giovedì 2 maggio 2013

Recensione: Revenge


Da “teleonnivora” che si rispetti, seguo sostanzialmente tutti i generi televisivi.  Il crime, il genere soprannaturale, l’horror, il comedy e il medical drama. Amo anche i teen drama di una volta, quelli che purtroppo ormai non ci sono più e che per fortuna custodisco gelosamente in dvd.
E poi c’è il genere drama e quello mistery con il telefilm di cui parlerò adesso, Revenge.
Si tratta di una serie televisiva statunitense creata da Mike Kelley e trasmessa dal settembre 2011 dall’emittente ABC.
La serie, visto il successo, è stata rinnovata nel 2012 per una seconda stagione ed è quasi sicuro il rinnovo per una terza stagione che andrebbe in onda a partire dall'autunno 2013. In Italia viene trasmessa dalla rete privata Fox Life e in chiaro da Deejay Tv.

SE NON AVETE VISTO LA SERIE, NON PROCEDETE CON LA LETTURA.
QUESTA RECENSIONE CONTIENE SPOILER!


 La trama.
E’ appena cominciata l’estate quando, in una cittadina degli Hamptons, si trasferisce una donna misteriosa che risponde al nome di Emily Thorne (Emily VanCamp).
Ma Emily non è chi sembra. Non ha deciso di trasferirsi nella cittadina solo per godere di un po’ di relax in riva al mare, come fanno tutti gli altri vacanzieri. Lei è Amanda Clarke, figlia di David Clarke, morto in prigione dopo essere stato condannato all’ergastolo per terrorismo.
Questa non è una storia sul perdono, sull’amore e sulla compassione.
È una storia sulla vendetta.
È la storia sulla vendetta di Emily Thorne, il cui unico scopo è distruggere chi ha ingiustamente condannato suo padre e che l’ha costretta a una vita di solitudine, stenti e infelicità. È la storia di una bambina divenuta donna da sola, senza più un padre, additata come la figlia del terrorista, costretta a crescere in un orfanotrofio mentre i veri responsabili, coloro che meritano la condanna subita invece da David, crescevano i loro figli e sperperavano il loro patrimonio in assoluta libertà.
Dopo più di dieci anni, Amanda Clarke è tornata.
Adesso si fa chiamare Emily e vuole la sua vendetta.


È solo una bambina Amanda Clarke quando trascorre le estati in una casa sul mare negli
La famiglia Grayson
Hamptons con il papà David, un uomo d’affari che lavora per un’azienda molto quotata e ricca, la Grayson Global appartenente a Conrad Grayson, sposato con la bella Victoria (Madeleine Stowe) con la quale David intraprende una segreta relazione.
Una sera, nella tranquilla residenza dei Clarke, irrompe la polizia che arresta David e porta la bambina in una casa famiglia. In questo posto, Amanda viene a conoscenza di ciò che sta accadendo: il padre è accusato di terrorismo. Un aereo è stato dirottato e poi fatto precipitare da dei terroristi e la polizia ritiene che al comando di questi ultimi vi fosse proprio David Clarke.
Amanda inizialmente crede all’innocenza del padre ma, dopo aver letto un libro pubblicato da un giornalista che l’aveva precedentemente intervistata, si rende conto che effettivamente David è colpevole e cresce con questa sicurezza.
Questo la porta a commettere dei piccoli crimini che la portano in riformatorio, dal quale esce solo una volta raggiunta la maggiore età. Amanda è adesso una ragazza difficile, diffidente e con un enorme peso sulle spalle: essere la figlia del “mostro” che ha contribuito a uccidere centinaia di persone.
Durante il periodo trascorso in riformatorio, Amanda divide la sua cella con un’altra ragazza.
Emily e Amanda
in riformatorio
Le due non vanno per nulla d’accordo, arrivando spesso anche alle mani, fino al giorno in cui diventano amiche. Emily –questo è il nome della giovane amica di Amanda- diventa una confidente della ragazza e arriva perfino a cambiare nome e identità, prendendo quella della sua amica. Fuori dal riformatorio, le due ragazze posseggono un’identità diversa.
Amanda Clarke adesso è Emily Thorne ed Emily Thorne è Amanda Clarke.
Questa scelta –lo scambio d’identità- è stata presa dalla nostra protagonista al fine di potersi muovere nell’anonimato una volta che il suo piano di vendetta fosse pronto per essere messo in atto. Il suo vero nome l’avrebbe posta sotto i riflettori e non le avrebbe permesso di vendicarsi, in quanto tutti l’avrebbero riconosciuta. Essendo Emily, invece, può tessere le sue trame senza correre il rischio di essere riconosciuta.
O almeno, nessuno la riconosce, ma il rischio di perdere la vita per lei è sempre dietro l’angolo.
Emily e Nolan
Ad accoglierla fuori dai cancelli del riformatorio c’è Nolan Ross (Gabriel Mann), amico di vecchia data di David, che le consegna una scatola di legno intagliato nel quale sono custoditi dei diari. Amanda è inoltre l’erede universale di David e ha ereditato metà dell’azienda multimilionaria di Nolan.
Inizialmente restia a credere al ragazzo, Amanda legge i diari che David le ha lasciato, scoprendo così la verità su quel tragico evento. Suo padre era innocente ed è stato incastrato dai Grayson e dai loro collaboratori. Questo scatena nella ragazza un profondo desiderio di vendetta che, anni dopo, è pronta a ottenere sfruttando ciò che ha imparato al riformatorio e le risorse economiche lasciatele dal padre.
La ragazza si rivolge anche a un maestro di vendetta, ovvero un uomo che le insegna l’arte della vendetta e le insegna inoltre a “congelare” i sentimenti al fine di restare lucida. Takeda è come un maestro di vita per Emily/Amanda e non perde occasione di porla dinnanzi a sfide che rasentano l’impossibile, mettendo delle volte a rischio la stessa vita della sua discepola.

Anni dopo, Amanda non è più Amanda. Si fa chiamare Emily Thorne e si trasferisce negli Hamptons, nella stessa casa nella quale aveva vissuto col padre. Suoi vicini di casa sono i Grayson, tanto potenti da essere riusciti per anni a comprare il silenzio di tutti coloro che stavano loro intorno. Ma adesso Emily ha intenzione di tessere la sua tela e rendere tutti delle pedine nelle sue mani. Con l’aiuto dell’amico Nolan, controlla tutti i movimenti delle sue pedine, attuando la sua vendetta nel più assoluto anonimato. Come un fantasma che si aggira intorno ai traditori, Emily è pronta a tutto pur di adempiere il suo compito, perfino avvicinare il rampollo di casa Grayson, Daniel (Joshua Bowman).
Tornata nei luoghi della sua infanzia, la donna ritrova anche il vecchio amico Jack Porter che non ha mai dimenticato. Il dover tenere celata la sua vera identità e il non poter perdere la concentrazione, la tengono distante da Jack sebbene lei nutra dei sentimenti per l’uomo.

Un traditore per volta, con stratagemmi e trucchi informatici, Emily riesce a rovinare la vita a tutti coloro che hanno distrutto la sua famiglia. Ma gli ossi duri, coloro che subiscono la vendetta lentamente e giorno dopo giorno, sono proprio loro: i Grayson, i principali responsabili. 

                                               La mia recensione.

Ho cominciato a guardare Revenge quasi per caso. Avevo letto di questa nuova serie ed ero curiosa di rivedere Nick Wechsler (Jack Porter) del quale non avevo visto più nulla dopo la fine di Roswell. Del pilot sono subito stata attratta perché l’ho visto originale, qualcosa di non trito e ritrito, sebbene questa serie si ispiri liberamente al Conte di Montecristo. E poi mi sono persa a metà della prima stagione. Ho abbandonato Revenge perché ho dimenticato di seguirlo, anche se mi piaceva molto, ma fortunatamente ho recuperato. È una serie televisiva dalla quale è difficile staccarsi. Ti prende completamente e ti rende dipendente. Un episodio tira l’altro perché, una volta arrivato ai titoli di coda, ti domandi: chissà chi sarà la prossima vittima.
Trovo molto positivo il fatto che in questa serie i protagonisti non siano i classici buoni, mossi da compassione e buoni propositi. Qui la protagonista è accecata dalla sete di vendetta, è disposta a tutto pur di ottenerla. Usa le persone, molte le prende in giro, altre ancora invece le distrugge in silenzio. Emily è un personaggio che, episodio dopo episodio, non cambia. Non passa dal desiderare vendetta al voler vivere felice e contenta col fidanzato. Lei tiene fede a quello che è il suo scopo, dal primo all’ultimo episodio. Sebbene nell’arco degli episodi intraprenda una relazione con Daniel Grayson, Emily non perde mai di vista quello che è il suo obiettivo finale. Con una banale scusa riesce ad avvicinare il rampollo dell’aristocratica famiglia, forse anche innamorandosene, col fine di entrare in contatto con i Grayson e distruggerli dall’interno. Daniel è per Emily come un inconsapevole aiutante, una pedina che
Daniel Grayson
le permette di avvicinarsi a Conrad e Victoria, quest’ultima sua principale nemica. Nell’insieme, il rapporto Emily-Daniel-Victoria potrebbe essere visto come il classico rapporto suocera-nuora che si contendono il fidanzato-figlio. E questo potrebbe anche apparire divertente. I sorrisini palesemente finti di Victoria, seguiti subito da quelli altrettanto falsi di Emily.. e Daniel in mezzo, che non sa decidere da che parte stare. Perché, anche se Emily e Victoria fingono davanti a tutti di andare d’accordo, c’è come un’invisibile linea che le divide. E il ragazzo, seppure inconsapevole, deve decidere da quale parte schierarsi.
Questo personaggio, Daniel Grayson,  potrebbe apparire monodimensionale all’inizio, eppure cela dentro sé molte sorprese, negative nella maggior parte dei casi.
Inizialmente Daniel appare come il classico ragazzo ricco che vuole discostarsi da ciò che rappresenta la sua famiglia. Vuole vivere lontano dai genitori, dal denaro, dallo spreco e da quell’alta società palesemente finta. Eppure Daniel, quando c’è da dimostrare di essere diverso dai suoi familiari, si perde in un bicchier d’acqua. Fa come tutti gli studenti e durante questa prima stagione ho immaginato più volte la professoressa Thorne dire a Mrs Grayson “suo figlio è intelligente, ma non si applica”.
Non si capisce mai se Daniel ci è o ci fa. Perfino la sua sorellina è più sveglia, infatti in quella famiglia è sempre lui l’ultimo a sapere le cose. E i suoi genitori lo rivoltano sempre come un calzino, mettendogli in testa cose che non stanno ne in cielo ne in terra. E lui ci crede!
Non capisce che viene preso in giro sia da Emily che dai suoi genitori e, a condire meglio quest’insalata di intrighi e inganni, c’è anche il suo amico.. che amico proprio non è.
Un matto da legare che stranamente non insospettisce minimamente Daniel. Ma anzi, viene invitato a Grayson Manor e nell’azienda di papà!
Posso capire che quel ragazzo sia cresciuto nella bambagia e che il suo unico scopo nella vita era quello di farsi arrestare per guida in stato d’ebrezza, ma non è possibile che non si renda conto di tutto quel che gli accade attorno. Sembra vivere in un’altra dimensione, quasi totalmente estraneo agli avvenimenti. Però quando finalmente scopre la verità, sembra reagire. E in questo telefilm non sempre è semplice capire da che parte bisognerebbe stare, almeno per quanto riguarda Victoria e Conrad. La prima è un personaggio talmente complicato da risultare incomprensibile il più delle volte.
Victoria è cattiva?
Victoria Grayson
In un primo momento avrei detto di sì senz’alcuna esitazione, visti gli atteggiamenti di questa donna. Eppure, andando avanti con gli episodi, è possibile scavare più a fondo e vedere una donna ferita. Sebbene sia straricca, le è stato portato via qualcosa. È circondata da persone che non tengono davvero a lei, ma che le stanno vicino solo per la sua popolarità. Devo ammettere che questa donna non fa altro che confondermi. Sarà che sono una persona troppo ingenua che si fida troppo facilmente delle persone, ma mi aveva ammorbidita con le sue lacrime. Salvo scoprire che anche quelle sono finte quanto i suoi sorrisi. Victoria non è buona, non è un personaggio positivo. In lei c’è del marcio, non agisce mai senza un secondo fine. Anche quando vuole proteggere i suoi figli, lo fa in modi altamente discutibili. Guarda prima di tutto alla sua persona, alla ricchezza e a quel che non vuole perdere. Divorziare da Conrad? Certo che sì, però solo se ha la sicurezza di non perdere la sua ricchezza. Tradire David Clarke sebbene dicesse di amarlo e abbia avuto una figlia da lui? Ovviamente. Si fa tutto pur di non perdere i soldi. Alla fine l’ha tradito per questo, perché David non avrebbe potuto darle ciò che invece le dava Conrad. E non si parla di sentimenti, ma di conti in banca. Victoria distrugge le persone ma, a differenza di Emily/Amanda, non lo fa per vendicare un’ingiustizia. Lo fa perché quella è la sua natura, forse perché da ragazzina ha sofferto molto o forse perché quella è l’unica cosa che le resta. Perfino i suoi figli la odiano, suo “marito” ha progettato di ucciderla, non ha veri amici. A una persona così, cosa resta? Solo rendere la vita degli altri vuota come la sua.
Forse il messaggio che il creatore della serie vuole dare sul personaggio di Victoria è proprio questo: non importa quanti soldi tu abbia, le cose che contano nella vita sono altre. Gli affetti, la felicità. E non sono i soldi a darli, non puoi comprare il cuore delle persone. Victoria aveva trovato una persona che l’amava senza riserve e che si fidava di lei, eppure lei ha tradito per salvaguardare i propri interessi. Che abbia tradito David per salvare Daniel? Anche se questo fosse vero, ha salvato un bambino e ha rovinato la vita a una bambina. Ha cresciuto suo figlio e ha lasciato che Amanda crescesse da sola, senza un padre e senza qualcuno che le volesse bene.
E poi c’è Conrad, credo il personaggio più viscido dell’intera serie. Riesce a superare perfino
Conrad Grayson
Victoria, ed è tutto dire. Non bada al bene della famiglia, pensa solo alla sua azienda. E si mette anche nei guai perché, pur di fare ancora più soldi, si mette in affari con “aziende” criminali. E poi ne paga le conseguenze? Direi proprio di no, le fa pagare agli altri. Al posto di David Clarke, in prigione avrebbe dovuto starci lui, perché è stato proprio lui a permettere che l’Initiative -un'agenzia segreta che pratica loschi affari a danni di milioni di persone- mettesse una bomba sull’aereo. Si è fatto usare e raggirare, senza però prendersi la responsabilità delle sue azioni. E anche il suo rapporto con Victoria.. sono certa di non aver mai visto una coppia tanto falsa. Se non stavano più bene insieme, perché tradirsi a vicenda e restare sposati per quasi trent’anni? Non certo per amore. Se Conrad avesse divorziato da Victoria, avrebbe perso metà dei suoi averi. E anche quando sono riusciti ad ottenere il divorzio, dopo contrattazioni prettamente economiche (perché dei figli a chi importa?) ecco che Conrad riesce a farsi sposare nuovamente da Victoria. Un matrimonio di convenienza, ovviamente. Quelli d’amore è meglio lasciarli a chi è davvero innamorato.. e non dei soldi. Approfitta delle disgrazie delle persone solo per guadagnare potere e ricchezza, un esempio è dato dalla morte della finta Amanda. Quella ragazza è morta a causa di Conrad e dei suoi loschi affari e lui cosa fa? Si candida a Governatore, sfruttando la tragedia che ha colpito la famiglia Porter per mostrarsi compassionevole e “sinceramente” dispiaciuto.
Jack Porter
E proprio di Jack, non saprei cosa dire. Nella prima stagione mi piaceva molto, era quello che non aveva segreti, quello che agiva senza secondi fini. Jack Porter era il buono della situazione, costantemente ignaro di ciò che gli accadeva intorno. Responsabile, si prendeva cura del fratello minore e cercava di tenerlo fuori dai guai. Ha trascorso vent’anni ricordando Amanda, quella bambina con la quale aveva trascorso un’intera estate e che aveva “sposato” in riva al mare quando entrambi erano solo due bambini. Si è preso cura del cucciolo che lei gli ha lasciato prima di essere portata via e ha dato il suo nome a una barca.
Jack, dal primo episodio della prima stagione, si è mostrato come il classico bravo ragazzo della porta accanto. Interessato ad Emily fin dal suo arrivo, è sempre restato in disparte a vedere questa fidanzarsi con Daniel e avvicinarsi all’altare. Ed è arrivata anche Amanda, quella bambina che lui non aveva mai dimenticato. Con l’arrivo di quest’ultima, i ricordi di Jack sono riaffiorati ed è tornato quel sentimento che aveva provato quando era solo un ragazzino. Una cosa però non riesco a capirla: com’è possibile che Jack non abbia riconosciuto Emily? Non si è posto alcuna domanda, non ha notato alcuna differenza tra la bambina che conosceva e la giovane donna che ha sposato. Non ha neppure notato nulla di strano in Sammy che –invece di riconoscere Amanda- ha riconosciuto Emily e si è subito legato a lei. Adesso Jack non è più Jack. C’è stato un cambiamento in lui, dettato dalla perdita della moglie e dalla consapevolezza che lei sia morta
Amanda Clarke, la vera
Emily Thorne
a causa dei Grayson. Forse il suo desiderio di vendetta è anche giustificabile, ma non capisco questo suo cambiamento simultaneo. Non si fida più delle persone che gli sono state amiche e cerca di fare tutto da solo. Perché allontanare Emily? Solo perché lei gli ha nascosto di conoscere Amanda da quando erano ragazzine? Lei non ha fatto mistero di essere stata in riformatorio. E comunque una persona è libera di fare ciò che vuole del proprio passato. Mettendoci per un momento nei panni di un esterno che non sa chi sia realmente Emily Thorne, possiamo fare un ragionamento: per una questione di discrezione, Emily non ha voluto sbandierare ai quattro venti di essere stata in riformatorio con Amanda Clarke, figlia di un noto terrorista. Una volta uscita dall’istituto di correzione, ha voluto crearsi una nuova vita e un nuovo futuro e magari il collegamento con Amanda non sarebbe stato ben visto, le avrebbe potuto creare qualche problema. Cosa c’è di male nel voler dimenticare un dettaglio del proprio passato per lasciare spazio al futuro? E Jack, a differenza di noi spettatori, non sa nulla di Emily quindi la sua visione è prettamente esterna. Questo pensiero, quindi, avrebbe dovuto farlo invece di saltare subito alle conclusioni e tagliare i ponti con Emily e Nolan.
Nolan Ross
Proprio a quest’ultimo va una menzione di merito. Nolan Ross mi è piaciuto dal primo momento in cui l’ho visto e continua a piacermi. È divertente, astuto, un vero genio dell’informatica. Ma è soprattutto un buon amico e una persona degna di fiducia. Rinuncerebbe a qualsiasi cosa pur di aiutare Emily, così come ha fatto quando Daniel ha assorbito la Nolcorp nella Grayson Global. Non ha lasciato che Daniel diventasse il suo capo perché non sapeva come difendere ciò che era suo, ma l’ha fatto per Emily, per aiutarla nel portare avanti il suo piano di vendetta. Ed è anche incredibilmente sfortunato, specialmente nelle questioni amorose. Prima con Marco, il vecchio direttore finanziario della Nolcorp, poi con Tyler –che sarebbe meglio dimenticare del tutto- e infine con Padma. Nolan non ha pace quando si tratta di relazioni amorose, viene costantemente usato, tradito e lasciato solo. Sebbene Padma –a differenza degli altri due- abbia agito per una causa superiore in quanto voleva salvare suo padre, Nolan ha finito comunque col soffrire. Adoro il rapporto che ha con Emily, l’esserci sempre per lei e anche il prendere bonariamente in giro le sue relazioni. Prima con Daniel e Jake, infine con Aiden (Barry Sloane).
Aiden Mathis
E proprio lui, finalmente posso parlarne. AIDEN MATHIS! Credo sia uno dei personaggi che –da quando seguo i telefilm- mi abbia preso di più. Il classico principe azzurro pronto a tutto pur di salvare la sua principessa. Protettivo, doppiogiochista con i nemici e mai con le persone cui tiene, sensibile, forte, impulsivo, vendicativo e sempre pronto a mettersi in gioco. Non riesco a parlare di Aiden senza accostarlo ad Emily.. che lui chiama Amanda, perché sa la verità sulla sua identità e lei non è co
stretta a mentirgli. La coppia Aimily (Emily e Aiden) è una vera coppia. Sono solita impuntarmi con le ship impossibili, quelle che so non potranno mai avere un futuro. E poi ci sono loro e sono davvero felice di aver “conosciuto” questa coppia vera. E in Revenge è piuttosto raro trovare una vera coppia, che si ami davvero. 
Emily, com’è stato detto dal creatore della serie, non ama Daniel.
Lei ama Aiden ed è palese, si vede.
È rimasta ferita dal suo “tradimento”, quando lui l’ha lasciata all’addestramento di Takeda
"Presto o tardi, tornerai a fidarti di me"
per salvare la sorella, ma non credo abbia mai smesso di amarlo. Alla fine della prima stagione, Emily ha detto a Nolan di amare Jack. Eppure l’ha lasciato andare senza dire nulla, senza lottare. E questo solo perché l’altra Amanda era incinta? Credo che Emily fosse innamorata di Jack, ma sono anche sicura che lei amasse Aiden. Innamorarsi e amare sono due cose molto diverse. Per innamorarti basta un minuto, ma amare è tutta un’altra cosa. Con Jack non avrebbe avuto problemi, a parte forse il fatto della doppia identità. Ma questa l’aveva anche la finta Amanda e Jack se l’è sposato lo stesso. Emily ha bisogno di un uomo che la capisca, che comprenda il suo desiderio di vendetta, che la supporti, la conosca in tutte le sue sfumature, la protegga e l’aiuti. Aiden è tutto questo e molto altro. E se gli autori facessero scoppiare questa stupenda coppia, farebbero una grandissima cavolata.
C’è il timore che questo accada? Dato lo spoiler sul finale di stagione, purtroppo c’è.
Emily e Aiden

In un’intervista, Barry Sloane (Aiden Mathis) ha affermato che Aiden è per Emily sia un fidanzato che un padre. E in effetti ha proprio ragione. La sostiene sempre e la protegge, si prende cura di lei ed è l’unico che riesce a confortarla quando lei non ne può più, quando accadono delle tragedie come quella accaduta alla finta Amanda. Adoro inoltre la furbizia di questo personaggio, come riesca sempre a spuntarla con Daniel e a tenere in pugno la situazione. È stato ben addestrato ed è anche molto motivato. Se prima aveva intenzione di ritrovare la sorella, adesso vuole distruggerne gli assassini e aiutare Emily nella sua vendetta contro i Grayson. E anche il suo fascino non guasta, all’interno del bel quadretto. È inglese – Dio benedica l’Inghilterra per tutti gli
Fonte 
inglesini che sforna!- ed è un vero gentiluomo. Viene definito “il James Bond degli Hampton” e in effetti questa definizione non si discosta molto dal nostro Aiden.
E la sua gelosia. Vogliamo parlare della gelosia che trasuda quest’uomo? Credo che se potesse staccare la testa a Daniel Grayson, lo farebbe senza esitazione. Emily è sua, ci ha messo sei anni a riconquistarla, è anche giustificato quando lo guarda di traverso.

«Me ne vado, ma non rinuncio a te. Devo solo fidarmi del fatto che tu non rinuncerai a me»



Dichiarazione d’intenti, dichiarazione d’amore.. chiamiamola come preferiamo, ma una cosa è certa: Aiden è l’uomo giusto per Emily ed è riuscito a riconquistare la sua fiducia restando sempre se stesso e facendo quello che ha sempre fatto, restarle vicino.

In conclusione, consiglio questo telefilm a tutti coloro che non l’hanno ancora visto. Sicuramente non ve ne pentirete. E spero inoltre che venga commissionata una terza stagione –per fortuna ci sono buone probabilità che questo avvenga- perché sarebbe davvero difficile e triste rinunciare a una serie tv così ben costruita e interessante.


Recensione scritta da me, in collaborazione con Beks KS/Vale.

3 commenti:

  1. recensione meravigliosa, penso le stesse cose tue riguardo ai personaggi, e anche per me Aiden è quello che mi ha colpito dal primo momento e poi il modo in cui guarda Emily come si prende cura di lei mi fa sciogliere, è davvero un principe azzurro. ke fortuna!!! ;))

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    1. Grazie mille, sei gentilissima/o!
      Aiden è una persona stupenda, lo ha mostrato anche nell'episodio di domenica. Mette Emily avanti a tutto, è disposto a soffrire, a lasciarsi divorare dalla gelosia pur di aiutare la donna che ama. “Emily needs me”, lei ha bisogno di lui e lui le rimane accanto..
      Spero soltanto che non lo ammazzino, sarebbe una grandissima perdita! E concordo con te, Emily è fortunata e credo lo sappia anche lei!
      Grazie per il tuo stupendo commento e per il tempo che ci hai dedicato sia leggendo la recensione che rispondendo ^_^

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  2. E' davvero una recensione stupenda e molto dettagliata, complimenti *-* e la penso come voi, Aiden è il migliore!

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