Amici
di Dreaming Land, oggi voglio parlarvi di un libro che appartiene a un genere
che qui sul blog non tratto mai.
La
letteratura per l’infanzia è sempre stata una sorta di piacere segreto per me,
non a caso in pochissimi sanno che uno dei miei libri preferiti in assoluto è
Matilde di Roald Dahl. Oggi parleremo di un altro libro per bambini –e per
adulti con tanta voglia di sognare- pieno di magia e in grado di trasmettere un
messaggio che di questi tempi è davvero fondamentale.
Il
libro in questione è Cole Tiger e l’esercito fantasma, una storia adorabile
nata dalla penna e dalla testa riccia di Federica D’Ascani che dall’8 Novembre
sarà in libreria per Sinnos Editrice. Menzione d’onore a Veronica Truttero che
ha creato delle illustrazioni davvero perfette!
Autore:
Federica D’Ascani
Titolo:
Cole Tiger e l’esercito fantasma
Editore:
Sinnos Editrice
Illustrazioni:
Veronica Truttero
Pagine:
128
Prezzo:
13,00€
Data
di uscita: 8 Novembre 2018
Voto:
Cole
Tiger e Aquene sono amici per la pelle: lui ha i capelli rossi ed è testardo e
coraggioso; lei, che viene da una famiglia di nativi americani, è intelligente
e acuta. Insieme scoprono che in città gira uno strano vecchio signore, che
passa attraverso i muri con un luccichio perfido negli occhi; è un fantasma e
sta cercando proprio Cole e Aquene. Ma perché? Tra i ricordi di antiche
battaglie e pericoli incombenti, l’avventura ha inizio.
(DAGLI
8 ANNI)
Seguo l’autrice da un po’ e di suo ho letto
romanzi che si allontanano molto dal mondo di Cole Tiger, quindi mi sono
esaltata in un modo indicibile quando ha annunciato che presto sarebbe arrivato
un suo libro per bambini.
Conoscendo
la scrittura di Federica, che riesce a essere sempre molto matura e attenta nei
temi che affronta nei suoi romanzi, mi sono domandata come si fosse approcciata
alla letteratura per l’infanzia. Ho sempre pensato che questo sia il genere più
difficile da scrivere, perché è come se abbandonassi la tua età reale e ti
trasformassi in un bambino. Devi entrare nella testa di persone molto più giovani di
te e devi tornare indietro nel tempo. Purtroppo, durante la crescita, tendiamo
a dimenticare come fosse essere bambini, quindi scrivere un libro per un target
tanto giovane è una vera e propria sfida. Io, non mi vergogno a dirlo, non ne
sarei in grado. Ed è per questo che mi sono subito domandata: riuscirà Federica
a vincere quest’ennesima sfida?
Direi
proprio di sì, ce l’ha fatta, e adesso vi spiego perché.
Cole
Tiger avrebbe dovuto avere gli occhi verdi del papà e i capelli lisci e neri
della mamma. Gli adulti della sua famiglia lo volevano diverso, meno strano.
Perché, se nasci con i ricci rossi e gli occhi azzurri in una famiglia come
quella di Cole Tiger, sei strano. E non meriti attenzione.
La
prima persona a non approvare l’aspetto di Cole è la nonna materna, che all’inizio
la mia mente ha collegato in modo quasi naturale a Dolores Umbridge. Proprio
uno zucchero di donna, non trovate?
Dai, è uguale! È lei! |
È un
dato di fatto, una delle vere certezze di questo libro. E ha anche un nome
orribile! Gertrude ha sempre trattato il nipote come il male
incarnato, come una sciagura mandata appositamente da uno spiritello per
rendere il mondo ancora più brutto. Cole non dovrebbe essere suo nipote, non
merita proprio di stare nella sua famiglia. E credete che sia cambiato qualcosa
negli anni? Ovvio che no, Cole continua a essere un coso immondo che attira su
di sé tutto l’astio dell’adorabile nonna.
(ndr.
Mi sono soffermata su Gertrude perché la amo… o anche no).
Cole
è cresciuto in un ambiente nel quale è sempre stato la vittima. I parenti in
famiglia, i bulli a scuola… non ha mai avuto un attimo di pace, fino a quando
non si trasferisce con i genitori –gli unici adulti che lo amano davvero- a
Everseen. Qui trova una bambina che è strana quanto lui, anche se questi due
ragazzini non hanno proprio niente di strano. È così, però, che sono
considerati dagli altri. Lui e Aquene diventano da subito amici per la pelle.
Lui, con i suoi capelli rossi tanto vistosi, e lei, con i lunghi capelli neri e
i lineamenti che tradiscono l’appartenenza a una tribù indiana. Sembra che
questi bambini siano i due lati di una stessa medaglia. La medaglia forse più
brutta ed estrema che esista, quella del pregiudizio. A Everseen, tutti stanno
lontani dai due bimbi strani, preferiscono non averci nulla a che fare. Ed è
quasi naturale che tra loro si instauri un legame tanto forte da sfociare
persino in qualcosa di metafisico e trascendentale. E non dirò altro della
trama, perché altrimenti vi svelerei troppo. Ah no, una cosa posso dirla: ci
sono un tizio che entra ed esce dalle case senza usare le porte e un esercito
fantasma. Non si era capito, vero?
La storia di Cole e Aquene, nonostante sia
avvincente e interessante, credo trovi il suo punto focale nel desiderio di
abbattere le barriere. Il pregiudizio nei confronti di questi due bambini mi ha
fatto provare una sorta di dolore.
Sono
stata male per loro, perché i bambini non dovrebbero mai sentirsi come si sono
sentiti loro tra le pagine di questo libro. E quel che è peggio, è che sono gli
adulti i loro principali nemici. Durante la lettura mi sono domandata cosa
abbiano provato Cole e Aquene, nonostante l’autrice abbia espresso molto bene
la loro sofferenza. Credo che il messaggio lanciato da Federica possa essere da
esempio per tutti i bambini: se vedete una persona con un aspetto diverso dal
vostro, non trattatela male, perché tutti i bambini sono uguali e speciali allo stesso modo. Proprio
adesso, nella società sempre più multiculturale nella quale viviamo, l’amicizia
tra un bambino dai capelli rossi e una bambina indiana potrebbe aiutare i
bambini a capire che l’amicizia non conosce colore, cultura e barriere.
Andando
alla parte più tecnica del libro, trovo che sia scritto nel modo giusto.
Non è troppo articolato, ma neppure troppo semplice. È giusto, il tipo di libro che avrei letto volentieri da bambina. Mi piace molto il mondo creato dall'autrice, questa Everseen evocativa e interessante, misteriosa. Non è un libro che fa paura, però ti tiene incollato alle sue pagine. È avventuroso, proprio come lo sono i suoi due piccoli protagonisti, e credo possa accendere l'interesse dei bambini.
E
poi, le illustrazioni sono perfette, mi hanno ricordato proprio quelle presenti
in Matilde, sembra quasi la stessa mano. ADORO!
Forse è anche per questa
ragione che ho apprezzato così tanto “Cole Tiger e l’esercito fantasma”, mi ha
ricordato la mia infanzia, ed è una sensazione bellissima.
Di sicuro lo rileggerò quando il cartaceo finirà nelle mie manine, perché
certi libri li apprezzi molto di più quando puoi sfogliarne le pagine.
E
sono anche molto felice di aver scoperto la Sinnos. Ammetto con un
certo imbarazzo che non avevo mai sentito parlare di questa casa editrice, l’ho
scoperta grazie a Federica e ne sono lieta. Credo proprio che inizierò a recuperare
qualche altro libro.
Consiglio
questo libro?
Lo
consiglio a voi, amici adulti. E lo consiglio ai vostri figli, cugini, nipotini
e amici. Lo consiglio agli adulti e ai bambini, e trovo che sarebbe un perfetto
regalo di Natale. Magari per cambiare un po’, quest’anno facciamo in modo che
Babbo Natale non porti solo playstation e tablet. Anche se forse non sembra, un
libro è sempre un regalo molto apprezzato dai bambini, soprattutto quando i
protagonisti sono due amici intelligenti e avventurosi come Cole e Aquene.
Innanzitutto grazie di cuore, e non solo per essere stata la prima a gironzolare per Everseen, ma per aver carpito dettagli che credevo essere rimasti solo nella mia testa! È vero, Gertrude ha molto della Umbridge, ma a differenza della simpaticissima losca individua rowiliniana, la nonna di Cole possiede un cuore tenero... diciamo che, se proprio vogliamo trovarle un paragone, questo potrebbe essere Piton :)
RispondiEliminaSono contenta di aver espresso ciò che del rapporto tra Aquene e Cole mi premeva raccontare, il fatto che tu ne abbia parlato è una prova lampante del fatto che ci sia riuscita. Ed è una delle soddisfazioni più grandi, al di là di ogni altro aspetto.
Grazie davvero, Alessia, Cole non poteva avere una prima casa migliore ;)