lunedì 18 marzo 2019

Review Party: Ti prego non spezzarmi il cuore di Carian Cole (All torn up series #1)

Gente, mi manca il respiro!
Oggi voglio parlarvi di un libro al quale non avrei dato una lira e che invece… WOW! Prima di tutto voglio ringraziare gli organizzatori di questo review party, perché mi hanno dato modo di entrare in punta di piedi nel mondo di Toren e Kenzi. Il libro del quale voglio parlarvi è Ti prego non spezzarmi il cuore, primo della serie All torn up di Carian Cole. E ho appena visto una cosa che… dovrete leggere la recensione per scoprirla, ma giuro: si tratta di una chicca imperdibile!

Autore: Carian Cole
Titolo: Ti prego non spezzarmi il cuore
Serie: All torn up #1
Genere: Forbidden romance
Editore: Newton Compton
Prezzo: 4,99€ (ebook)
Pagine: 428
Uscita: 16 Marzo 2019
Shop: Amazon

Ero solo una bambina quando ho deciso che da grande avrei sposato Toren Grace. Al compimento del mio diciottesimo compleanno, mi sono accorta che era quello che volevo sul serio. Il problema? Ha quindici anni più di me. Ed è il migliore amico di mio padre. Toren è la persona più affidabile che conosco e anche se so che è l'ultimo uomo sulla faccia della terra che dovrei desiderare, non posso fare a meno di pensare a lui. è protettivo, rassicurante e possiede uno straordinario senso di lealtà. Ecco perché, quando l'ho baciato, ho mandato in tilt il suo mondo. Negare quello che entrambi abbiamo sentito, è impossibile. Ma Toren non rischierebbe mai l'amicizia con mio padre e fa il possibile per starmi lontano. Io, però, sono determinata. Perché non ho intenzione di rinunciare alle scintille che ho sentito quando ci siamo baciati.
Non so come cominciare questa recensione, giuro.
Posso solo dire che mi sono innamorata di Kenzi, Toren e della loro storia. Quei due sono talmente perfetti che, nonostante abbia finito questo libro tre giorni fa, il mio cuore è ancora pieno d’amore.
Kenzi è nata quando Toren aveva quindici anni.
Era un ragazzino, come i suoi amici Asher ed Ember.
Si è innamorato di lei nell’esatto momento in cui l’ha presa in braccio. Gli occhietti della bimba appena nata sono entrati nei suoi e, da quel momento, tutto il mondo di Toren ha iniziato a girare intorno a Kenzi.
Sono trascorsi diciassette anni e i due sono ancora legati. Lo zio Toren è ancora la persona preferita di Kenzi, lui pende dalle sue labbra.

Tutto molto bello, per carità, ma ora spiegatemi una cosa: perché gli amici di mio padre non somigliano a Toren Grace?
E soprattutto: perché mio padre non è una rockstar?
Tutte le fortune a Kenzi, mi raccomando!
E lei è davvero fortunata, perché è circondata dall’amore. È la piccola di casa, cresciuta in un’enorme famiglia allargata che l’ha sempre trattata come una principessa.
Nata da una coppia di quindicenni super innamorati, sin dal primo vagito Kenzi è stata amata e coccolata. Ma, oltre ai genitori, a darle tutto se stesso è stato Toren. Il migliore amico di suo padre, il suo padrino, il suo zio preferito. Col passare degli anni, Toren è diventato la sua roccia, il suo confidente, il suo migliore amico. C’era quando i suoi genitori andavano in tour per il Paese e lui cercava di donarle una parvenza di stabilità. E ora che è cresciuta, Kenzi vede in lui qualcosa di nuovo. Nella loro piccola tradizione di lanciare monetine in acqua ed esprimere un desiderio, ora Kenzi vede un modo per cambiare le cose.
È una classica cotta adolescenziale? È amore? Come capirlo?
E come cambiare un rapporto che è sempre stato affettuoso o giusto? Kenzi sa che agli occhi di tutti, anche a quelli di Toren, quello che prova è sbagliato. Eppure per lei non lo è. Non riesce a smettere di pensare a lui, di vederlo come un uomo e non più come uno zio.

Poi, qualcosa cambia.
Sembra una frazione di secondo, il tempo di un breve ballo improvvisato.
Tutto si trasforma.
Il tocco di quelle mani, le parole sussurrate, gli occhi che si perdono in quelli dell’altro. Quei balli che facevano quando Kenzi era bambina, ora sono solo un piacevole ricordo.
Adesso ballano come uomo e donna, in loro scatta una scintilla che va spenta prima che si trasformi in un incendio. Ci provano, tanto e a lungo. Di sicuro, Toren ci prova più di Kenzi. Perché è lui l’adulto, è lui che deve porre fine a questa storia ancor prima che la storia cominci. Si allontanano, cercano di distrarsi. Perché qualcosa tra loro due sarebbe impossibile. Lo è. Deve esserlo.

Piccolo DISCLAIMER: anche se prima ho fatto una battuta sugli amici di mio padre, mi si rivolta lo stomaco al pensiero di associare me stessa a un uomo che mi cambiava i pannolini quando ero piccola o a un uomo che conosco sin da bambina e che considero uno zio. Però, c’è sempre un però, questo è un forbidden romance e va giudicato tenendo sempre in conto il sottogenere al quale appartiene. Se sono una puritana armata di forcone e pronta alla caccia alle streghe, magari ho la coerenza di evitare un forbidden romance come la peste. Perché se il forbidden romance non fosse un po' borderline, di forbidden avrebbe il nulla cosmico e sarebbe un romance normale.
E sì, Kenzi è maggiorenne e l’età del consenso negli USA è 16 anni, quindi nulla di illegale e i presupposti per mandare in galera Toren e l’autrice non ci sono. Chiarito questo, andiamo avanti.

Dicevo: Toren prova in ogni modo a resistere a questa forte e improvvisa attrazione, è un bravo ragazzo e la adora, non le farebbe mai del male. Questa ragazza gli è cresciuta davanti agli occhi in un modo tanto repentino, che a lui ancora gira un po’ la testa. Da quando aveva cinque anni ne è passata di acqua sotto i ponti e ora non sa come comportarsi. Si sente un vero bastardo, un pervertito della peggior specie. E allora cerca in ogni modo di allontanarla, la tratta male, le urla contro. Deve farle capire, nonostante le insistenze di Kenzi, che tra loro non c’è storia. Ma proprio per niente. È impossibile, ma ti pare che possiamo state insieme? Kenzi, svegliati, sono lo zio Tor! Tu devi stare coi ragazzini dell’età tua, devi fare esperienze di vita, devi divertirti. Ma ti pare che puoi stare con un uomo che ha quindici anni più di te e che, per giunta, è anche il migliore amico dei tuoi genitori? Sono il tuo secondo papà, gioia, non si può. Ti ho cambiato i pannolini!
E niente, Kenzi da quell’orecchio proprio non ci sente.  
Perché tra loro esiste una connessione speciale. Un amore lungo una vita, che cresce nel corso degli anni. Cambia, si trasforma, subisce come una mutazione naturale. E te ne rendi conto, anche se fai di tutto per combatterlo. Non puoi contrastare per sempre un sentimento che nasce da dentro e che ti viene naturale come respirare. L’hai amata e protetta per tutta la vita e ora lei, che è cresciuta, vuole di più. Ma quel di più lo vuoi anche tu, nonostante ti ostini a ripeterti il contrario.
Però, ehi: se ti innamori della figlia di quello che consideri un fratello, i guai te li aspetti… e arrivano. Garantito.

Parlare di questo libro è un po’ difficile, perché ci sono molte cose da dire e sono certa di non essere in grado di dirle come vorrei. Ho amato i due protagonisti –Kenzi un po’ meno, ma si lascia amare anche lei- e i personaggi secondari, la storia e tutto quello che le fa da contorno.
Anche se la differenza d’età potrebbe sembrare il problema principale, in realtà non credo lo sia. Il mondo è pieno di coppie dalla grande differenza d’età. Si parla di venti, venticinque, addirittura trent’anni. Quindici mi sembra quasi normale.
No, il vero problema per i due protagonisti è il rapporto che li tiene legati sin dalla nascita di Kenzi. Un rapporto che possiamo assaggiare a piccoli bocconi all’inizio di ogni capitolo, grazie ai flashback che ci danno modo di capire meglio il modo in cui la loro storia si evolve. E ho adorato anche i flashback, sono di una tenerezza unica. Credo sia proprio nei flashback che possiamo vedere in modo chiaro come Toren sia cresciuto grazie a Kenzi. È chiaro che Kenzi sia cresciuta grazie a Toren, lui le ha fatto da tata per anni, la teneva con sé quando i genitori erano in tour, però spesso ci si dimentica che anche gli adulti crescono grazie ai bambini. Toren aveva solo quindici anni quando Kenzi è venuta al mondo e da subito ha aiutato gli amici, perché tutti e tre non erano altro che ragazzini. Tre adolescenti che d’un colpo si sono ritrovati a crescere una bambina. E, alla fine, è lampante il fatto che Toren sia cresciuto in simbiosi con questa bambina. Il sabato sera non andava a divertirsi come tutti i suoi coetanei. No, lui stava in casa con una bambina di tre, quattro, cinque anni a guardare un film e a leggerle la fiaba della buonanotte.

Che Asher ed Ember siano i genitori di Kenzi sarebbe inutile persino sottolinearlo, però Kenzi stessa, nel libro, afferma che il più grande punto di riferimento per lei sia sempre stato Toren. Perché era lui che stava insieme a lei quasi tutto il giorno, tutti i giorni. I genitori lavoravano fuori per quasi tutto l’anno, quindi il vero senso di stabilità Kenzi l’ha avuto con Toren. Ed è anche quello che lei continua a desiderare.
Kenzi è molto diversa dai suoi coetanei. È molto più matura, tranquilla, con interessi un po’ diversi da quelli che in genere hanno i diciottenni. Lei non vuole andare al college, vuole una vita più tranquilla. Ama scrivere lettere e ha una bella grafia, che vuole usare in futuro per crearsi un lavoro vero e proprio. 
Unico appunto, non so se a Newton o all’autrice stessa: viene ribadito in moltissimi punti del romanzo che Kenzi ha una bella calligrafia. In realtà calligrafia significa proprio “bella scrittura”, quindi sarebbe più opportuno scrivere che Kenz ha una bella grafia. A ogni modo, il desiderio di Kenzi è quello di sposarsi, avere un figlio e vivere in una bella casa, tranquilla e serena. È un desiderio che non sento spesso uscire dalla bocca di un’adolescente e ammetto che mi è piaciuto molto, perché per certi versi l'ho trovato nuovo e originale. 

DISCLAIMER #2: Kenzi non dice di voler diventare la schiava di marito e figli, lei sa che vuole lavorare, però vuole fare il lavoro per quale sente di essere portata e che ama. Vuole creare scritte che verranno poi usate dai tatuatori, scrivere biglietti su commissione e anche inviti per matrimoni o feste. Vuole diventare un’imprenditrice, oltre a essere moglie e madre. E vuole anche continuare a fare volontariato nel rifugio per animali della madre di Toren.
Per questo dico che è una ragazza matura e sa quello che vuole. E quando Kenzi Valentine si mette una cosa in testa, non si ferma fino a quando non la ottiene. È una ragazza forte, mi piace molto questo lato del suo carattere.  
E se è diventata così, è anche grazie a Toren. Sembra quasi che, nel corso degli anni, Toren l’abbia plasmata, fino a renderla la donna perfetta per lui. Hanno gli stessi interessi, amano le stesse cose, hanno gli stessi valori. Sarebbe impossibile per me lettrice non trovarli perfetti insieme, perché in realtà lo sono. Toren non si è mai sentito importante per nessuno, non è mai stato la prima scelta di nessuno. L’unica eccezione è proprio Kenzi, perché lui per lei è sempre stato la prima scelta, sin da quando era bambina. Toren è il mondo di Kenzi, anche se la ragazza ama molto anche il padre. Ma il rapporto che ha con Toren esula da tutto, unico e speciale. E poi, quando Kenzi si affaccia all’età adulta e capisce che quei sentimenti sono cambiati e cresciuti, Toren continua a essere la sua prima scelta. L’unica.

Amici, io questo libro l’ho davvero adorato.
C’è tutto quello che voglio leggere in un romance, mi ha conquistata.
Ne sono ancora incantata. Sono riuscita persino a leggere e apprezzare le parti più spinte. E se state leggendo questa recensione, un po’ mi conoscete e sapete quanto io detesti leggere le scene spinte. Perché non mi piacciono, perché mi annoiano, perché il più delle volte le trovo inutili. Tutti motivi molto soggettivi. Stavolta, però, me le sono lette tutte e… niente, io a questi due ragazzi voglio proprio un gran bene. Mi ispirano tenerezza e amore, una grande gioia di vivere e Toren salva gli animali. 
Ragazzi, Toren salva gli animali! È figo, bello, ha i capelli lunghissimi, i tatuaggi su quasi tutto il corpo, è dolce, gentile, tenero, ha cresciuto una bambina quasi da solo, ha rinunciato a una cosa enorme per occuparsi della sua famiglia, è un motociclista, è perennemente sporco di grasso e olio per motore, suona la chitarra, scrive canzoni, è sentibile, è di sani principi, detesta il tradimento, è protettivo e ama gli animali. Ditemi, un uomo più perfetto di questo esiste? Perché se esiste, fatemi un fischio. Lo voglio conoscere, me lo merito!

E ora una nota dolente, questa volta però tutta per Newton: quando cominceremo a fare delle cover che esaltino i libri? Questa cover è un big no. 
No, no, no, no, did I mention no?
E anche il titolo, per carità. Ma perché prendete dei libri stupendi, con cover e titolo che sono di una bellezza stupefacente, e li rovinate così? Il titolo originale (Torn) fa pensare a un cambiamento, uno strappo, una lacerazione. E viene naturale pensare al cambiamento del rapporto tra i due protagonisti, alla lacerazione proprio di quel rapporto quando capiscono che c’è qualcosa che va oltre l’amicizia, una cosa che vogliono combattere a ogni costo. 
E la lacerazione tanto temuta non è solo tra i due protagonisti, ma anche tra loro e le persone che stanno intorno, soprattutto il padre di Kenzi. 
E invece no, non spezzarmi il cuore. 
Okay, se lo dite voi... io ci posso anche passare sopra, magari con un Caterpillar, ma non condivido.
E ora voglio mostrarvi la cover originale. E non dirò nulla, perché non ci sono parole per esprimere la differenza abissale tra quella americana e quella italiana. Non tolgo una stella per questo motivo solo perché il libro mi è piaciuto molto, ma giuro che sono furiosa.

Voglio chiudere con la chicca che vi ho anticipato all’inizio della recensione. Quando leggo un libro che mi conquista, corro a cercare i possibili seguiti. Stavolta ho scoperto che questo romanzo fa da introduzione non a una, ma bensì a due serie. Mentre la All torn up series vede protagonisti i fratelli Grace, infatti il secondo sarà incentrato su Tyler –il fratello che, dopo Toren, mi intriga di più-, la serie Ashes & Embers –dal nome della rockband del papà di Kenzi- vede protagonisti proprio i componenti della band, che sono tutti parenti della ragazza. In sostanza, abbiamo i ragazzi Grace in una serie e i ragazzi Valentine nell’altra. 
Non so se lo sapete, quindi ve lo dico: sono una vera capra in inglese. 
E ora vi dirò un'altra cosa: ho appena comprato e iniziato Tied, il libro su Tyler, secondo di questa serie. Ma fino a dove può arrivare la follia?
ADOROH!

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