lunedì 2 luglio 2018

Review: "Verso la base" di Kate Stewart

Take my breath awaaaaaaaaaaay…
Sentite? Sono i Berlin, sono tornati dagli anni Ottanta solo per noi. Ecco che arriva un giovane Tom Cruise a bordo della sua motocicletta, col vento tra i capelli e i Ray Ban modello aviatore calati sul naso. E poi c’è lei, bellissima nel suo caschetto biondo e vaporoso. Kelly McGillis, la donna più invidiata degli anni ’80, l’unica a essere riuscita a conquistare il cuore di Maverick.
NON MENTITE, SO CHE NE ERAVATE COTTE!
 E noi ce l’abbiamo una Kelly McGillis, ha persino i riccioli biondi come lei! Si chiama Alice Boyd e il suo sogno sin da bambina è quello di diventare un pilota.
Ci è riuscita.
Ama volare, ama librarsi nel cielo a bordo di un aereo, il senso di libertà che solo l’infinito può donare… peccato che abbia accettato il noioso lavoro di istruttrice di volo. Non fa proprio per lei, poverina. Non è mica la vera Kelly McGillis, eh! Lei non viene benedetta dalla presenza di Tom Cruise, ma solo da quella di una classe poco volenterosa e un po’ ottusa. Ragazzi, ci saremmo fatti bastare anche Val Kilmer. E invece niente, ma proprio niente!
Okay, amici, forse sarebbe meglio riavvolgere il nastro e partire dal principio. 

Prima di iniziare a leggere il libro del quale vi parlerò oggi, magari avrei dovuto leggere la trama. Sarebbe andato bene anche solo leggere il nome della casa editrice o prestare attenzione alla copertina. E invece sapete cos’ho fatto? Niente!
Mi sono limitata a scaricarlo direttamente dal Kindle e lasciarlo marcire per mesi. Questo perché sono stupida e senza memoria. Poi, in un noioso pomeriggio senza internet, l’ho aperto ed è scoppiato l’amore. È stata la cosa migliore che abbia fatto nelle ultime settimane!
Il libro? Verso la base, primo della serie Balls in play, scritto da Kate Stewart e pubblicato in Italia da Triskell edizioni. Ragazzi, non avete idea di cosa mi è capitato tra le mani!
Una sola parola: ADORO!
Autore: Kate Stewart
Titolo: Verso la base
Traduttore: Cristina Fontana
Serie: Balls in play #1
Editore: Triskell edizioni
Prezzo: 3,75€/ 11,00€
Dove trovarlo: Amazon
Voto: 

Alice Boyd si è trasferita a Charleston per diventare un’istruttrice di volo, pensando di trovarsi a vivere un’esperienza alla Top Gun, ma scoprirà molto presto che la realtà è ben diversa.
Nonostante tutto, è determinata a fare di ogni giorno il migliore della sua vita, soprattutto dopo essere finalmente riuscita a sottrarsi al controllo della madre, un po’ troppo opprimente.
Vuole sperimentare tutto ciò che la nuova città ha da offrire, inclusa la squadra di baseball e il suo lanciatore di punta, Rafe Hembrey.
Rafe non è pronto per i sentimenti che Alice risveglia in lui. È ancora in attesa della convocazione nella Major League, e quella in corso dovrebbe essere la sua stagione decisiva. Eppure scopre che c’è qualcos’altro nella sua vita che può renderlo felice…
Posso dire senza ombra di dubbio di aver adorato ogni singola pagina di questo libro! L’avevo comprato appena uscito e qualche giorno fa, in un momento di totale noia e complice la linea che era volata via insieme a Maverick e Goose, ho iniziato a sfogliare le pagine del Kindle alla ricerca di qualcosa da leggere. Perché non ho diecimila libri in lista, no. Sono il classico esempio di lettrice che ha migliaia di libri in attesa e “non ho niente da leggere!”.
È stato così che sono approdata nel mondo di Alice e Rafe, in quel di Charleston. Devo ammettere una cosa che mi farà cadere in cattiva luce: non ho letto molti libri editi dalla Triskell. E cosa succede? Due libri in un mese ed entrambi bellissimi! 

Ora, prima di iniziare la recensione, devo confessarvi un segreto: avrei tanto voluto che Rafe fosse un pilota. Sì, proprio come Tom Cruise in Top Gun o Miles Archer in Ugly Love di Colleen Hoover, uno dei miei libri preferiti in assoluto. Nonostante io ami il baseball –e lo sport americano in generale- il lavoro di Alice mi ha irrimediabilmente fatto desiderare un protagonista maschile pilota, anche perché ho ascoltato “Take my breath away” in loop per tutta la durata della lettura. Immaginate una poveretta con i Berlin nelle cuffiette per due giorni interi: un protagonista pilota me lo merito! 

E, come se non bastasse, questo libro mi ha fatto venire voglia di riguardare Top Gun e anche un altro mezzo centinaio di vecchi film, mannaggia! Adoro la cultura cinematografica di Alice, il fatto che lei ami Molly Ringwald e i film di John Hughes. Se adori i film del secondo, non puoi non amare la prima. Basti pensare che l’uomo perfetto per Alice è Jake Ryan, il protagonista di “Sixteen Candles-Un compleanno da ricordare”. Ragazzi, se non conoscete questo film: guardatelo! E poi ancora Carrie, Rocky, Forrest Gump, Lo squalo, Non per soldi ma per amore, Breackfast club e tantissimi altri film. Un’altra cosa carinissima? Prima di ogni pov c’è il titolo di un film.  Da persona piuttosto ossessionata dal cinema, ho molto apprezzato tutte le varie citazioni. E il continuo riferimento ai film che adoro da tutta la vita non ha fatto altro che rendere ancora più perfetto questo libro, infatti mi ha fatto andare un po’ fuori di testa. Non si nota, vero? 
E poi i due riferimenti a Purple Rain, il secondo dei quali mi ha fatto piangere tutte le lacrime che avevo. L’autrice ha aspettato il gran finale per farmi venire i lacrimoni! Anche se non siamo ancora giunti alla fine della recensione, ve lo svelo lo stesso: questo libro diventa molto emozionante e commovente quasi alla fine e, stranamente, non a causa dei due protagonisti. È un altro il personaggio che vi farà versare un fiume di lacrime, proprio quel personaggio che ho adorato sin dalla sua prima apparizione.

Avrei solo un piccolo appunto su una parte del libro. Alice racconta al lettore di sua madre e la definisce simile alla madre di Carrie nel FILM di Stephen King. Per carità, sarà anche il Re, ma non è ancora diventato un regista. È il libro a essere di Stephen King, e ho adorato la somiglianza tra la vita pre-libertà di Alice e quella di Carrie, la madre un po’ folle l’abbiamo tutti!

Alice è una giovane donna un po’ sola che ha vissuto tutta la vita attraverso i film. A causa della madre oppressiva e super rigorosa, non ha mai avuto una vera e propria vita. Il suo unico svago era guardare le vecchie VHS lasciate dal padre quando questo se n’è andato di casa. I vecchi film sono il suo pane, soprattutto i film degli anni ’80. Nutre una sorta di venerazione per John Hughes –e chi non ce l’ha?- e ha una sorta di dipendenza da Google. È una ragazza curiosa, sempre piena di domande e dai molteplici interessi. E ora che è riuscita a liberarsi dell’opprimente presenza della madre, vuole recuperare tutto quello che si è persa. Si trasferisce a Charleston per fare da istruttrice per la Boeing a diversi gruppi di piloti di linea, in sostanza dovrà insegnare ai piloti come guidare un nuovo modello di aereo che presto verrà messo in circolazione.

È grazie alla sua genuina curiosità che, un giorno, Alice si ritrova nello stadio che ospita una partita di baseball della Minor league. Per chi non fosse molto ferrato sullo sport americano, provo a spiegare qualcosa: la Major League è un po’ la nostra serie A; ne consegue che la Minor League sia la nostra serie B. In riferimento al baseball, in serie A giocano le grandi squadre conosciute in tutto il mondo: i New York Yankees, i Saint Louis Cardinals, i Chicago Cubs, i Boston Red Sox e via dicendo. Ogni squadra di Minor League è affiliata a una squadra di Major League, con la quale fa scambi di giocatori piuttosto di frequente. 

Quando Alice si ritrova sugli spalti, sta per giocare una squadra di Minor League di Charleston. E tra i giocatori spicca il lanciatore di punta, Rafe Hembrey. È il lanciatore più forte della Minor League ed è in attesa della convocazione nella lega maggiore. Il suo unico amore, da quando era bambino, è il baseball. Per lui non esiste altro. La famiglia? Una massa di avidi dai quali si è allontanato prima che fosse troppo tardi; le donne? Passeggere e senza importanza; gli amici? Molti finti, pochi veri.

Per Rafe, tutto ciò che conta è il suo guantone e l’amicizia di Andy, il suo ricevitore. L’arrivo di Alice innesca in lui qualcosa di nuovo, il bisogno di averla sempre vicino, di avere con lei quello che non ha mai voluto con le altre donne. C’è sin da subito una forte attrazione tra loro, ma Alice si sente a proprio agio con Rafe e non vuole che la loro nascente amicizia venga rovinata dalle complicazioni a carattere sentimentale. È anche grazie a lui che Alice sperimenta nuove cose, si dà all’avventura e recupera tutto quello che non ha potuto fare quando era più giovane.

E poi ci sono le brutte figure. Perché, cari amici, dovete sapere che la povera Alice è abituata alle figure di m… alle figuracce. E ha una particolarità che mi ha fatto morire dal ridere: quando è nervosa, lei se la fa sotto. Letteralmente, fa pipì! Davanti a tutti, senza ritegno. Io rido come una cretina e lei se la fa sotto, normale amministrazione. Comunque, io un controllino alla vescica glielo consiglierei. Peccato che le figuracce di Alice non si limitino alla sola pipì. La prima volta che Rafe e Alice sono stati nella stessa stanza? Lei gli ha sputato birra e noccioline addosso.
In sostanza, questa ragazza è destinata a rovinare le magliette di quel poveretto.
ps. Sto scrivendo questa recensione seduta in balcone e mi è appena passato un caccia sopra la testa, che Alice voglia dirmi di smetterla di prenderla in giro? Mi è preso un colpo!

La loro storia nasce in questo modo, da un’amicizia che a entrambi va stretta. Rafe la vuole, Alice però ha paura che tra loro tutto si rovini. È un amore che nasce pagina dopo pagina e ti viene naturale shipparli come se non ci fosse un domani. E poi, finalmente, accade.
Un bacio. IL bacio per eccellenza, quello che ti fa diventare le ginocchia di gelatina e ti risucchia l’ossigeno dai polmoni. Il bacio che è una promessa e un promemoria, l’inizio di tutto. Alice e Rafe ne hanno abbastanza di fingere, l’amicizia non fa per loro se si limita a essere solo amicizia. Vogliono entrambi di più. Lo avranno.
Forse mi seguite da un po’ e certamente saprete del mio problemino con le scene erotiche. A volte le salto, altre volte le detesto, molto spesso mi fanno sbadigliare. Quelle presenti in questo libro, invece, mi hanno fatto ridere tantissimo. Ho adorato la prima in particolare, perché Alice è una folle e, prima di andare a letto con Rafe, si è googlata i punti erogeni del corpo maschile. Vi rendete conto di quanta follia c’è in quella donna? E, come se non bastasse, ha guardato un video porno sulla fellatio mentre Rafe guidava verso casa perché doveva prepararsi! Almeno ha avuto l’accortezza di togliere il volume, è già qualcosa. 
ADORO QUESTA DONNA! Sul serio, potrei anche leggere altri dieci libri su questa stranissima coppia e li amerei tutti allo stesso modo.














Di questo libro mi è piaciuto tutto, dalle scene più divertenti a quell’accenno di angst che, però, non è stato molto sviluppato dall’autrice. Non so se considerarlo un difetto, perché credo che il libro sia perfetto così. La storia di Alice e Rafe è bella di suo, non ha bisogno di grossi drammi per prendere il cuore dei lettori. L’autrice si è concentrata sul baseball e sul cinema, sul lavoro di Alice e sul suo desiderio di recuperare il tempo perduto. È una continua svolta per entrambi i protagonisti ora credo proprio che mi fionderò sul secondo, perché voglio assolutamente conoscere la storia di Andy. Sì, il secondo romanzo della serie vede protagonisti Andy e una ragazza della quale non vi dirò nulla, perché la scopriremo insieme nella prossima recensione.

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