giovedì 28 giugno 2018

Doppia recensione: "Non so chi sei, ma io sono qui" di Becky Arbertally e la sua versione cinematografica "Tuo, Simon"


Popolo di Dream Land, come state? Oggi non vi parlerò di un libro M/M, ma rimaniamo nella tematica LGBT, con un Young Adult, scritto da Becky Arbertally che con dolcezza, semplicità e ironica cerca di raccontare quel momento complicato e delicato nella vita di un giovane adolescente, che non sa come fare coming out con la sua famiglia e con i suoi amici di sempre. 
Non so chi sei, ma io sono qui, è uscito nel 2016 e dallo scorso 31 maggio nei cinema italiani si può guardare la sua versione cinematografica intitolata Tuo, Simon (vi informo, inoltre, che in occasione dell’uscita del film, è anche uscita una nuova edizione del libro intitolata come la pellicola e in copertina trovate i volti del cast). Quindi vi parlerò del libro e del film.


Titolo: Non so chi sei, ma io sono qui
Autore: Becky Arbertally
Casa Editrice: Mondadori
Pagine:247
Prezzo: € 14,45
Dove Trovarlo: Amazon
Voto:
Simon ha diciassette anni e un amore segreto per Blu, un ragazzo conosciuto on line con cui intrattiene un'intensa, tenera corrispondenza. Il loro rapporto è al sicuro finché un'email non finisce nelle mani sbagliate: quelle di Martin, il bullo della scuola, che ora minaccia di rivelare a tutti lo scoop dell'anno... a meno che Simon non l'aiuti a conquistare Abby, la ragazza di cui è innamorato ma che non lo degna di uno sguardo. Per proteggere il suo amore, Simon dovrà affrontare per la prima volta la paura di uscire dal guscio che ha costruito intorno a sé, trovando il coraggio di rinunciare alle proprie sicurezze per fare spazio alla bellezza e alla libertà di essere se stessi. Email dopo email, il sentimento per Blu cresce, e così la voglia di conoscersi e di far conoscere agli altri chi è davvero.
Simon è un ragazzo di 17 anni, ha una famiglia molto unita alle spalle, i suoi genitori sono quei cosi detti “genitori moderni” che tentano di capire i loro figli cercando di essergli amici, ma mantenendo comunque una certa autorità; ha due sorelle, una più grande Alice e una più piccola Nora, entrambe ficcanaso ma all’occorrenza pronte a sostenere il proprio fratello; due amici che lo conoscono dalle elementari, Leah e Nick, e che con lui formano un trio inseparabile; poi c’è Abby, la quale si è trasferita da poco in città ma in poco tempo diventerà un’altra amica importante per Simon.
La vita di questo ragazzo è perfetta, tutti lo adorano, ma Simon ha un segreto che non riesce a rivelare a nessuno. Simon è gay.
Nel momento in cui un altro ragazzo della scuola si dichiara, non rivelando la sua vera identità, attraverso un post sul blog della scuola firmandosi Blu, Simon decide di scrivergli e in breve tempo nasce un forte legame virtuale tra i due, che condividono passioni, timori oltre che lo stesso segreto. Tra i due c’è molta complicità nonostante non sappiano la vera identità dell’altro, entrambi si sentono al sicuro raccontandosi le prime cotte per i ragazzi, gli appuntamenti disastrosi con ex fidanzate e i dubbi legati a un probabile coming out. Tutto va a gonfie vele fino a quando Martin il “bullo” della scuola (in realtà è il nerd della scuola che comunque è, a mio avviso per un certo verso, un personaggio innocuo, che anzi sembra anche integrarsi bene nella piccola comitiva di Simon, perché dopo tutto è un bravo ragazzo, sui generis , ma simpatico alla fine) il quale per caso scopre attraverso uno dei computer della scuola, le email che si scambiano Blu e Simon e rassicura quest’ultimo che non dirà niente a nessuno a patto che lui lo aiuti a conquistare Abby.
Simon accetta il “ricatto” anche se non mette in atto una vera strategia per aiutare Martin, lo fa però entrare nel suo piccolo gruppo di amici che oltre a Leah, Nick e Abby comprende anche Garret e Bram.
Le settimane passano e Simon ha sempre più voglia di conoscere di persona Blu, il quale nel frattempo è riuscito a fare coming out con i genitori, ma è restio a rivelare la sua identità al ragazzo che inizia ad elaborare delle teorie per capire quale ragazzo della scuola sia Blu.
Una sera tornando a casa Abby dice a Simon che trova Martin molto simpatico ma che non è il suo tipo, mentre il ragazzo le rivela di essere gay e lei lo tranquillizza dicendoli che manterrà il segreto e che questo non cambia la loro amicizia.
La mattina di Natale, Simon è avvolto nella meravigliosa atmosfera in cui la sua famiglia si ritrova ogni volta che sua sorella maggiore, Alice torna dal college, quando Nora sua sorella minore lo avverte di andare sul blog della scuola perché c’è un post che lo riguarda. Il post in questione rivela il segreto di Simon e velatamente fa delle allusioni a Blu. A questo punto Simon visto che non si vergogna di essere gay, e spinto dal coraggio che Blu ha avuto con i suoi genitori, decide di uscire allo scoperto con la sua famiglia che non solo non ha problemi con il fatto che lui sia gay, ma il momento in questione è una delle scene più esilaranti che abbia mai letto. Finite le vacanze natalizie, Martin, pentito per il suo gesto, va da Simon per cercare il suo perdono spiegandogli che si sentiva ferito dal fatto che Abby non voleva uscire con lui e incolpava lui di non averlo aiutato abbastanza con lei, ma il ragazzo non vuole sentire ragioni, non può scusarlo perché per colpa sua “è stato forzato a fare coming out” . A scuola dei ragazzi (i veri bulli) prendono in giro Simon ma Abby e gli altri compagni di teatro lo difendono come possono. Sia Nick che Leah gli fanno presente che avrebbe potuto parlare prima della cosa con loro, in particolare Leah si arrabbia con Simon perché non è stata la prima a cui ha confidato il suo segreto ma il ragazzo le spiega che dirlo ad Abby è stato più facile perché appunto si conoscono da poco tempo.
Simon aveva paura che “sganciando la bomba” dell’essere gay questa avrebbe rotto tutti gli equilibri dei rapporti che lui aveva creato nel corso degli anni. In tutto questo, Blu conoscendo ora la vera identità del suo amico virtuale, anche se prova un sentimento per lui, non vuole rivelargli la sua, anzi decide di distaccarsi da Simon. Quest’ultimo, dopo un primo momento di sconforto dovuto alla discussione con Leah e alla scoperta di Abby del patto che c’era tra lui e Martin, grazie a una, questa volta, seria chiacchierata con i suoi genitori, Simon capisce di essere amato per quello che è, capisce che deve essere orgoglioso di se stesso indipendentemente da quello che dicono o fanno gli altri e si rende conto che è arrivato il momento di fare qualcosa di concreto per conquistare il ragazzo di cui è innamorato. Quindi posta un messaggio sul blog della scuola indirizzato ovviamente a Blu, dimostrando quanto coraggio può avere una persona innamorata, pubblicamente gli da appuntamento dopo lo spettacolo scolastico.

Volete sapere cosa fa Blu e soprattutto chi è? Dovrete leggere il libro :P
Non ve ne pentirete è davvero carino, dolce, spassoso, ti fa riflettere e soprattutto si entra nel mondo degli adolescenti e delle superiori non per forza facendoti vivere il cosi detto “drama” come fanno la maggior parte delle serie TV dedicate a questo target.
Ma prima di lasciarvi, vi voglio parlare del film, o meglio delle differenze e delle similitudini col libro.

Titolo: Tuo, Simon
Regista: Greg Berlanti
Casa di produzione: Fox 2000 Pictures
Cast: Nick Robinson, Katherine Langford, Alexandra Shipp, Jorge Lendeborg Jr, Logan Miller, Keiynan Lonsdale
Dove Trovarlo: Al cinema, prossimamente in DVD
Voto: 
Dunque la prima cosa che voglio dire è che come il libro anche il film mi è piaciuto molto, la versione cinematografica è ben fedele a ciò che ha scritto Becky Arbertally, ma ovviamente come in genere accade, qualcosina per il cinema la si cambia e in questo caso alcune cose sono cambiate in meglio, ma altre mi hanno fatta storcere leggermente il naso.
Partiamo immediatamente da ciò che non ho gradito particolarmente: nel libro ho amato tantissimo il rapporto che Simon ha con la sua famiglia soprattutto con le due sorelle, tuttavia nel film non compare Alice, c’è solo Nora, la quale qui è almeno due anni più piccola e molti bei momenti (bellissimi) tra di loro, nel film Simon li ha invece con Leah e con Abby. Per carità probabilmente questo è stato fatto per dare più spazio ai personaggi “principali”, però il personaggio di Alice è adorabile e a mio avviso non dovevano tagliarlo, anche perché nel film, si da poi spazio anche al preside della scuola (che nel libro viene solo nominato) Mr. Worth, che ha un ruolo “divertente” ma quasi inutile ai fini di ciò che accade (per non parlare di alcune battute che ho trovato atroci, il classico adulto che vuole essere “amico degli adolescenti” senza però riuscirci). 
Un’altra cosa che ho detto prima è che ho apprezzato il fatto che nel libro non ci siano eccessivi drammi, ci sono discussioni, ma sono soft. Simon cerca di essere amico con tutti, non ci sono vere e proprie rotture.
Nel film invece si amplifica tutto, ad un certo punto Simon sembra essere abbandonato da tutti gli amici, nello stesso momento in cui Blu “scompare” dalla sua vita. Abbandonato giustamente, perché Simon nel film sembra essere un po’ calcolatore, inventando bugie su Abby per bloccare Nick dal provarci con lei solo per dare una possibilità a Martin, addirittura combina un appuntamento tra Leah e Nick, non rendendosi conto che in realtà è lui la persona della quale Leah è innamorata da sempre (mentre nel libro Leah ha effettivamente una cotta per Nick che però guarda solo Abby). 
Questo però ci potrebbe stare, anche perché a 17 anni non sei cosi “maturo” da capire cosa fare e non fare per non ferire gli amici, però come ho già scritto, oggi giorno abbiamo già tantissime serie TV che parlano di questo.

Passiamo ora alle cose che invece ho amato del film: in prims le due conversazioni a cuore aperto che Simon ha con entrambi i genitori dopo il coming out (vi consiglio di avere a portata di mano i fazzoletti) solo queste due scene valgono tutto quello che non mi è piaciuto.
Ho gradito molto di più nel film il rapporto tra Abby e Leah (nel libro è quasi inesistente, anche perché sono interessate allo stesso ragazzo), merito anche delle due attrici che nella vita reale pare siano molto amiche.
Ed infine mi è piaciuta tanto anche la colonna sonora, canzoni fresche, orecchiabili che si sposano perfettamente con lo spirito del film.

Quindi, se mi chiedete se consiglio di leggere Non so chi sei, ma io sono qui e guardare Tuo Simon, vi rispondo: Assolutamente Si!!
 Entrambi spiegano molto bene cosa provano i ragazzi di oggi nei confronti del coming out, le loro paure di ferire chi amano o di essere visti in modo diverso da quello che sono. Un altro consiglio che vi do è quello di guardare prima il film e poi leggere il libro, cosi da non provare quel po’ di amaro in bocca che ho provato io, infatti molti miei amici che sono andati solo al cinema, mi hanno detto di essere stati piacevolmente colpiti.
Voglio lasciarvi con una domanda che capirete una volta letto il libro o visto il film: “Quale gusto di Oreo è il vostro preferito?”
A presto :D


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