sabato 3 novembre 2018

Review: "Cole Tiger e l'esercito fantasma" di Federica D'Ascani


Amici di Dreaming Land, oggi voglio parlarvi di un libro che appartiene a un genere che qui sul blog non tratto mai.
La letteratura per l’infanzia è sempre stata una sorta di piacere segreto per me, non a caso in pochissimi sanno che uno dei miei libri preferiti in assoluto è Matilde di Roald Dahl. Oggi parleremo di un altro libro per bambini –e per adulti con tanta voglia di sognare- pieno di magia e in grado di trasmettere un messaggio che di questi tempi è davvero fondamentale.
Il libro in questione è Cole Tiger e l’esercito fantasma, una storia adorabile nata dalla penna e dalla testa riccia di Federica D’Ascani che dall’8 Novembre sarà in libreria per Sinnos Editrice. Menzione d’onore a Veronica Truttero che ha creato delle illustrazioni davvero perfette!

Autore: Federica D’Ascani
Titolo: Cole Tiger e l’esercito fantasma
Editore: Sinnos Editrice
Illustrazioni: Veronica Truttero
Pagine: 128
Prezzo: 13,00€
Data di uscita: 8 Novembre 2018
Dove trovarlo: Amazon - Sinnos
Voto: 

Cole Tiger e Aquene sono amici per la pelle: lui ha i capelli rossi ed è testardo e coraggioso; lei, che viene da una famiglia di nativi americani, è intelligente e acuta. Insieme scoprono che in città gira uno strano vecchio signore, che passa attraverso i muri con un luccichio perfido negli occhi; è un fantasma e sta cercando proprio Cole e Aquene. Ma perché? Tra i ricordi di antiche battaglie e pericoli incombenti, l’avventura ha inizio.
(DAGLI 8 ANNI)

 Seguo l’autrice da un po’ e di suo ho letto romanzi che si allontanano molto dal mondo di Cole Tiger, quindi mi sono esaltata in un modo indicibile quando ha annunciato che presto sarebbe arrivato un suo libro per bambini.
Conoscendo la scrittura di Federica, che riesce a essere sempre molto matura e attenta nei temi che affronta nei suoi romanzi, mi sono domandata come si fosse approcciata alla letteratura per l’infanzia. Ho sempre pensato che questo sia il genere più difficile da scrivere, perché è come se abbandonassi la tua età reale e ti trasformassi in un bambino. Devi entrare nella testa di persone molto più giovani di te e devi tornare indietro nel tempo. Purtroppo, durante la crescita, tendiamo a dimenticare come fosse essere bambini, quindi scrivere un libro per un target tanto giovane è una vera e propria sfida. Io, non mi vergogno a dirlo, non ne sarei in grado. Ed è per questo che mi sono subito domandata: riuscirà Federica a vincere quest’ennesima sfida?
Direi proprio di sì, ce l’ha fatta, e adesso vi spiego perché.

Cole Tiger avrebbe dovuto avere gli occhi verdi del papà e i capelli lisci e neri della mamma. Gli adulti della sua famiglia lo volevano diverso, meno strano. Perché, se nasci con i ricci rossi e gli occhi azzurri in una famiglia come quella di Cole Tiger, sei strano. E non meriti attenzione.
La prima persona a non approvare l’aspetto di Cole è la nonna materna, che all’inizio la mia mente ha collegato in modo quasi naturale a Dolores Umbridge. Proprio uno zucchero di donna, non trovate?

Dai, è uguale! È lei!
Ora scriverò una cosa che i bimbi non dovranno mai leggere: nonna Gertrude è una vera stronza.
È un dato di fatto, una delle vere certezze di questo libro. E ha anche un nome orribile! Gertrude ha sempre trattato il nipote come il male incarnato, come una sciagura mandata appositamente da uno spiritello per rendere il mondo ancora più brutto. Cole non dovrebbe essere suo nipote, non merita proprio di stare nella sua famiglia. E credete che sia cambiato qualcosa negli anni? Ovvio che no, Cole continua a essere un coso immondo che attira su di sé tutto l’astio dell’adorabile nonna.
(ndr. Mi sono soffermata su Gertrude perché la amo… o anche no).

Cole è cresciuto in un ambiente nel quale è sempre stato la vittima. I parenti in famiglia, i bulli a scuola… non ha mai avuto un attimo di pace, fino a quando non si trasferisce con i genitori –gli unici adulti che lo amano davvero- a Everseen. Qui trova una bambina che è strana quanto lui, anche se questi due ragazzini non hanno proprio niente di strano. È così, però, che sono considerati dagli altri. Lui e Aquene diventano da subito amici per la pelle. Lui, con i suoi capelli rossi tanto vistosi, e lei, con i lunghi capelli neri e i lineamenti che tradiscono l’appartenenza a una tribù indiana. Sembra che questi bambini siano i due lati di una stessa medaglia. La medaglia forse più brutta ed estrema che esista, quella del pregiudizio. A Everseen, tutti stanno lontani dai due bimbi strani, preferiscono non averci nulla a che fare. Ed è quasi naturale che tra loro si instauri un legame tanto forte da sfociare persino in qualcosa di metafisico e trascendentale. E non dirò altro della trama, perché altrimenti vi svelerei troppo. Ah no, una cosa posso dirla: ci sono un tizio che entra ed esce dalle case senza usare le porte e un esercito fantasma. Non si era capito, vero?

 La storia di Cole e Aquene, nonostante sia avvincente e interessante, credo trovi il suo punto focale nel desiderio di abbattere le barriere. Il pregiudizio nei confronti di questi due bambini mi ha fatto provare una sorta di dolore.
Sono stata male per loro, perché i bambini non dovrebbero mai sentirsi come si sono sentiti loro tra le pagine di questo libro. E quel che è peggio, è che sono gli adulti i loro principali nemici. Durante la lettura mi sono domandata cosa abbiano provato Cole e Aquene, nonostante l’autrice abbia espresso molto bene la loro sofferenza. Credo che il messaggio lanciato da Federica possa essere da esempio per tutti i bambini: se vedete una persona con un aspetto diverso dal vostro, non trattatela male, perché tutti i bambini sono uguali e speciali allo stesso modo. Proprio adesso, nella società sempre più multiculturale nella quale viviamo, l’amicizia tra un bambino dai capelli rossi e una bambina indiana potrebbe aiutare i bambini a capire che l’amicizia non conosce colore, cultura e barriere.

Andando alla parte più tecnica del libro, trovo che sia scritto nel modo giusto. 
Non è troppo articolato, ma neppure troppo semplice. È giusto, il tipo di libro che avrei letto volentieri da bambina. Mi piace molto il mondo creato dall'autrice, questa Everseen evocativa e interessante, misteriosa. Non è un libro che fa paura, però ti tiene incollato alle sue pagine. È avventuroso, proprio come lo sono i suoi due piccoli protagonisti, e credo possa accendere l'interesse dei bambini.

E poi, le illustrazioni sono perfette, mi hanno ricordato proprio quelle presenti in Matilde, sembra quasi la stessa mano. ADORO! 
Forse è anche per questa ragione che ho apprezzato così tanto “Cole Tiger e l’esercito fantasma”, mi ha ricordato la mia infanzia, ed è una sensazione bellissima.
Di sicuro lo rileggerò quando il cartaceo finirà nelle mie manine, perché certi libri li apprezzi molto di più quando puoi sfogliarne le pagine.
E sono anche molto felice di aver scoperto la Sinnos. Ammetto con un certo imbarazzo che non avevo mai sentito parlare di questa casa editrice, l’ho scoperta grazie a Federica e ne sono lieta. Credo proprio che inizierò a recuperare qualche altro libro.

Consiglio questo libro?




Lo consiglio a voi, amici adulti. E lo consiglio ai vostri figli, cugini, nipotini e amici. Lo consiglio agli adulti e ai bambini, e trovo che sarebbe un perfetto regalo di Natale. Magari per cambiare un po’, quest’anno facciamo in modo che Babbo Natale non porti solo playstation e tablet. Anche se forse non sembra, un libro è sempre un regalo molto apprezzato dai bambini, soprattutto quando i protagonisti sono due amici intelligenti e avventurosi come Cole e Aquene.



1 commento:

  1. Innanzitutto grazie di cuore, e non solo per essere stata la prima a gironzolare per Everseen, ma per aver carpito dettagli che credevo essere rimasti solo nella mia testa! È vero, Gertrude ha molto della Umbridge, ma a differenza della simpaticissima losca individua rowiliniana, la nonna di Cole possiede un cuore tenero... diciamo che, se proprio vogliamo trovarle un paragone, questo potrebbe essere Piton :)
    Sono contenta di aver espresso ciò che del rapporto tra Aquene e Cole mi premeva raccontare, il fatto che tu ne abbia parlato è una prova lampante del fatto che ci sia riuscita. Ed è una delle soddisfazioni più grandi, al di là di ogni altro aspetto.
    Grazie davvero, Alessia, Cole non poteva avere una prima casa migliore ;)

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