lunedì 9 maggio 2016

Game of Thrones: Jon Snow è il futuro di Winterfell?

Salve, amici lettori!
In questi giorni non ce l’ho fatta a leggere, temo proprio che il blocco del lettore sia ancora lì, nella mia testa.
Però i libri non mi abbandonano mai e, complice il telefilm Game of Thrones, la mia povera mente è a rischio esplosione a causa delle numerose teorie.
E tutte ruotano intorno a un personaggio in particolare: Lord Jon Snow.
Perché sì, lui non è un bastardo qualunque, è un Lord.
Se non avete ancora visto l’ultimo episodio, vi consiglio di non leggere oltre, perché il post è chiaramente pieno di SPOILER.
Io vi ho avvertiti, poi non insultatemi… altrimenti vi mando i cani di Ramsay.
Ah, un altro avvertimento: io sono solo una profana, dei libri ho letto poco perché voglio gustarmeli piano piano, quindi come punto di riferimento ho solo la serie televisiva e quel poco che ho letto. Abbiate pietà!

Ho un piccolo problema: non riesco mai a guardare un film o un telefilm o a leggere un libro senza pormi domande, senza cercare un significato nascosto in ciò che viene rappresentato. Forse è per questo che la mia mente è costantemente piena di domande e teorie. E i “perché?”. Ecco, sono proprio i “perché?” a spingermi a scrivere questo post. E questa domanda, per noi fan di GOT, è una sorta di mantra.
Perché questo?
Perché quello?
Perché ci lasciano tutti questi indizi se non per farci cospirare? 

venerdì 6 maggio 2016

Cover + Excerpt Reveal: Uccidimi (Blood Bonds #3) di Chiara Cilli

Buonanotte (eh sì, sono notturna), dolcissimi lettori. Come state?
Oggi non mi dilungherò molto, anzi non lo farò per nulla.
Vi lascio soltanto all'estratto e alla cover del terzo romanzo della saga "Blood Bonds" di Chiara Cilli. Fatemi sapere cosa ne pensate. Io sono dell'opinione che le cover, fino a questo momento, sono una più bella dell'altra!!!!




martedì 3 maggio 2016

Recensione: "Puncher" di Connie Furnari.

Amici, finalmente ce l’ho fatta!
Dopo aver superato un tragico blocco del lettore, eccomi qui con una recensione che non vedevo l’ora di pubblicare.
Qualche settimana fa, qui sul blog vi ho segnalato l’uscita di un romanzo pubblicato da un’autrice che nel panorama self è piuttosto conosciuta. Si tratta di Puncher, l’ultimo gioiellino di Connie Furnari.
Devo ammettere che, rispetto agli altri suoi scritti, Puncher mi ha appassionata un po’ meno, ma questo non significa che non mi sia piaciuto. L’ho letto in due giorni e l’ho trovato un po’ diverso rispetto agli altri, però nel complesso è riuscito a emozionarmi e a farmi sorridere… e a farmi anche tanto arrabbiare.
Quelle stupide del teatro, grrrrrrrr!

Autore: Connie Furnari
Titolo:
Puncher
Casa editrice:
 Self published
Pagine: 145
Prezzo: € 1,17
Voto: 

Trama:
Per aiutare il padre malato di cuore, dopo aver lasciato il college, April si vede costretta a lavorare nell’attività di famiglia, un’officina meccanica nel Queens.
Il suo più grande sogno è diventare attrice, sperando così di dare un senso alla propria vita, e magari guadagnare per fare curare il padre in strutture adeguate.
La sua occasione arriva quando, a causa di circostanze impreviste, viene scelta per interpretare Jo March in una rappresentazione teatrale di Piccole Donne a Manhattan, organizzata dalla famosa compagnia Lancelot, diretta dall’affascinante Edward Tucker, il quale sembra fin da subito provare un evidente interesse per lei.
Ma l’ambiente del teatro e del cinema non è come April si aspettava: ben presto, comprende che dovrà lottare assiduamente, per non soccombere all’invidia degli altri membri della compagnia teatrale.
Per caso conosce Joe, e ne rimane affascinata: un ragazzo cresciuto nel Bronx, ribelle e determinato, che si allena nella palestra vicino alla sede Lancelot, sperando di diventare un pugile professionista.
Tra April e Joe nasce una forte amicizia, e cominciano a sostenersi a vicenda, per realizzare ognuno il proprio sogno. Quando capiscono di provare qualcosa l’uno per l’altra, si scontrano con la dura realtà, e la loro passionale storia d’amore viene intralciata dall’ambiente teatrale, pieno di raccomandazioni e ingiustizie, e quello corrotto e duro della boxe.

La mia opinione

April è una giovane donna che ha dovuto abbandonare gli studi per prendersi cura del padre malato di cuore. Lo sostituisce nell’officina di famiglia, rinunciando così al suo sogno di diventare un’attrice. La prima cosa che mi piace di lei: non è una di quelle ragazze perfettine che vanno nel panico quando si scheggia un’unghia.
Joe è una promessa della boxe. Sarà che quello sport mi è sempre piaciuto… ma ho adorato questo ragazzo, anche nei suoi attacchi di rabbia. L’ho trovato molto vero, molto reale. Pregi e difetti che si mescolano, rendendolo una persona della quale ci si può fidare e con la quale si può immaginare qualcosa di serio e duraturo.
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