Ciao,
amici! Dopo un periodo parecchio stressante in cui non ho letto neanche il
foglietto illustrativo della tachipirina e, credetemi, ne ho presa parecchia,
ho deciso di ritrovare la serenità mentale concedendomi un bel libro. Ho pescato nella lunga lista di libri da leggere
e ad attirare la mia attenzione è stata la cover di La matematica dell’amore,
scritto da Helen Hoang e pubblicato in Italia da Leggereditore.
Titolo:
La matematica dell’amore
Editore:
Leggereditore
Traduttore:
Alice Zanzottera
Pagine:
256
Prezzo:
13,60€ cartaceo / 4,99€ ebook
Voto:
Stella
Lane pensa che la matematica sia l'unica legge che regoli l'universo. Nel suo
lavoro si serve di algoritmi per prevedere gli acquisti dei clienti, e questo
le ha assicurato più denaro del necessario ma l'ha privata di un minimo di
esperienza con gli uomini. Non aiuta il fatto che Stella sia affetta da
Asperger e che i baci alla francese le ricordino uno squalo che si fa pulire i
denti da un pesce pilota. La soluzione per i suoi problemi è una sola: fare
molta pratica, con un bravo professionista. Ecco perché assume un gigolò,
Michael Phan, un vero esperto nel settore, che accetta di guidarla in un
articolato programma di lezioni: dai preliminari alle posizioni più ardite. In
poco tempo Stella non solo impara ad apprezzare i suoi baci, ma anche tutte le
altre cose che Michael le fa provare, e la loro "insensata"
collaborazione inizia ad assumere uno strano senso, tanto da insinuare in lei
il sospetto che l'amore sia la logica da seguire...
Scegliere
di leggere questo libro è stata un po’ una sfida perché, pur vivendo
quotidianamente la realtà di questa condizione, non sapevo cosa aspettarmi da
una protagonista di romance autistica.
Stella Lane è un’econometrista e, come tutte le persone nello spettro,
vive intensamente- quasi in maniera ossessiva -
la sua passione, tanto da averla trasformata in un vero e proprio
lavoro. Un lavoro al quale si dedica con tutta se stessa, tralasciando quella
parte della sua vita che vive con maggiore difficoltà: le interazioni sociali.
Quando
sua madre le ricorda il tempo che passa e la necessità di trovare un compagno,
Stella decide di fare uno sforzo e prendere in considerazione un suo collega,
un uomo con i suoi stessi interessi potrebbe rivelarsi il candidato
ideale. L’aspetto che più la mette in
agitazione, in merito a un’ipotetica relazione, è il sesso; quindi da donna
pragmatica qual è, decide di affrontare la cosa con metodo. Ogni persona autistica nella sua vita ha
dovuto imparare, quasi come una materia da studiare, comportamenti che per il
resto delle persone risultano naturali, quindi perché non estendere lo stesso
principio per imparare e destreggiarsi in quel groviglio di emozioni che le
sembra il sesso? E quale miglior insegnante, per guidarla in questa missione,
di un gigolò professionista?
Armata
di buona volontà e determinata a raggiungere il suo scopo, Stella si mette alla
ricerca di una persona che possa fare al caso suo, fino a quando non incontra
il candidato che le sembra perfetto: Micheal.
Micheal è il protagonista perfetto da affiancare a una donna come
Stella, è sensibile, empatico e, soprattutto, profondamente buono; ovviamente
non fraintendetemi, è anche un pezzo d’uomo super attraente e il suo retaggio
misto vietnamita e svedese non lo fa certo passare inosservato.
Per
affrontare un momento difficile della sua vita ha dovuto ripiegare sulla
professione di gigolò, con il passare del tempo però, sente sempre di più il
peso della sua decisione e a nulla serve ricordare che non sarà per
sempre. L a sua vita si è trasformata in
una gabbia che imprigiona il suo talento e la sua ambizione, che lo spinge a
fare pensieri carichi di rancore che lo lasciano sempre più disgustato da se
stesso. Sin dal loro primo incontro, pur non sapendo nulla della sua
condizione, Michel mostra un tatto e una affinità innati con Stella, lei è
diversa dalle sue clienti abituali, lo tratta da essere umano, si interessa ai
suoi bisogni, chiede il suo parere; per lei è semplicemente un uomo, non un
giocattolo sessuale comprato per poche ore.
La sintonia sperimentata li porta a concordare una serie di incontri per
aiutare Stella nella comprensione delle varie sfumature che caratterizzano una
relazione, ma ben presto le lezioni diventeranno per entrambi qualcosa di più e
loro saranno sempre più coinvolti e spaventati da un sentimento nuovo e
fragile. Ci sono tanti segreti tra loro, tante cose non dette che rischiano di
allontanarli e complicare tutto, ma si sa, quando si incontra il vero amore
bisogna lottare per conquistarlo senza mai perdersi d’animo.
Questo è un romanzo che consiglio a tutti,
scritto in terza persona con uno stile fluido e personaggi ben caratterizzati,
mia grande paura al principio. Se, il personaggio di Micheal incarna un po’ il
principe azzurro che tutte noi romantiche sogniamo - seppur non privo di zone d’ombra-, Stella è
la perfetta incarnazione di una donna Asperger. Mi ha emozionato leggere i suoi
pensieri, conoscere le sue paure, in ogni singola frase si capisce che
l’autrice ha riversato tanto di sé in questo personaggio, e io l’ho amato
profondamente. Non sono molto obbiettiva, lo so, ma leggetelo anche voi e
fatevi un’idea.
Concludo
la mia recensione con un passaggio che ho amato tanto e che dedico a mio
figlio, mi auguro che un giorno possa anche lui raggiungere la stessa
consapevolezza di Stella, e perché no, incontrare una persona speciale come
Micheal.
“Lei vedeva e interagiva con il mondo in un modo diverso, ma quella era lei. Poteva cambiare modo di agire, cambiare le parole, cambiare aspetto, ma non poteva cambiarsi alla radice. Dentro di sé sarebbe sempre stata autistica. La gente lo definiva un disturbo, ma lei non lo sentiva come tale. Per lei, era semplicemente essere sé stessa.”
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