venerdì 15 giugno 2018

Review: Irresistibile tentazione di K.C. Lynn



Amici di Dreaming Land, ho appena finito di leggere un libro che mi ha colpita davvero tanto, ed è per questo che desidero parlarne con voi. Si tratta di Irresistibile tentazione, primo romanzo della serie Men of honor della canadese K.C. Lynn e arrivata in Italia grazie a Quixote edizioni. Ho già preso il secondo volume e sono certa che sarò piuttosto lenta, dato che è in inglese e io sono pessima con le lingue straniere. Proverò a leggerlo per voi, perché questo primo romanzo è riuscito a prendermi parecchio e adesso sono davvero molto curiosa. Intanto però parliamo un po’ di Irresistibile tentazione, che non classificherei come “la storia d’amore più bella di tutti i tempi”, ma che è riuscito ad attirare l’attenzione dei miei poveri neuroni. Che sono pochi, sia chiaro, ma ogni tanto lavorano bene.

Titolo: Irresistibile tentazione
Autore: K.C. Lynn
Traduttore: Mary Durante
Editore: Quixote Edizioni
Serie: Men of honor #1
Pagine: 441
Prezzo ebook: 4,99€
Prezzo cartaceo: 17,70€
Dove trovarlo: Amazon
Voto:


Due amici improbabili – l'innocente brava ragazza e il famigerato bad boy. Una sera il destino li ha messi sulla stessa strada e tra loro si è creato un legame tanto saldo da essere indistruttibile, fino alla notte in cui hanno ceduto alla tentazione. Cinque anni più tardi, Jaxson è tornato per riparare agli errori che ha commesso con l'unica ragazza che per lui abbia mai contato qualcosa. Solo che qualcuno non è felice del suo ritorno, qualcuno che considera Julia come sua, e non si fermerà davanti a nulla per assicurarsi che la cosa resti così – per sempre. Jaxson dovrà lottare per proteggere Julia, ma dovrà anche fare i conti con i demoni, vecchi e nuovi, che infestano la sua anima, con la morte, la corruzione, la distruzione e la guerra.

Parto col dire che adoro le storie d’amore nate dalle lunghe amicizie. Quando l’amicizia profuma d’amore, mi avete persa. Per non parlare di quando un bacio rubato è qualcosa di più! È più forte di me, sono figlia di Piccoli problemi di cuore e la Cristina D’Avena che è in me inizia a cantare la sigla nel momento in cui accendo il Kindle. Perdonatemi, ma la vita delle ragazze degli anni ’80-’90 è stata costellata da continue delusioni d’amore in formato anime giapponese e credo proprio che questa recensione avrà la D’Avena in sottofondo. Se l’autrice fosse italiana, mi domanderei “ma ha preso spunto dalla sigla di Piccoli problemi di cuore”? E invece no, perché è canadese e le canzoni depresse dei cartoni animati sono prerogativa nostra. 
LEI È SOLO NOSTRA
La storia parte nel passato, quando la giovanissima Julia nota per la prima volta il figo della città -un bad boy molto bad e molto boy con annessa motocicletta figa e carattere di merda- ed è convinta che lui non l’abbia neppure vista. In realtà, il figo Jaxon l’ha notata eccome!
Questi due, anche grazie a un evento molto drammatico e traumatico, diventano amici. Julia è l’unica ragazza che riesce ad avvicinarsi a Jaxon e a restare con tutti i vestiti addosso e Jaxon è l’unico ragazzo che riesce ad avvicinarsi a Julia senza perdere entrambe le gambe e un paio di denti. Lui la protegge e, almeno in questo contesto, trovo che questa onnipresente protezione da parte di Jaxon sia giusta. Julia è solo un’adolescente -è più piccola di Jaxon di un anno- che si è appena trasferita in città e che non ha nessuno. Ha solo la nonna, ma immaginate quanto possa essere protettiva una nonnina dinanzi a dei ragazzi che vogliono farti la festa. Insomma, Jaxon ci voleva proprio! E Julia con lui si sente al sicuro, quindi tanto meglio. C’è però una cosa che non si può proprio negare: sono attratti l’uno dall’altra. Anzi, peggio, sono proprio innamorati. Non so se sia vera quella cosa sull’amicizia tra uomo e donna, ma in questo romanzo abbiamo la certezza che l’amicizia tra Jaxon e Julia non può essere solo amicizia. Si vogliono bene, si proteggono, si ascoltano a vicenda e sono sempre pronti a darsi una mano, ma c’è quell’amore di fondo che rende il tutto sempre più complicato. Perché l’amore, benché sia il sentimento più bello che possa legare due persone, genera gelosia. E non si può fingere che Jaxon non sia geloso, che non abbia sempre tentato di tenere tutti i ragazzi lontani da Julia, che abbia sempre fatto in modo di isolarla e di essere sempre lui il suo punto di riferimento. Ora, finché la cosa succede un paio di volte può anche andare bene, ma in questo romanzo succede molto spesso e non sono sicura che mi sia piaciuto. 

Andiamo per gradi. Siamo ancora nel passato, Julia e Jaxon sono inseparabili e praticamente tutti li vedono già sposati e con un paio di pargoli intorno, gli unici a non aver ancora capito nulla sono proprio loro due. E credo sia normale, altrimenti il libro sarebbe finito al secondo capitolo.
Jaxon sembra piuttosto confuso, si avvicina alla ragazza ma non abbastanza da farle intendere che lei gli piace in un modo che non si confà per nulla a un amico. Si avvicina, poi si ricorda di non voler rovinare la loro amicizia, e quindi si allontana. Non si ritiene alla sua altezza, non vuole che il suo passato la rovini. E allora lei, povera stella, è più confusa che mai.
  “Perché dei giorni tu sei distante più che mai, poi mi prendi per mano e ancora te ne vai, perciò mi chiedo e richiedo se c’è un posticino nel tuo cuore per me.” Ve l’avevo detto che questa sigla è perfetta per il libro! No, ragazze, non è un estratto del romanzo, è ancora la D’Avena che canta. 

Poi arriva la doccia fredda: Jaxon si arruola nei Marines. Partirà a giorni, Julia è distrutta e io piango. Adoro tutto ciò che riguarda U.S. Army, Marines, polizia, agenti federali, persino i pompieri, ma sappiamo tutti che quando un ragazzo si arruola, l’hai perso. Jaxon si trasferisce da una costa all’altra. Da una cittadina sulla costa dell’Atlantico alla California, la base dei Marines di Coronado che si trova a San Diego. Julia e Jaxon si rivedono solo una volta, a quello che noi italiani chiameremmo “giuramento”, poi più nulla. Anche quando Jaxon ha un piccolo incidente (che definire piccolo è da mentecatti, ma purtroppo non posso farvi spoiler) e Julia tenta di vederlo, lui non le consente di farlo. Quindi si rivedono direttamente dopo cinque anni di silenzio e sembra quasi che tra loro non sia mai cambiato nulla. Sembrano ancora i due ragazzini che sono sempre stati, anche se vi sono delle cose non dette che somigliano tanto a un elefante proprio al centro della stanza. Detesto non potervi dire di più, ma non sarebbe giusto rovinarvi la sorpresa e la lettura con gli spoiler.
NIENTE SPOILER, GIURIN GIURELLO!
Jules (o Julia) e Jaxon si amano ancora, ma è dura mettere da parte le paure e vivere senza i drammi e i pensieri molesti che riescono sempre a rovinare tutto. Chiariamo, amici miei, l’elemento fondamentale di ogni buon romance (ma anche di tutti i suoi sottogeneri), è la pippa mentale. Se manca quella, il libro finirebbe al terzo capitolo con un epilogo pieno di marmocchi in festa. E posso assicurarvi che, in questo romanzo, le pippe mentali non mancano. Ci sono quelle di Julia, quelle di Jaxon, persino quelle di un pazzo sclerato che dovrebbe essere rinchiuso in una buona clinica psichiatrica. Insomma, i problemi non mancano mai! 

Ho letto questo romanzo tutto d’un fiato e sono felice di averlo fatto, perché ho trovato in esso tutti quei piccoli elementi che mi hanno sempre conquistata. C’è l’amore, sì, ma c’è anche molto altro. C’è l’amicizia, una vera amicizia, che lega non solo i protagonisti, ma anche i personaggi secondari che -e ora vi farò spoiler- nei prossimi romanzi non saranno per nulla secondari. In Irresistibile tentazione possiamo trovare anche quella punta di suspense che personalmente adoro con tutta me stessa, insieme a una buona dose di litigi -che nascono a causa del caratteraccio di Jaxon- e una sorta di cameratismo che mi piace sempre molto. L’unica cosa che non amo alla follia è la presenza di molte scene erotiche, ma questa cosa la ripeto in tutte le recensioni. Lo so, in quasi tutti i romance di recente pubblicazione sono presenti scene piuttosto esplicite, ma a me continuano a non piacere e quindi non posso farci nulla. Non tolgo punti alla mia valutazione, perché di certo questo non è un libro brutto e soprattutto non sono le scene erotiche a renderlo tale.

L’unica nota negativa che ha pesato molto sulla decisione di togliere una stella è rappresentata dalla caratterizzazione di un personaggio in particolare, proprio quel personaggio che avrebbe dovuto conquistarmi. Amore a prima lettura per via di Jaxon? Anche no, ragazzi. 

Jaxon è un personaggio che ho tentato più volte nel corso della lettura di studiare, di giustificare e di comprendere, ma non ci sono riuscita granché bene. Capisco che a renderlo l’uomo di cui ho letto è stato il suo passato, il contesto nel quale è cresciuto, il pesante abbandono subito da bambino, e poi ancora la vita militare, quel “piccolo incidente” di cui vi ho parlato più su, ma a tutto c’è un limite. Mi piace la gelosia, almeno quando rientra nei limiti, ma Jaxon sfiora il patologico. Potreste dirmi "ma da un badboy che ti aspettavi?" Non lo so, davvero, però avrei preferito non trovare tra le pagine di questo romanzo alcuni suoi atteggiamenti.
Adesso vi racconterò una cosa che non rappresenta alcuno spoiler: vi sembra normale che un uomo scatti quando la sua ragazza deve fare una visita medica? Non so, vogliamo prendere a pugni i medici solo perché devono fare il loro lavoro? C’è sempre bisogno che qualcuno lo fermi, che si metta in mezzo per non fargli prendere a pugni il mondo. Perché nessuno può guardare Julia, nessuno può scherzare con Julia, nessuno può parlare con Julia… okay, amico, ma datti una calmata! Lui invece la può trattare come un oggetto, può mollarla per anni, può parlarle come se lei fosse nient’altro che un pezzo di carne con gli occhi. “Perché io sono io e voi non siete un c...”, alla fine pare che il vero insegnamento di questo personaggio sia proprio questo. Jaxon è il tipo di personaggio che sembra sia stato creato proprio al fine di far sciogliere le lettrici, di conquistarle, ma con me non ci riesce. Sarà che io sono il tipo di persona che ti prenderebbe a pugni nei bulbi oculari se osassi anche solo pensare di darmi degli ordini o di zittirmi davanti a qualcuno. Jaxon tratta Julia in due modi: come una bambina imbecille o come una tizia da scopare in tutti i modi, in tutti i luoghi e in tutti i laghi. Per carità, non lo fa sempre, ma una volta è già una volta di troppo. Ci sono volte in cui la tratta bene, eh. È protettivo, è dolce, si prende cura di lei e la coccola, scherza con lei, la porta in giro, fa in modo che lei sia felice e al sicuro, è tenero e fraterno, è il genere di uomo che tutti vorremmo accanto… ma poi, non si sa come, torna a essere l’energumeno del quale bisogna aver paura. Spegne il cervello e inizia a pensare con l’apparato che vegeta sotto la cintura. È un problema che ho riscontrato in molti romanzi e purtroppo ormai è un comportamento che va per la maggiore, ma non credo che comportarsi così lo renda figo. Più che un ragazzo normalmente geloso della sua ragazza, sembra un soggetto paranoico e possessivo affetto da disturbo post-traumatico da stress. E ci starebbe pure, dato che è stato un Marine in missione per diversi anni! Non si può però negare l’amore che lega Jaxon e Julia, perché è quel tipo di amore che resiste a tutto. È puro ed erotico al tempo stesso, forte e delicato, a prova di lontananza e di incomprensioni.
Comunque, miei cari amici, questo è stato l’unico dettaglio che non mi ha fatto apprezzare appieno questo bel romanzo e che mi ha condotta a togliere una stellina dal cinque pieno. C’è però da dire che ho intenzione di leggere tutti gli altri, perché la storia creata dalla Lynn mi ha conquistata! Non è solo il classico romance tra la brava ragazza e il bad boy, perché Julia non è proprio quello che mi aspetto da una brava ragazza. È forte, libera e indipendente. E riesce a tenere testa non solo a Jaxon, ma anche a tutti gli altri ragazzoni che la circondano. Non è perfetta e non vuole esserlo e se ne infischia di quello che la gente potrebbe pensare di lei. L’amore che prova per Jaxon è più forte di tutto, anche del dolore, del passato e del pregiudizio. Non si lascia abbattere dalle difficoltà -che il più delle volte vengono rappresentate proprio da Jaxon- ma lotta e lotta, fino a quando esce vittoriosa dalla battaglia più grande della sua vita. 

Consiglio questo libro?
Direi proprio di sì, è il tipo di romanzo che ti prende da dentro e ti costringe a leggere fino a quando il kindle non decide che è ora di smettere. L’amore che lega i due protagonisti è davvero avvolgente e non posso negare di essermi un attimino innamorata dei tre amici di Jaxon. Sawyer, Cooper e Cade sono una scoperta molto piacevole, anche se il mio preferito in assoluto è Cade. Voglio leggere le storie che li vedranno protagonisti, perché ho l’impressione che li adorerò ancora di più! Spero tanto che la Quixote pubblichi presto anche i seguiti, perché io e l’inglese… proprio no, sul serio. 

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