martedì 10 settembre 2013

Recensione: Prigionia mortale, il secondo romanzo della saga fantasy per adulti "La regina degli Inferi" di Chiara Cilli!

Autore: Chiara Cilli
Titolo: Prigionia mortale
Serie: La regina degli Inferi #2
Casa editrice: Narcissus.me (e-book)

              Lulu.com (cartaceo)
Pagine: 243
Prezzo: € 10,90 (cartaceo),
             € 4,99 (e-book)
Sinossi:
Rapito da Deshre, Dea della Morte che si è impossessata del corpo di Morwen, Galadir viene rinchiuso nella prigione del Castello di Vivar. Schiavo della follia sadica della donna, il Principe è costretto a combattere per il suo divertimento. Giorno dopo giorno viene torturato dalla Dea, giacché restio a uccidere per il suo volere. Tuttavia, il filo sottile che lo lega a Deshre è costantemente in bilico tra odio e attrazione, e anche il più truce degli sguardi genera tra loro un’energia carica di erotismo che rischia di far perdere il controllo non solo a lui, ma anche a lei, che più cercherà di spezzarlo, più temprerà il guerriero che riposa nel giovane. Deciso a sopravvivere per sconfiggere Deshre, Galadir dovrà accettare la propria sorte e sopprimere l’amore per Morwen, poiché lui è il solo che può impedirle di vendicarsi delle divinità che la disprezzano... ed è il solo che può ucciderla.
Il momento è arrivato.
La prigionia ha inizio.
Il destino di Penthànweald è nelle mani del Principe Galadir.

La mia opinione
Purtroppo non sono riuscita a trovare il primo volume di questa saga fantasy, ma sono felice che Chiara Cilli mi abbia dato l’occasione di leggere il secondo.
Leggendo non ho avvertito molto il peso del non sapere cosa fosse accaduto nel primo romanzo, perché tutto è stato spiegato a dovere, quindi mi sono goduta pagina dopo pagina senza sentire il peso della mia ignoranza. Anche se la curiosità è forte e il primo libro voglio assolutamente leggerlo.
Mi piace molto l’ambientazione, sebbene non ci sia molto abituata. Solitamente protendo per l’urban fantasy, ma il regno fantastico nel quale è ambientato questo romanzo non mi ha delusa.

Il protagonista si sveglia in una cella dopo essere stato catturato dal nemico. Almeno questo credo di averlo capito, visto che è successo nel primo romanzo. Il povero Principe, portato dai soldati al cospetto del Re che lo tiene prigioniero, viene a conoscenza di una verità che lo lascia sconcertato e lo fa sprofondare in un abisso di disperazione. E come se non bastasse, Galadir deve sopportare la costante vista di una donna che odia e che ha preso possesso del corpo della donna che lui ama. È tutto un susseguirsi di sentimenti contrastanti. L’amore e l’odio che Galadir prova verso due persone differenti, ma che possiedono lo stesso aspetto. Il disprezzo che si mescola al desiderio e colpi di scena che, personalmente, mi hanno tenuta incollata alle pagine fino alla fine.

Avendo sempre avuto un debole per i protagonisti maschili, anche questa volta ne sono rimasta affascinata. Riesco sempre a immedesimarmi nel protagonista maschile e mai in quello femminile. Sono un caso disperato, lo ammetto. Ma questa volta sono stati entrambi i protagonisti a prendermi e a rendermi parte del romanzo. Sono entrambi forti, possiedono delle caratteristiche che provocano nel lettore emozioni contrastanti. E il contrasto tra le emozioni credo sia il punto forte di questa storia. Ne sono vittime i personaggi e anche il lettore. Oltre alla tristezza provocata da alcune scene strazianti, una volta arrivata alla fine ho provato anche un certo senso di completezza. Quella sensazione che provo quando un libro mi è piaciuto. La trama è davvero ben articolata e lo stile di scrittura è molto fluido, anche se ricercato. Mi piace molto questo genere di scrittura, perché non è banale o scorretto, ma non risulta neppure lento.

Consiglio questo romanzo?
Certo che sì, sono sicura che non vi lascerà delusi. Mi sono lasciata catapultare in un mondo popolato da stregoni, Dee, Dei e umani che –anche se esseri inferiori quanto a forza e potenza- il più delle volte si dimostrano moralmente superiori, proprio perché possiedono l’umanità che purtroppo ormai viene spesso sottovalutata. Lasciatevi coinvolgere dal Principe e dalla Dea della Morte. Quest’ultima si è rivelata il mio personaggio preferito e spero di poter leggere presto il seguito –e anche il primo romanzo- di questa storia.

4 commenti: