Amici
gufetti, ho deciso di aspettare quest’ultimo episodio per dare un veloce e
sentito saluto a questa serie.
Game of thrones è stato, nel bene e nel male, un
evento mondiale, una serie amata e discussa da milioni e milioni di persone in
tutto il globo.
E ora, giunti alla battuta finale, mi sento un po’ vuota.
Mi
mancherà questa serie e mi mancheranno tutti i viaggi mentali letti sui social
nel corso di questi anni, le speculazioni e le speranze di tutti i fan. Eppure
sono incazzata, molto. Perché un finale così non ce lo meritavamo.
Perdonatemi, qua la cosa è lunga, mi sono fatta prendere un po’ la mano ma dovevo sfogarmi. Recensione delirante scritta di getto, io vi ho avvertiti.
Ora
però, se non avete ancora guardato l’ultimo episodio, vi consiglio di non
proseguire con la lettura. La notte è oscura e piena di SPOILER.
Daenerys
non è mai stato il mio personaggio preferito, ma le ero affezionata. Mi
piaceva, amo ancora il modo in cui una ragazzina sola al mondo sia riuscita a
diventare una guida per migliaia di persone. Non si può negare quella vena
folle che scorreva in lei, diversi comportamenti nel corso delle passate
stagioni ci hanno dato un assaggio di quella che sarebbe stata la Daenerys del
futuro. Non sono sorpresa del suo epilogo, la sua morte sembra quasi un atto
dovuto, e non posso neppure dirmi insoddisfatta. Mi è piaciuto il suo finale,
perché era già stato scritto. È stato mostrato adesso quello che Daenerys aveva
visto nelle visioni avute nella seconda stagione. La fortezza distrutta, la
neve che cade dal cielo, lei che si avvicina al trono e non riesce a sedersi.
La neve c’è stata anche nel suo reale epilogo, Jon Snow non le ha permesso di
regnare sul trono.
Questa
cosa è così poetica!
A
dire il vero, trovo che sia molto poetico tutto il finale di Daenerys.
Il
discorso sulla scalinata ha dei chiari riferimenti alle parole pronunciate da
Khal Drogo ai suoi uomini, è un richiamo al suo primo amore. E poi suo figlio,
che urla disperato –per quanto un drago possa urlare- quando tocca il corpo
esanime della madre e questa non si risveglia. Devo ancora capire come abbia
potuto un drago capire che la causa di tutti i mali sia il trono di spade, ma
temo che questa domanda non troverà mai risposta. Però mi è piaciuta tanto
quella scena, ho pianto come una povera scema. Non ho più lacrime, le ho
finite, e a farmele versare sono stati due “animali”. Per la miseria, mi hanno
prosciugata! Quando Drogon cerca di svegliare Daenerys mi sono sentita come
quando a sei anni ho visto Simba che cercava di svegliare Mufasa, i traumi
infantili ci restano addosso per sempre. Drogon l’ha portata a Valyria, vero?
Però
ecco, mi è dispiaciuto per lei, trovo che non sia stata resa giustizia a un
personaggio grande come questo. Tutto troppo affrettato, non è stato dato a un
personaggio come questo il giusto tempo per cambiare, per prendere coscienza di
quello che stava succedendo. So che non è un cambiamento repentino, ma il suo
cambiamento sarebbe stato bello poterlo vedere in toto. Sarebbe stato bello se
avessero dato spazio alla Daenerys totalmente villian.
Ma
andiamo avanti, perché ora viene la parte che mi ha fatto arrabbiare.
Bran
viene proclamato re dei Sei regni. Ci potrebbe anche stare, il discorso di
Tyrion fila che è una meraviglia e siamo tutti belli bellini a proclamare Bran
lo spezzato. Se togliamo Jon dall’equazione, l’unico papabile per il trono di
spade –che non esiste più, ma vabbé- è proprio colui che non ha alcun interesse
terreno, che non si lascia guidare dai vizi e dalla cupidigia. Un sovrano
giusto e corretto, che pensa solo al bene del popolo. Non mi fa schifo, ma
avrei preferito Jon in quel ruolo, perché è l’unico personaggio rimasto coerente
e positivo in quell’universo. Non si è lasciato trascinare dai propri interessi
veniali, dall’avidità, dalla sete di un potere che lui neppure voleva.
Per
i Sei Regni era necessario un sovrano disinteressato e quella figura è stata
incarnata da Jon Snow sin dal primo episodio, dalla prima pagina. Altrimenti
per quale ragione Martin lo avrebbe reso figlio di Rhaegar Targaryen, giusto
per riempire qualche pagina a cazzo? Voglio pensare che ci sia sempre stato un
motivo ai natali di Jon Snow, voglio pensare che Martin abbia tenuto nascoste
le vere origini di Jon per un motivo che vada oltre il voler far sbroccare
Daenerys. Capisco che questa saga sia mia coetanea –Martin ha iniziato a
scriverla nel lontano 1991- ma puoi dimenticare le basi della tua storia, anche
se sono passati quasi trent’anni da quando l’hai ideata.
E
invece sul trono ci hanno piazzato Bran. Così, a cazzo. Il discorso di Tyrion
può anche piacere, si può anche trovare una motivazione valida all’ascesa di
Bran al trono, ma resta comunque una vaccata. Hanno tolto il trono a chi se lo
doveva tenere stretto per diritto di nascita e l’hanno dato a Bran Stark. Ora,
io vorrei dire, questa si dice sia una decisione di Martin che ci ritroveremo
anche nei libri, ma mi sembra assurdo. Che sia una variante in corso d’opera?
Perché altrimenti non si spiega. Martin si era rotto il cazzo di Jon Snow e non
sapeva più che farsene? A che pro farlo risorgere per poi farlo tornare nel
luogo in cui lo hanno ammazzato? È una sorta di punizione? Una legge karmica
che agisce a pene di carlino? SPIEGATEMI!
Avrei
preferito che a governare fosse Jon, perché si è fatto un mazzo tanto per
guadagnarsi quel ruolo, ma non sarebbe Got se la giustizia regnasse. Invece
dobbiamo sorbirci l’ennesima ingiustizia, con Jon Snow che resta Jon Snow il
bastardo di Grande Inverno, che se ne torna quatto quatto alla Barriera. Il suo
cammino pare non sia servito a niente, il suo percorso è stato come un enorme
girotondo, praticamente è tornato dove tutto ha avuto inizio. Più adulto, più
consapevole, più maturo, ma pur sempre con quel qualcosa che nessuno gli ha
voluto dare. Un nome, un’identità, quello che meritava.
Lui
è Aegon Targaryen e a nessuno importa.
Nessuno
lo ha nominato dopo il discorso di Tyrion, nessuno che abbia avuto le palle di
andare contro Verme Grigio (ho già detto che lo odio?) e dirgli “senti ciccio,
guarda che il legittimo re l’hai messo in catene”.
Neppure
le ragazze Stark. Lo hanno protetto, hanno minacciato di fare un macello
qualora qualcuno avesse deciso di giustiziarlo, ma non hanno messo sul piatto
la cosa più importante: è Aegon Targaryen! E vogliamo parlare di quello che
dovrebbe essere il sovrano disinteressato? Se vuoi il bene del regno, metti Jon
sul trono, colui che è nato per governare. E invece no, accetta il nuovo ruolo
perché in fondo è andato a King’s Landing proprio per questo. Sapeva che
sarebbe diventato re, di Jon se n’è allegramente sbattuto.
E
quindi fanculo, questa cosa mi ha proprio fatto schifo.
LORD
CIPOLLA, NON MI SONO SCORDATA DI TE. TRADITORE DELLA PATRIA, TRADITORE DI JON,
TRADITORE DEL MONDO!
Nonostante
queste enormi e imperdonabili ingiustizie, il posto d’onore dello schifo se lo
merita la decisione di fare Bronn lord di Alto giardino e maestro del conio.
MAESTRO
DEL CONIO? Proprio l’avido mercenario abituato a spendere nei bordelli ogni
spicciolo che aveva in tasca? E infatti cosa vuole fare? Ricostruire i
bordelli. Approdo del re andrà in bancarotta in tempo zero, tutto l’oro finirà
a mignotte proprio come il maestro del conio. Ve possino!
E
questa stronzata la dobbiamo a Tyrion, che finalmente è uscito allo scoperto e
pare che nessuno se ne sia accorto. Si è rivelato il vero manipolatore di tutto
il cucuzzaro e tutti ancora che lo acclamano. Dio, a me piaceva proprio tanto
Tyrion, è sempre stato uno dei miei personaggi preferiti, di sicuro nei libri è
tra quelli che amo di più. Eppure, negli ultimi due episodi mi ha delusa in una
maniera che neppure riesco a spiegare.
Rendiamoci
conto che, grazie alle sue parole, non solo è riuscito a far fuori la regina
senza alzare un dito, ma si è tolto dalle scatole anche un’altra persona che
per lui si sarebbe rivelata scomoda. Due piccioni con una daga.
Sapevamo
tutti che a uccidere Daenerys sarebbe stato Jon, ma l’ha fatto per i motivi
sbagliati, su consiglio della persona sbagliata.
Tyrion
ha tradito Varys per salvarsi le chiappe, poi ha indotto Jon a uccidere
Daenerys. L’ha tolto dall’equazione facendolo diventare un traditore, poi però
ha fatto uno dei suoi bei discorsi per scegliersi il re che più gli avrebbe
lasciato campo libero.
“Amavo
Daenerys, avevo fiducia in lei e bla bla bla”. Ma chi ce crede?
Pensate
che botta di culo quando Bran lo ha fatto primo cavaliere. Alla fine è lui a
governare i Sei Regni, è lui a decidere. Ed è lui a pagare con le terre della
corona i suoi debiti personali. Ma vi pare che il primo cavaliere del re si
debba mettere a regalare intere regioni e cariche importantissime a mercenari
senza scrupoli che non sanno neppure cosa sia un maestro del conio? Come
dovrebbe aiutare Bronn la corona, facendo ricostruire bordelli? A quanto sembra
questa è la sua unica priorità.
Davvero, questa cosa mi farà schifo anche tra
duecento anni, non la tollero.
Poi,
che Tyrion si ritrova in catene e ha anche il potere di proclamare il nuovo re,
perdonatemi ma è follia! Decide tutto lui, fa discorsi a effetto, il tutto
mentre è in catene per tradimento. Non so, siamo alla frutta. Come può un
prigioniero avere tanta libertà? E poi oh, diventa persino primo cavaliere. Da
traditore. Jon invece finisce esiliato tra i corvi. Mi domando a cosa sia
servito tutto il casino della sua vera identità svelata in mondovisione. Varys
che si sacrifica, Daenerys che impazzisce, Sansa che a momenti mette i
manifesti perché lo vuole su quel dannato trono… “sei Aegon Targaryen, il
legittimo erede al trono di spade”, ma ti sfanculiamo alla barriera perché
tanto non ci servi più.
E tornando a Bran, che è il più manipolatore di tutti. Lui lo sapeva che sarebbe diventato re, quindi noi dovremmo pensare che lui -usando i suoi poteri- abbia usato tutti i personaggi per arrivare al trono?
E tornando a Bran, che è il più manipolatore di tutti. Lui lo sapeva che sarebbe diventato re, quindi noi dovremmo pensare che lui -usando i suoi poteri- abbia usato tutti i personaggi per arrivare al trono?
Il senso di tutto questo dov’è?
E
ancora una domanda. L’unico modo per non far scoppiare una guerra tra i sei
regni e gli Immacolati era mandare via Jon, esiliarlo alla Barriera. Va bene, e
poi? Mi spiego meglio: Bran ha dovuto accordare l’esilio di Jon altrimenti
Verme Grigio avrebbe dichiarato guerra e sarebbero morti altri innocenti, però
poi vediamo che gli Immacolati se ne vanno a Naath. Dato che Facebook non
esiste e non ci sono neppure Whatsapp e gli smarthphone, chi diamine dovrebbe
avvisare Verme Grigio di un probabile ritorno di Jon? Perché non ingannarlo
fingendo di mandare via Jon e aspettare la sua partenza per metterlo sul trono?
Perché non lo vogliono, perché Jon è scomodo.
Le
ragazze Stark hanno avuto il finale migliore, a mio parere. Certo, continuo a
sperare che Arya prenda una botta in testa e decida di tornare da Gendry,
perché le ship sono dure a morire, ma il loro finale mi è piaciuto. A parte che
Arya è salita sulla ship sbagliata, ha preso alla lettera il senso di quella
parola. Sansa regina del Nord è proprio quello che speravo dalla sesta
stagione, se lo merita proprio. È nata per questo, è regina dentro.
“Si
okay, proclamiamo il nuovo re, Bran bello bellino, ma a me interessa solo il
Nord. Il resto può anche inabissarsi come Atlantide. Bran, ti voto solo se
rendi indipendente il Nord”.
E
poi c’è Gendry, che non è uno Stark, ma che io amo come fosse uno dei miei
adorati lupi. Ha avuto la sua personale giustizia, finalmente è un Baratheon ed
è quello che meritava. E, insieme a Jon, è anche l’unico personaggio con sangue
Targaryen ancora in vita.
I
saluti finali dei miei figli Stark credo mi resteranno dentro per sempre.
Escluso
Bran, che per me ha smesso di essere uno Stark nel momento in cui è diventato
il corvo con tre occhi.
Li
ho amati, anche se sono ancora incazzata con le due marmocchie per non aver
detto una parola sulla reale identità di Jon. Con Bran sono incazzatissima
proprio, lui è quello che meno di tutti va giustificato.
Ma
la cosa più bella, ma davvero più bella in assoluto, è l’arrivo di Jon alla
Barriera. Il luogo in cui è morto, una cosa davvero brutta, ma che gli fa
ritrovare il suo migliore amico. No, non sto parlando di Tormund (anche se
Tormund e Jon insieme sono l’AMMMORE), ma Spettro.
Ecco
l’altra scena che mi ha fatto piangere tutta l’acqua del battesimo. Il loro
incontro è stato molto discreto, calmo e per certi versi cauto, ma non ho
potuto trattenere le lacrime quando Spettro gli ha dato quella musata. Quando
Jon ha lasciato Spettro senza neppure salutarlo, ammetto di averlo insultato in
tutte le lingue del mondo. Ma ora, rivederli insieme… ragazzi, il mio cuore ha
vacillato per un lungo momento.
JON
SNOW UNICO VERO VINCITORE DEL GIOCO DEL TRONO.
HA
SFANCULATO TUTTI E SE N’È ANDATO CON GHOST E IL SUO AMICO TORMUNDONE OLTRE LA
BARRIERA, L’UNICO LUOGO IN CUI SI È DAVVERO SENTITO SE STESSO IN TUTTA LA SUA
VITA.
SEI
REGNI, NON VE LO MERITATE IL NIPOTE DI NED STARK.
(Tenetevi
il suo figlioletto inquietante.)
Voglio lasciarvi con il sorriso del mio vero re, che se la ride alla faccia dei cretini che l'hanno mandato a gelarsi le chiappe alla Barriera.
Pensavano fosse una punizione e invece l'hanno reso felice, stolti!
Ahahah ma sei una grande mi hai fatto morire dalle risate ahahah
RispondiEliminaE già sicuramente tutti dopo OTTO stagioni, ci aspettavamo un finale diverso e neanche i libri ci salveranno ahahaah
Ciao cara :-*
Spero davvero che Martin abbia in mente qualcosa che sia molto diverso dal finale della serie, perché questo è stato proprio uno scempio. Vent'anni appresso alla congettura dell'R+L=J, mezzo mondo c'è quasi rimasto secco quando nella serie lo hanno confermato... e non è servito a niente. Perché svelare la vera identità di Jon e poi non usarla? Stiamo con la speranza dei libri hahahaha Un abbraccio :*
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