tutto.
Perfino Socrate sapeva di non sapere!
Ammetto, senz’alcuna vergogna, di non aver ancora letto nulla di Zafon e della Mazzantini e di un altro centinaio di autori “impegnati”, perché a loro ho preferito gli Hunger Games della Collins. E questo, cari amici, non fa di me una lettrice di serie B. Anche perché non esistono lettori di serie A e di serie B. Gente, non siamo su un campo da calcio, le serie lasciamole agli sportivi!

-Gli snob del fantasy e gli snob anti-fantasy
Prima di cominciare questo paragrafo, tengo a precisare che sono una fan di tutti i generi, ma nasco come lettrice fantasy, quindi potrei essere un po’ più polemica del solito.
Gente, qui non si è afferrato un piccolo dettaglio: l’urban fantasy è un sottogenere del fantasy, ma non è qualitativamente inferiore ad esso.
L’urban fantasy altro non è che il fantasy ambientato in un contesto cittadino. Perfino Harry Potter presenta capitoli urban fantasy. Pensate che i Dursley vivano su una nuvola? No, i Dursley vivono a Privet Drive che si trova a Londra, una città! Severus Piton possiede una casa in una strada babbana di una città babbana e la Rowling ha creato Little Whinging, una città –fittizia, ma pur sempre una città- del Surrey. L’ambiente urban è presente anche in una delle saghe fantasy per eccellenza.
SOTTOGENERE NON SIGNIFICA GENERE DI SERIE B.
Vi è un’altra cosa che proprio non riesco a digerire. E no, non è a causa della peperonata che ho mangiato a pranzo! Il fantasy (o l’urban fantasy) sui vampiri, i licantropi, gli angeli e i demoni non è degno di nota perché fa schifo ed è da bimbiminkia. Bene gente, credo che l’autore della Bibbia stia per ricevere una brutta notizia, visto che il genere angelico è ormai passato di moda.
Vorrei sapere una cosa: ma quando Stoker ha scritto il suo celeberrimo Dracula, qualcuno gli ha dato del bimbominkia perché Dracula era un vampiro e non un elfo? Van Helsing era snobbato perché era un licantropo e non un hobbit? Sinceramente ragazzi, io Dracula e Van Helsing proprio non ce li vedo alti un metro e un tappo in groppa a un drago. Questione di gusti, ma secondo me Stoker non è uno sfigato bimbominkia solo perché Dracula è un vampiro. E poi, diciamocela tutta, il fatto che il conte non abbia le orecchie a punta va a suo favore. Dracula –o comunque, i vampiri in generale- attira le prede grazie al suo fascino, non può somigliare a Gollum!
E vogliamo parlare di Anne Rice? Sfido chiunque a sostenere che Lestat e Louis sono due morti di vagina solo perché hanno le zanne. Devono averli confusi con i fratelli Salvatore. Signori, vi giuro che le Petrova non ci sono in “Intervista col vampiro”, potete stare tranquilli!
Non si può certo negare che il genere dell’urban fantasy (ma anche del fantasy vero e proprio) abbia subito un leggero calo qualitativo a causa dei moltissimi autori che negli ultimi anni si sono soffermati su questo genere, ma è così che va il mondo. Gli anti-fantasy si lamentano e sono soliti criticare questo genere a causa della mancata originalità, oltre al fatto che per loro questo è un genere da bambini. Ma carissimi i miei snob del cuore, se per secoli si è scritto sulla stessa cosa, permettete che ormai le caratteristiche dei vari romanzi fantasy si somiglino? Siamo nel 2013, è ovvio che ormai tutte le idee siano state sfruttate. Se un grande autore scrivesse un romanzo che parla di due giovani innamorati che vogliono sposarsi e che devono superare diversi ostacoli, compresa l’influenza suina, per riuscire a realizzare il loro sogno d’amore, credete che verrebbe fuori un romanzo originale? Sarebbe “I promessi sposi” in chiave moderna, con la suina al posto della peste!
Ci sono autori che sfruttano la popolarità del genere erotico riportato alla moda dalla James, e autori che sfruttano la popolarità dell’urban fantasy che ha ritrovato il suo boom con Stephenie Meyer. E a proposito dell’amata/odiata mormona, vorrei scoccare una freccia in suo favore, sperando che la suddetta freccia centri Bella Swan in fronte. Senza il fenomeno mediatico di Twilight, i vampiri non sarebbero tornati di moda e noi poveri lettori italiani sfigati non avremmo conosciuto gli altri autori urban fantasy che abbiamo imparato ad apprezzare. In Italia non sarebbero mai arrivate J.R. Ward, Lara Adrian, Sherrilyn Kenyon, Lisa Jane Smith (ma per quanto riguarda lei sarebbe stato un bene), Cassandra Clare, Karen Marie Moning e tante altre autrici pubblicate nel Bel Paese perché gli editori hanno scommesso su di loro. E gli editori italiani, secondo voi perché hanno portato nel nostro Paese tanti autori urban fantasy? Perché hanno notato che questo genere vende molto e quindi ne hanno approfittato! Credete davvero che se non fosse esplosa la moda dell’urban fantasy, avremmo conosciuto gli Shadowhunters della Clare e gli Hunger Games della Collins? A me sembra piuttosto difficile.
Sono quindi del parere che gli amanti dell’urban fantasy dovrebbero ringraziare Stephenie Meyer per due motivi:
1) Perché grazie al fenomeno mediatico di Twilight abbiamo avuto modo di conoscere tante valide autrici;
2) Perché grazie a Dio non ha continuato la saga di Twilight.
Da grande fan di J.R. Ward, c’è un ultimo punto che vorrei affrontare insieme a voi, almeno per quanto riguarda questo genere: l’urban fantasy adult.
Da un paio di anni a questa parte, ho trovato qualche difficoltà nel leggere i romanzi young adult. Quando leggo un libro ho sempre la malsana abitudine di identificarmi con i personaggi e quindi mi è ormai quasi impossibile riuscire a identificarmi in una quindicenne alle prese col primo amore.
Tre anni fa ho acquistato il primo romanzo della serie della Stirpe della Mezzanotte (qui la recensione) e poi, su consiglio di una mia amica, ho scoperto J.R. Ward e la sua Confraternita del Pugnale Nero.
Queste due autrici –insieme alla mia adorata Sherrilyn Kenyon- hanno uno stile più adulto, con protagonisti che superano i vent’anni di età e che devono affrontare nemici e problemi adulti. Non è un caso, infatti, che queste autrici non trattano spesso triangoli amorosi. Si concentrano, in ogni libro, su una coppia in particolare che amalgamano bene all’interno della trama principale. E poi sì, ovviamente i momenti per adulti non mancano, ma non sono essenziali. I protagonisti non lo fanno in ogni secondo. La coppia protagonista non è al centro dell’intera vicenda e il lettore non è costretto a sorbirsi le lagne mentali della Mary Sue di turno. E, a differenza del romanzo solo ed esclusivamente erotico, la trama di fondo resta anche togliendo la trama principale. Come avete potuto notare, non amo alla follia il romanzo erotico, ma ho almeno la decenza di non insultare la tizia che, accanto a me in fila alla posta, legge la coloreria di Mr. Grey! 
E volete sapere l’ultima? Anche l’urban fantasy adult viene snobbato!
Ma perché? Allora siete tarati! Ce l’avete proprio coi vampiri, gli angeli e i demoni! Cosa vi hanno fatto di male? Vi hanno rubato l’ultima fetta di torta? Hanno criticato il vostro episodio preferito di Beautiful? Hanno ucciso il vostro Pokemon del cuore? Se un genere non vi piace, non rompete i Cordon bleu a chi lo segue con piacere. E basta, dai!

Cari snob di tutte le taglie e generi, se non vi piace il libro che sto leggendo, avete tutto il diritto di voltarvi dall’altra parte. Siete inoltre pregati di non interrompere la mia lettura nel bel mezzo del capitolo per criticare i miei gusti e darmi della deficiente! Se sull’autobus voglio leggere l’album delle figurine di Sakura, nessuno deve rompermi il carosello!
Siete più fastidiosi di mia madre quando si piazza in controluce per controllare che non abbia lasciato le impronte sugli sportelli e di mio padre che gira stanza per stanza per spegnere tutte le lampadine!
Adesso ditemi: dopo aver appurato che le vostre letture sono più belle, interessanti, originali e culturalmente elevate delle mie, volete essere pagati in gettoni d’oro o vi basta la coccarda del “non me ne frega una minchia”?

Avendo letto un po’ tutti i generi, sono del parere che giudicare un libro vada più che bene, poiché ognuno si fa una propria opinione di ciò che legge ed è liberissimo di esprimerla. Non mi va giù che sia la data persona ad essere giudicata per i libri che legge. Se leggo romanzi erotici, non sono necessariamente una sfigata repressa. Non tutti i lettori impegnati sono eccelsi pensatori e non è infantile chi legge romanzi fantasy. E no, signori, non sono una serial killer satanista perché leggo il genere horror.
Siamo noi a dar valore al libro che leggiamo, non sono i libri a definire ciò che siamo.
L’ignoranza sta nel giudicare gli altri senza essersi prima fatti un esame di coscienza. Quelle persone che insultano gli amanti di un genere che non hanno mai letto, non dimostrano di essere intelligenti, ma solo patetici. Prima di parlare di qualcosa, bisognerebbe informarsi.
La libertà di pensiero e di espressione, non è un optional. C’è però da dire che il rispetto viene prima di tutto e se voglio criticare un libro che non mi è piaciuto, va bene, ma non devo in alcun modo insultare le persone cui quel libro è piaciuto. Le opinioni discordanti vanno bene, ma non bisogna mai andare sul personale.
Insultate i libri, non gli autori.
Insultate i libri, non chi li legge.
Anzi, fate prima a non insultare proprio niente e nessuno!

Note dell’autore: durante la scrittura di questo sfogo nessun lettore medio, lettore snob, autore o libro è stato maltrattato. 
Dreaming Land si schiera in difesa dei lettori fustigati a morte a causa dei loro gusti personali. 
NO al maltrattamento del lettore medio!

7 commenti:

  1. Ah come ti capisco D: io ho un esame martedì!
    Comunque...fiera di leggere fantasy!
    Non concordo con il paragone Twilight e 50 sfumature..non credo che mr grey sia una sorta di Edward.. comunque anche se non mi piace il genere erotico, non mi sono mai permessa di giudicare i generi che le persone leggono. ognuno legge quello gli pare, i libri sono le nostre "fughe dal mondo". Con i libri si viaggia, si pensa, si sogna!
    Se voglio leggermi un libro leggero e stupido, me lo leggo. Se voglio leggermi un mattone, lo leggo. Nessun problema.
    Anche se di mattoni ne leggo già abbastanza all'università xD

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    1. Ciao Dreaming Fantasy! Anche io leggo quello che mi pare. A volte sono così piena di pensieri che finisco per leggere l'etichetta dello shampoo per distrarmi un po'! XD Ad ogni modo, ho fatto il paragone Christian-Edward perché la James si è basata proprio su Edward Cullen per creare Christian Grey. Le 50 sfumature nascono da una fan fiction di Twilight. Nulla di personale xD

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  2. io sono completamente d'accordo con te, non sai quante volte mi sia stato detto "ma leggi anche tu quella roba lì?" con una faccia da superiore che si vorrebbe solo prendere a schiaffi...quanto meno io leggo razza di capra e il fatto che io apprezzi un genere rispetto a un altro non dovrebbe proprio fregare a nessuno. Io non sopporto i classici, li trovo soporiferi, ma è questione di gusti e non mi sono mai permessa di criticare qualcuno o di chiedegli di smetterla di leggerli perchè mi irrita-.-
    boh certa gente dovrebbe farsi più i cazzi propri e lasciar vivere gli altri.
    magari come hai detto tu la gente va, compra i libri e li mette sulla libreria, io tutti i libri che ho comprato li ho letti e passo un'ora buona in libreria ogni volta spulciando gli scaffali e ne vado fiera.
    che poi così sembra che persone che apprezzano generi diversi non possano andare d'accordo e non è vero per nulla-.-
    a dirla tutta c'è anche l'ignoranza che la fa da padrone, mia madre esasperata dal fatto che leggessi solo fantasy mi ha costretta a leggere 50 metri sopra al cielo, insomma un trauma-.- ogni volta che mi vedeva con un libro in mano diceva "ancora fate e folletti?"...io dico mia madre ma un mucchio di gente minimizza i generi a proprio piacimento, fortunatamente il giorno in cui le ho strillato dietro l'ha piantata, ma quando uno si impunta si impunta...
    lasciateci leggere quel cavolo che vogliamo in pace che a voi nessuno dice mai nulla, vivete e lasciate vivere senza rompere, fate un favore all'umanità.

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    1. Non hanno ancora capito che chi si fa i c***i suoi, campa cent'anni. Se voglio leggere un libro che ad altri non piace, sono unicamente affari miei. Se poi, come dicono loro, spreco soldi per un libro che fa schifo, sono io ad aver perso i soldi, mica sono andata a chiederli a loro!
      Pensa che mia madre, ogni volta che entra in camera mia, si fa il segno della croce perché ho la camera piena di libri sui vampiri e romanzi di Stephen King. Quella povera donna è terrorizzata, però almeno non mi dice nulla. E' la libertà quella che conta e, ultimamente, noi lettori non l'abbiamo.

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  3. Concordo su ogni singolo punto che hai detto!!
    Basta con lo snobbismo, di tutti i tipi.
    Io leggo quello che mi pare, e non mi piace quando mi definiscono lettrice di serie b, perchè la lettura a prescindere dal genere che si legge è sempre lettura. Mi posso leggere anche le istruzioni del frigo, ed è una lettura anche quella!
    Ho detto che non leggerò 50 sfumature perchè non mi interessa di uno che picchia (anche se lei è consenziente) la donna. E mi hanno detto di essere puritana. Per 3 libri di 50 sfumature che hanno letto. Boh!
    Per il prezzo concordo, sono troppo alti, io lettrice disoccupata non posso comprarmi un libro da 25 euro, con 25 euro, mi compro tre libri! Che sia il mio autore preferito, o un emergente!
    Non tocchiamo l'argomento ebook, da poco mi sono quasi litigata con una compagna proprio su questo fatto. Mi ha detto "ma gli ebook non sono libri, non si può dire che stai leggendo", allora un libro è costituito solo dalla copertina e dalla carta?? le parole che sono scritte non servono a niente? allora che si guardino la copertina e le pagine bianche, non so! La storia non è la stessa mi chiedo!
    Una cosa che non tollerò è che mi guardano con uno sguardo di sufficienza e superiorità perchè ho letto un ebook e non un cartaceo. Poi che mi venga detto da una persona che in un anno abbia letto solo 1 libro, e quando parlo con un'altra amica parlo dei libri che abbiamo letto ci dice "che palle sempre a parlare di libri" mi fa girare altamente le palle!
    La Ward, la Kenyon e la Cole sono un mito le loro storie sono uniche!! io adoro il fantasy e tutti i suoi sottogeneri. Non mi faccio problemi!
    I problemi me li faccio quando una casa editrice mi pubblica storie tutte uguali, solo perchè vuole vendere, e snobba tanti di quelli autori emergenti che creano delle storie bellissime e originali!

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    1. Mary, tu sei stata molto più fortunata di me. Almeno tu sei puritana perché non leggi le 50 sfumature. Io sono addirittura una bigotta repressa. Solo perché non gradisco i romanzi nei quali qualcuno per avere un orgasmo deve picchiare un'altra persona. Scusatemi tanto se sono nata sbagliata, ma che ci posso fare? Personalmente, parlando di genere erotico, preferisco di gran lunga la Ward, la Kenyon e Frost. Scrivono romanzi spinti, ma che almeno hanno una trama di fondo. E diciamocela tutta: se la Ward togliesse l'elemento erotico dai suoi romanzi, resterebbe comunque una bellissima storia. Se la James togliesse l'elemento erotico dai suoi romanzi, non resterebbe nulla. Inutile giustificare dicendo "Ma la James scrive romanzi erotici, ovvio che non resterebbe nulla", perché anche la Ward e la Kenyon scrivono romanzi erotici, ma almeno danno uno spessore ai personaggi e una trama articolata e complessa. Ma comunque, anche se la penso in questo modo, non mi permetterei mai di insultare le amanti di quel genere. Se io che non trovo piacevole il romanzo esclusivamente erotico sono una bigotta repressa, quelle che lo adorano cosa sono? Visto che loro insultano me per i miei gusti, io cosa dovrei fare? Me ne sto zitta, ma dovrei reagire di conseguenza e sono una stupida a non farlo. Di quelli che ci reputano sfigati perché amiamo la lettura parlerò in un prossimo articolo/sfogo, ti aspetto!

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    2. NOn ho letto 50 sfumature perchè ho letto recensioni che mi hanno fatto accapponare la pelle. Io non so cosa ci trovano di bello, in un uomo che picchia la donna, non so. La ward, la kenyon, la frost, si che sanno descrivere delle scene erotiche, senza l'uso di oggetti, e trattare la donna come una bambola gonfiabile.
      Ti consiglio anche i libri di Savanna Fox sono davvero belli.
      Ti sconsigli vivamente di leggere "E adesso guardami - Logan Belle" e "Quello che mi lega a te - Beth Kery". Sono rimasta agghiacciata, dalle schifezze che ho letto. La protagonista che veniva picchiata anzi frustrata con una macchina, oppure legata in una specie di altalena. E frasi del tipo "ti devo punire, quindi faremo sesso solo per il mio piacere, e non me ne frega nulla di te".
      Boh, non so, se siamo noi le puritane e bigotte!! Scusate se voglio essere rispettata dal mio uomo, e questo non mi sembra rispetto!
      O meglio farsi frustare il pancione di 8 mesi come fa Mr Gray/Grey non so come mi scrive!! quando la mia amica mi ha detto questa cosa, ho deciso che non avrei sfiorato neanche con un dito questi libri!
      Ma io non ho capito, con tutta la violenza sulle donna che sentiamo sui giornali, questi libri vengono sponsorizzati. Boh non capisco!!
      Le suffragette si staranno rivoltando nella tomba, sulle loro stesse ceneri!!
      Ma ci sono erotici che se togli l'elemento erotico, resta comunque una bellissima storia!
      Ci sarò al prossimo articolo/sfogo!

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