Amici gufi, voglio chiedervi scusa in anticipo. So già in questa recensione non sarò in grado di scrivere proprio tutto quello che vorrei dire. Ci sono libri in grado di donarti
dolcezza e serenità; altri ti danno la carica e sono anche parecchio
stuzzicanti; altri ancora invece ti prendono il cuore e lo stritolano,
facendoti provare tante di quelle emozioni, che alla fine ti senti svuotato e
senza forze. Quest’ultimo è il caso di “Per sempre tua, Kate”, il primo romanzo
della dilogia Love always di D. Nichole King arrivata in Italia grazie a Hope
Edizioni.
Ci provo, quindi, proverò a scrivere una recensione
comprensibile. Lo farò per voi perché è per voi che ho letto questo libro.
Ps. Grazie alle ragazze del blog “Libri&Sognalibri” per
aver organizzato questo review party.
Autore: D. Nichole King
Titolo: Per sempre tua, Kate
Serie: Love always #1
Editore: Hope Edizioni
Genere: Romance contemporaneo, No Hea
Prezzo: 4,29€ ebook/ 12€ cartaceo
Pagine: 270
Uscita: 18 Marzo 2018
Shop: Amazon
Caro Diario,
la leucemia è stata parte della mia esistenza fin da quando
avevo undici anni. Ora, sei anni dopo, rivoglio indietro la mia vita. Solo, non
sono sicura di cosa significhi.
I risultati delle analisi sono arrivati oggi.
Ventiduemila.
Il che significa che sono ufficialmente fuori dalla
remissione, di nuovo.
Ho tre opzioni:
Un altro ciclo di chemio.
Un nuovo farmaco sperimentale.
Mollare tutto, dimenticare farmaci e trattamenti e godermi il
tempo che mi resta.
Penso di sapere cosa voglio. Ma poi arriva Damian e cambia
tutto.
Intendo, proprio tutto...
Ha la sua dose di problemi. Questo ci accomuna, sai? Entrambi
sappiamo cosa significa perdere tutto ciò che è più importante, in pochi
istanti. Comunque, l’ultima cosa di cui ho bisogno è di avere qualcun altro da
affiggere, se non riuscissi a combattere con sufficiente tenacia. E l’ultima
cosa di cui lui ha bisogno è di versare lacrime per qualcun altro.
Come non detto.
Mi sono rimaste due opzioni, ora.
In un modo o nell’altro, so che qualunque cosa io scelga, il
risultato sarà lo stesso. Con la sabbia nella mia clessidra del tempo che
filtra verso il fondo, spero me ne resti abbastanza per mostrare a Damian che
vale la pena vivere. Vale la pena lottare. Vale la pena morire.
Per sempre tua,
Kate
Di solito, quando dico di non sapere come iniziare una
recensione, è perché sono esaltata e felice, perché il libro mi è piaciuto
tanto da lasciarmi senza parole. Stavolta, invece, non so come iniziare la
recensione perché il mio cuore è spezzato.
Odio questo tipo di libri. Detesto, con ogni fibra del mio
essere, leggere romanzi incentrati sulla malattia. In questo periodo della mia
vita, poi, lo detesto ancora di più. Perché sento la sofferenza di Damian
attraverso le parole dei membri della mia famiglia, la vedo ogni giorno nei
loro occhi. E quindi nulla, mi sono data la zappa sui piedi da sola.
E dire che non mi ero neppure candidata per il review party!
Sono stata contattata e non so dire di no, perché poi mi sento in colpa e
soffro. E non voglio soffrire.
E invece sto soffrendo anche adesso, perché questa recensione
delirante nasce di getto, in una mattina di marzo, subito dopo aver concluso la
lettura di un romanzo che mi sta facendo ancora piangere. Le lacrime non si
sono ancora asciugate, scorrono sul mio viso e mi sono rintanata in camera
perché non voglio che qualcuno mi veda.
La storia di Kate e Damian inizia all’improvviso, dopo che
lei ha ricevuto una notizia che nessuno di noi vorrebbe mai ricevere. Ma Kate è
forte ed è abituata a sentire quelle parole, perché le ha ascoltate due volte
prima di ora. Credo che non ci si abitui mai a queste sentenze, ma Kate non
vuole far soffrire i genitori. Deve essere forte per se stessa e per loro, che
hanno dato tutto per lei. Si sente responsabile per quell’uomo e quella donna
che lottano da anni al suo fianco. Non vogliono lasciarla andare e lei non
vuole lasciare loro.
Ed ecco che, all’ennesima seduta di chemioterapia della sua
giovane vita, lo vede. Damian è il figlio del suo oncologo ed è il ragazzo più
bello sul quale i suoi occhi si siano mai posati.
Damian è dolce con lei, ma è ferito.
Damian diventerà, per Kate, il suo miracolo.
Ragazzi, so che eravate piccoli come me, ma… ricordate I
passi dell’amore di Sparks? O meglio, ricordate il film? Leggendo le pagine di
questo libro, per me è stato come rivivere la storia di Landon e Jamie. Credo
sia l’unico film che ho amato e che, per questo, non ho mai più voluto
riguardare.
Leggendo la trama di questo romanzo, il mio primo pensiero è
stato “sarà l’ennesimo Colpa delle stelle”, ma in realtà la vera somiglianza
l’ho notata con il libro di Sparks. No, di più il film. E mi piace! Ho amato il
libro e ho amato il film, anche se una volta per entrambi mi è bastata, ma
credo sia proprio questo a dirmi quanto quella storia mi sia piaciuta. Credo,
infatti, quel Per sempre tua, Kate non lo rileggerò mai più proprio per questa
ragione.
Ragazzi, sono masochista fino a un certo punto. Poi gli occhi
si gonfiano e mi compaiono le occhiaie. E non c’è correttore abbastanza
coprente per la sofferenza.
Questo libro è in grado di sferrarti un pugno allo stomaco
dietro l’altro. Ti fa aggrappare alla speranza e ti fa arrabbiare.
Sì, sono arrabbiata. Perché, anche se si tratta solo di un
libro, in realtà non è solo un libro. Sono storie reali, che succedono ogni
giorno. Ci sono migliaia di ragazze come Kate al mondo e migliaia di ragazzi
come Damian che darebbero tutto per farle guarire. Quindi, mentre me ne stavo
sul divano a singhiozzare con il Kindle in mano, pensavo a tutte quelle persone
che stanno combattendo una battaglia più grande di loro. Alcune vincono, altre invece
no.
Ho amato il modo in cui è stato scritto, il modo in cui
l’autrice è riuscita a entrare dentro il cuore di questa ragazza. La storia è
narrata dal punto di vista di Kate e trovo sia la cosa più giusta, la scelta
migliore che l’autrice potesse fare. Attraverso le parole di Kate possiamo, in
un certo senso, essere lì accanto a lei. Soffriamo insieme a lei, ma proviamo
anche la gioia di un nuovo amore –il primo amore- e la forza con la quale lei
non vuole lasciarlo andare via.
Kate è una lottatrice, non vuole andarsene, ma è anche una
ragazzina di diciassette anni che sta vivendo per l’ennesima volta una cosa più
grande di lei. E Damina è lì, si prende cura della ragazza che ama e la guida
verso una battaglia che si prospetta più dura delle altre. Lui non la lascia,
nonostante le sue ferite siano ancora sanguinanti. Una delle cose che ho amato
di più di questo libro è la naturalezza con la quale questi due ragazzi vivono
il loro amore, ma non solo questo. Ho amato il modo in cui Damian sta vicino a
Kate, il sentimento forte e totalizzante che prova per questa ragazza.
Si potrebbe pensare che sia Damian a salvare, in un certo
senso, Kate. La aiuta, rende più bello il periodo più brutto della sua giovane
vita. In realtà, credo che sia Kate a salvare lui. Il ragazzo è come vittima di
una spirale di autodistruzione, sta cercando di distruggersi in ogni modo, si
punisce e punisce le persone che lo amano. La persona che lo ama e che
lentamente si spegne. Il padre di Damian soffre come il figlio o forse soffre
il doppio proprio perché non può aiutarlo, non sa come fare. E allora tenta di
tenerlo al guinzaglio, lo costringe a fare uno “stupido” tirocinio nel suo
reparto… senza sapere che sarà quel tirocinio a cambiare il figlio per sempre.
Perché è grazie a quel periodo trascorso nel reparto di oncologia pediatrica,
che Damian cambia. Vede oltre il proprio dolore, vede Kate e tutto si
trasforma. Ora Damian ha di nuovo qualcosa per cui lottare, una ragazza che in
poco tempo diventa il centro di tutto il suo mondo. Alla fine è stata lei a
salvare lui, ed è perfetto così.
Sarei una pazza se non vi consigliassi questo libro. Ma matta
forte, eh!
Perché è un concentrato di speranza e amarezza, gioia e
tristezza. E amore, quanto amore è possibile trovare in questo libro! E la dolcezza, forse la cosa che più di tutte è riuscita a colpirmi. Leggere
queste pagine è come addentrarsi in un vortice di sentimenti che ti colpiscono
tutti insieme.
Questo romanzo mi ha lasciato un senso di spossatezza che con
un libro non si dovrebbe provare, perché è raro che un libro riesca ad avere
tanto potere su una persona.
Mi ha distrutta, ma mi ha anche donato un sorriso. È tutto nella nostra testa, mi dico, la gioia e il dolore. Io li ho trovati entrambi in questo romanzo e sono felice di averlo letto, non posso fare a meno di aspettare il seguito e sperare di piangere meno… ci spero, sul serio, non posso ridurmi di nuovo con gli occhi gonfi di pianto!
"Non so come iniziare la recensione perché il mio cuore è spezzato"... Penso che chiunque abbia letto questo libro abbia il cuore spezzato. Bellissima recensione, complimenti!
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