Buonasera dolci lettori,
sono davvero felice di essere qui, in camera
mia, a scrivere di un’autrice esordiente talentuosa con cui ho avuto modo di
parlare. Mi capita spesso di gironzolare su vari siti dedicati alle fan fiction
ed è proprio in questo modo che sono incappata in “Innocence”, un romanzo
straordinariamente bello e curato in ogni più piccolo aspetto.
Le
recensioni che dovrei concludere sono davvero tante ma quella di “Innocence” è
probabilmente la più difficile, questo perché non trovo le parole giuste per
descrivere ciò che il romanzo mi ha trasmesso, quel che ho provato durante la
lettura. L’unica cosa che posso accennarvi è: se amate le storie originali che
non si perdono in amori scontati ma che, a differenza, danno la giusta
importanza all’insieme delle vicende, non potrete non amare questo libro.
Autore: Vibeke Elske
Titolo: Innocence (Century Child #1)
Pagine:
552
Formato:
e-book
Prezzo:
2,68 euro
Pagina
ufficiale: Century Child
Dove
potete acquistarlo: Amazon
C’erano
cinque statue disposte a semicerchio dietro al cratere. Avevano sembianze
umane, scolpite in una pietra candida dai pallidi riflessi opalescenti. Sui
piedistalli di marmo nero, in bassorilievo, i loro nomi laminati in argento:
Innocentia, Tentatio, Peccatum, Expiatio, Redemptio.
Regan si soffermò a scrutarle una per una, senza osare avvicinarsi, intimidita dall’atmosfera sacrale che sentiva incombere attorno a sé.
Innocenza era una bambina dal viso tondo e paffuto che guardava verso una volta celeste immaginaria con occhi sgranati e colmi di genuino stupore. Stringeva tra le mani un mazzetto disordinato di fiori di campo, i piccoli piedi nudi che poggiavano delicatamente su un soffice cuscino d’erba. Al suo fianco, Tentazione era incarnata da un ragazzo dai folti riccioli che guardava con avidità alla propria sinistra, la bocca dischiusa in una piega vagamente sensuale, il ginocchio sinistro proteso di lato in uno slancio smanioso, frenato però dalla catena che gli imprigionava la caviglia destra al terreno. Seguendo il suo sguardo si incontrava la terza scultura.
Peccato rappresentava due giovani amanti colti in un gesto di intimità: lei completamente abbandonata tra le braccia possenti di lui, la testa riversa all’indietro in uno stato di inconfondibile estasi. Spostandosi appena più in là, tuttavia, la prospettiva mutava completamente: la mano di lui reggeva un pugnale affondato tra le scapole di lei, lunghi rivoli di sangue rubino che le colavano sulla pelle, impregnando il tessuto sottile della veste abilmente scolpita. Amore e Morte, nella loro rappresentazione più tragica.
Alla loro sinistra, Espiazione – un uomo emaciato coperto da cenci laceri, inginocchiato su sassi appuntiti – li fissava con sguardo tormentato, le mani ossute convulsamente strette al petto, dilaniato da profonde ferite. I suoi occhi scavati e sgomenti riflettevano una sofferenza angosciante.
A chiudere il semicerchio, infine, bellissima e maestosa, Redenzione si ergeva nelle morbide forme di una donna che spalancava le braccia verso il cielo, due splendide ali angeliche spiegate alla sue spalle. Il suo viso, esattamente come quello di Innocenza, era rivolto verso l’alto, chiusi gli occhi, e portava impressa un’espressione di pace assoluta.
Regan restò a lungo a studiarle, rapita dal realismo dei loro volti, dalla drammaticità dei loro gesti. C’era qualcosa di vivo e inquietante che pulsava sotto ai loro gusci di pietra.
Involontariamente, il suo sguardo continuava a tornare a Tentazione ed Espiazione, dall’una all’altra, simili ed opposte. Entrambe si volgevano verso Peccato, entrambe dipinte di un’emozione esasperata, entrambe consumate dal loro stesso anelare.
Fu con sorprendente stupore che, nell’arretrare incurantemente di un passo, Regan realizzò una cosa che la fece sentire strana.
Tentazione guarda Peccato e vede l’Amore. Espiazione guarda Peccato e vede la Morte.
Primo dei cinque capitoli della saga fantasy di Century Child, Innocence vi porterà nelle Sette Terre, patria millenaria di Angeli e Demoni. Conoscerete Regan, giovane ragazza demone dai capelli rosso sangue con dei misteriosi cavalieri alle calcagna e un passato dimenticato, che cercherà di recuperare i suoi ricordi in un lungo viaggio attraverso le lande sterminate del Mondo Occulto, scoprendo la verità su di sè e su coloro che, prima ancora della sua stessa nascita, l'hanno resa ciò che è. Con lei ci saranno Lucius, demone affascinante e misterioso, e Shin, giovane angelo di androgina bellezza e un'infinita tristezza nello sguardo, e una nuova, grande famiglia del tutto inaspettata.
Regan si soffermò a scrutarle una per una, senza osare avvicinarsi, intimidita dall’atmosfera sacrale che sentiva incombere attorno a sé.
Innocenza era una bambina dal viso tondo e paffuto che guardava verso una volta celeste immaginaria con occhi sgranati e colmi di genuino stupore. Stringeva tra le mani un mazzetto disordinato di fiori di campo, i piccoli piedi nudi che poggiavano delicatamente su un soffice cuscino d’erba. Al suo fianco, Tentazione era incarnata da un ragazzo dai folti riccioli che guardava con avidità alla propria sinistra, la bocca dischiusa in una piega vagamente sensuale, il ginocchio sinistro proteso di lato in uno slancio smanioso, frenato però dalla catena che gli imprigionava la caviglia destra al terreno. Seguendo il suo sguardo si incontrava la terza scultura.
Peccato rappresentava due giovani amanti colti in un gesto di intimità: lei completamente abbandonata tra le braccia possenti di lui, la testa riversa all’indietro in uno stato di inconfondibile estasi. Spostandosi appena più in là, tuttavia, la prospettiva mutava completamente: la mano di lui reggeva un pugnale affondato tra le scapole di lei, lunghi rivoli di sangue rubino che le colavano sulla pelle, impregnando il tessuto sottile della veste abilmente scolpita. Amore e Morte, nella loro rappresentazione più tragica.
Alla loro sinistra, Espiazione – un uomo emaciato coperto da cenci laceri, inginocchiato su sassi appuntiti – li fissava con sguardo tormentato, le mani ossute convulsamente strette al petto, dilaniato da profonde ferite. I suoi occhi scavati e sgomenti riflettevano una sofferenza angosciante.
A chiudere il semicerchio, infine, bellissima e maestosa, Redenzione si ergeva nelle morbide forme di una donna che spalancava le braccia verso il cielo, due splendide ali angeliche spiegate alla sue spalle. Il suo viso, esattamente come quello di Innocenza, era rivolto verso l’alto, chiusi gli occhi, e portava impressa un’espressione di pace assoluta.
Regan restò a lungo a studiarle, rapita dal realismo dei loro volti, dalla drammaticità dei loro gesti. C’era qualcosa di vivo e inquietante che pulsava sotto ai loro gusci di pietra.
Involontariamente, il suo sguardo continuava a tornare a Tentazione ed Espiazione, dall’una all’altra, simili ed opposte. Entrambe si volgevano verso Peccato, entrambe dipinte di un’emozione esasperata, entrambe consumate dal loro stesso anelare.
Fu con sorprendente stupore che, nell’arretrare incurantemente di un passo, Regan realizzò una cosa che la fece sentire strana.
Tentazione guarda Peccato e vede l’Amore. Espiazione guarda Peccato e vede la Morte.
Primo dei cinque capitoli della saga fantasy di Century Child, Innocence vi porterà nelle Sette Terre, patria millenaria di Angeli e Demoni. Conoscerete Regan, giovane ragazza demone dai capelli rosso sangue con dei misteriosi cavalieri alle calcagna e un passato dimenticato, che cercherà di recuperare i suoi ricordi in un lungo viaggio attraverso le lande sterminate del Mondo Occulto, scoprendo la verità su di sè e su coloro che, prima ancora della sua stessa nascita, l'hanno resa ciò che è. Con lei ci saranno Lucius, demone affascinante e misterioso, e Shin, giovane angelo di androgina bellezza e un'infinita tristezza nello sguardo, e una nuova, grande famiglia del tutto inaspettata.
Intervista
Prima di tutto ti ringrazio per la tua presenza, è da molto
tempo che volevo intervistarti e finalmente adesso ne ho avuto l’occasione.
Iniziamo?
Sono molto emozionata, perché è la mia prima intervista, ma direi di sì, iniziamo!
La prima cosa che mi ha colpito del tuo splendido libro è stata la copertina, mi ha vagamente ricordato l’atmosfera dei romanzi di Virginia de Winter. Non si possono fare paragoni perché siete due scrittrici stupendamente diverse, ma volevo chiederti se ti sei ispirata a lei o, in caso contrario, cosa ti ha spinto a scrivere “Century Child – Innocence”?
Conosco molto bene Virginia de Winter, ho letto la sua saga di Black Friars e apprezzato la caratterizzazione dei suoi personaggi, le sue ambientazioni. Centry Child, in realtà, era in incubatrice già da un po', quando ho iniziato a leggere lei, e chi ha letto lei e ha letto o leggerà me capirà subito che ci assomigliamo ben poco. Abbiamo, soprattutto, un'idea molto diversa di romanticismo, anche se per adesso Innocence non ha mostrato molto in merito. Proseguendo con la storia capirete cosa intendo.
Il romanzo sarà il primo di una saga, presumo; sai già come si chiameranno gli altri libri che seguiranno oppure non ci hai ancora pensato?
Century Child è nato da una semplice idea, che poi si è trasformata in una storia, la quale si è a sua volta evoluta ed è cambiata parecchie volte prima di giungere alla sua stesura definitiva. E' stato proprio scrivendo la storia che mi sono resa conto che un libro solo non sarebbe mai bastato a raccontare tutto ciò che avevo in mente, né a rendere giustizia alla complessità delle relazioni che si sarebbero formate. Man mano che elaboravo gli eventi, poi, nella mia mente sono apparsi nuovi personaggi, nuove svolte, e credo che molte cose non saranno certe fino alla fine. A grandi linee, comunque, la trama è ben chiara nella mia testa (per chi se lo sta chiedendo, sì, questo include anche le varie ed eventuali coppie!), suddivisa in cinque volumi differenti, di cui Innocence è il primo. Temptation, il secondo volume, è attualmente circa a metà della sua stesura.
Cosa si dovranno aspettare i lettori dal tuo romanzo? Una storia d’amore? Tante battaglie?
Come dicevo prima, ho un'ideale abbastanza atipico di romance, e le scene smaccatamente dolci e romantiche non sono pane per i miei denti. Ci sarà l'amore, in ogni sua forma, evoluzione e deviazione, ma non aspettatevi Edward e Bella, perché non li troverete. Ci saranno battaglie, ovviamente, e non solo di quelle con le spade: battaglie interiori, battaglie di idee e ideali, conflitti di natura non necessariamente bellicosa, che però a volte possono ferire più di una lama. Mi piace costruire i rapporti tra i personaggi e vederli evolvere e mutare, anche i personaggi stessi cambieranno tra l'inizio e la fine, come è giusto che sia. Insomma, spero che nessuno rimanga deluso!
Dove hai tratto ispirazione per l’ambientazione del romanzo e per i nomi dei protagonisti?
Questa è una domanda molto, molto pericolosa da pormi, perché potrei diventare molto, molto prolissa. Penso che chiunque mi conosca almeno un pochino e si senta domandare "Che cosa ama Vibeke?" sappia rispondere senza troppi problemi "Il Nord Europa, la musica e scrivere". Ebbene, Century Child è tutto questo. I luoghi spaziano dalle meravigliose foreste e alle coste frastagliate della Terra di Norden, eco dei paesaggi finlandesi e norvegesi, alle colline verdi e soffici di Brenner, riflesso della mia amata Irlanda, alle aride e assolate campagne delle Terre del Sud, con i loro mari cristallini e climi miti. I nomi di cose e persone hanno ciascuno il loro significato e trovano ispirazione dalle lingue delle terre citate sopra, oppure da caratteristiche peculiari del personaggio o dell'oggetto che li porta. Brenner, ad esempio, mi è balenato in testa durante un viaggio in auto verso Monaco lungo l'autostrada del Brennero, che offre scorci di montagne verdi e rocciose da far venire i brividi. Sonnerg, invece, trae il suo nome dal tedesco "sonne", ossia sole. Soile, oltre ad essere un nome dal suono incredibilmente nobile ed elegante, significa letteralmente "Luce del Nord". E questo solo per citarvi alcuni esempi. Come avevo preannunciato, sono stata molto prolissa. :)
Il tuo stile di scrittura mi ha catturata sin dalle prima pagine, è molto curato e ricercato, inoltre la storia che hai descritto è davvero avvincente. Quindi, mi chiedevo, hai mai provato ad inviare il manoscritto a qualche casa editrice?
Ci ho provato, a diverse case editrici, a dire il vero, ma senza farmi troppe illusioni. Come dicevo prima, il mio concetto di storia d'amore è piuttosto diverso da quello che va di moda in questo periodo e immagino che non ci sia una casa editrice (non a pagamento, se non altro) interessata a pubblicare una saga che non ha nemmeno un briciolo di romance in un intero primo volume. Forse sono cinica a pensarla così, ma sono un'accanita lettrice e so cosa vende e cosa no. Ho letto parecchi libri ultimamente, alcuni dei quali molto popolari, che a me invece sono parsi inspidi e privi di una vera sostanza. Ma gli editori pubblicano quello che vende e questo non implica necessariamente che si tratti di prodotti di qualità. Perciò, ad essere del tutto sincera, dubito che avrò mai l'onore di vedere Century Child sugli scaffali delle librerie, a meno che io non decida di autopubblicarmi. Ma va bene così, per me è già splendido sapere che c'è chi può leggere e amare questa storia via internet, pur nel mio piccolo. In fondo il mio sogno è questo.
Quando è nata la tua passione per la scrittura?
Oh, facile: quando sono nata io! No, scherzi a parte: una volta ho letto da qualche parte (fingo di non ricordarmi dove, ma me lo ricordo bene: era il fumetto di Minni & Company!) che chi nasce all'una di notte, nasce scrittore. Be', magari è un caso, ma io sono nata proprio all'una di notte! Scrivere è sempre stato linfa vitale per me. Fin da piccola avevo ottime capacità espressive, la maestra mi chiamava alla cattedra a leggere i miei temi davanti alla classe, alle medie ho ricevuto una borsa di studio per un saggio... ma è stato solo con l'adolescenza che scrivere è diventato per me una vera e propria questione di vita o di morte. Quando hai sedici anni e ti senti solo un peso per il mondo, un fallimento totale, brutta e incapace, hai due scelte: o ti lascia andare al peso di tutta questa negatività, o trovi il modo di esorcizzarla. La mia salvezza è stata la scrittura: se mi sentivo scoppiare, prendevo carta e penna e lasciavo scorrere le parole, la rabbia, la tristezza, la frustrazione... e dopo qualche riga o qualche pagina, come per magia, ero più serena. Ricordo di aver pensato un sacco di volte a cosa sarebbe stato di me da dieci anni a quella parte... be', adesso lo so: non è cambiato poi molto!
Ci sono altre passioni che coltivi oltre a quella di scrivere e, ovviamente, leggere? Perché sappiamo bene che prima di diventare scrittori bisogna leggere davvero tanto, sbaglio?
Sono del modesto parere che il modo più sano e leggero per imparare a scrivere, ma anche una lingua in sé, sia leggere. Non sono una di quelle persone che a sei anni leggeva Orgoglio e Pregiudizio o Il Dottor Zivago: io da piccola leggevo Le Ragazzine e i Piccoli Brividi, ma penso che sia anche giusto che un bambino legga cose da bambino e poi, crescendo, allarghi i suoi orizzonti verso letture più impegnate. Ho sempre letto molto e forse è anche per questo che ho iniziato a scrivere: volevo far provare agli altri quello che tanti autori facevano provare a me nel raccontarmi i loro mondi, loro personaggi, le loro storie... credo sia la cosa più bella al mondo offrire ai lettori un passaggio verso un mondo che hai creato tu. Per rispondere alla prima parte della domanda, direi che ho un bel po' di passioni collaterali alla scrittura: la musica, come ho già accennato prima, che ha anche fatto da sottofondo alla stesura di Innocence (i Nightwish, i Within Temptation, i Cure, i Placebo...) e poi amo viaggiare e ho la fortuna di poterlo fare con una certa libertà, il che mi ha anche permesso di visitare in prima persona luoghi magnifici che hanno ispirato molte delle ambientazioni di Century Child. Amo cucinare (e mangiare!), ma amo anche gli animali, quindi il tutto trova un compromesso nella cucina vegetariana. Adoro passeggiare nei boschi delle nostre meravigliose Alpi e le camminate notturne, e, ultimo ma non meno importante, sono una fangirl senza speranze che si lascia trascinare in un libro, fumetto, film o telefilm fino a rimetterci il sonno perché i due personaggi che mi hanno rubato il cuore ancora non sono una coppia.
Cosa consiglieresti agli aspiranti scrittori che vorrebbero vedere pubblicato il loro libro?
Il problema oggi è che scrivere un buon libro non garantisce delle buone probabilità di pubblicazione. Volete pubblicare un libro a tutti i costi? Scrivete una storia d'amore tormentata e piena di ostacoli tra una ragazza qualunque e un ragazzo di origini sovrannaturali bellissimo che la ama follemente. Volete scrivere un buon libro, invece? Metteteci quello che volete voi, quello che vi piace e come vi piace, e pazienza se non sarà mai pubblicato: avrete creato qualcosa di unico e che sia vostro davvero, qualcosa di speciale che forse, letto per caso su qualche pagina in rete, darà emozioni a qualcuno che stava aspettando proprio un libro così!
Sono molto emozionata, perché è la mia prima intervista, ma direi di sì, iniziamo!
La prima cosa che mi ha colpito del tuo splendido libro è stata la copertina, mi ha vagamente ricordato l’atmosfera dei romanzi di Virginia de Winter. Non si possono fare paragoni perché siete due scrittrici stupendamente diverse, ma volevo chiederti se ti sei ispirata a lei o, in caso contrario, cosa ti ha spinto a scrivere “Century Child – Innocence”?
Conosco molto bene Virginia de Winter, ho letto la sua saga di Black Friars e apprezzato la caratterizzazione dei suoi personaggi, le sue ambientazioni. Centry Child, in realtà, era in incubatrice già da un po', quando ho iniziato a leggere lei, e chi ha letto lei e ha letto o leggerà me capirà subito che ci assomigliamo ben poco. Abbiamo, soprattutto, un'idea molto diversa di romanticismo, anche se per adesso Innocence non ha mostrato molto in merito. Proseguendo con la storia capirete cosa intendo.
Il romanzo sarà il primo di una saga, presumo; sai già come si chiameranno gli altri libri che seguiranno oppure non ci hai ancora pensato?
Century Child è nato da una semplice idea, che poi si è trasformata in una storia, la quale si è a sua volta evoluta ed è cambiata parecchie volte prima di giungere alla sua stesura definitiva. E' stato proprio scrivendo la storia che mi sono resa conto che un libro solo non sarebbe mai bastato a raccontare tutto ciò che avevo in mente, né a rendere giustizia alla complessità delle relazioni che si sarebbero formate. Man mano che elaboravo gli eventi, poi, nella mia mente sono apparsi nuovi personaggi, nuove svolte, e credo che molte cose non saranno certe fino alla fine. A grandi linee, comunque, la trama è ben chiara nella mia testa (per chi se lo sta chiedendo, sì, questo include anche le varie ed eventuali coppie!), suddivisa in cinque volumi differenti, di cui Innocence è il primo. Temptation, il secondo volume, è attualmente circa a metà della sua stesura.
Cosa si dovranno aspettare i lettori dal tuo romanzo? Una storia d’amore? Tante battaglie?
Come dicevo prima, ho un'ideale abbastanza atipico di romance, e le scene smaccatamente dolci e romantiche non sono pane per i miei denti. Ci sarà l'amore, in ogni sua forma, evoluzione e deviazione, ma non aspettatevi Edward e Bella, perché non li troverete. Ci saranno battaglie, ovviamente, e non solo di quelle con le spade: battaglie interiori, battaglie di idee e ideali, conflitti di natura non necessariamente bellicosa, che però a volte possono ferire più di una lama. Mi piace costruire i rapporti tra i personaggi e vederli evolvere e mutare, anche i personaggi stessi cambieranno tra l'inizio e la fine, come è giusto che sia. Insomma, spero che nessuno rimanga deluso!
Dove hai tratto ispirazione per l’ambientazione del romanzo e per i nomi dei protagonisti?
Questa è una domanda molto, molto pericolosa da pormi, perché potrei diventare molto, molto prolissa. Penso che chiunque mi conosca almeno un pochino e si senta domandare "Che cosa ama Vibeke?" sappia rispondere senza troppi problemi "Il Nord Europa, la musica e scrivere". Ebbene, Century Child è tutto questo. I luoghi spaziano dalle meravigliose foreste e alle coste frastagliate della Terra di Norden, eco dei paesaggi finlandesi e norvegesi, alle colline verdi e soffici di Brenner, riflesso della mia amata Irlanda, alle aride e assolate campagne delle Terre del Sud, con i loro mari cristallini e climi miti. I nomi di cose e persone hanno ciascuno il loro significato e trovano ispirazione dalle lingue delle terre citate sopra, oppure da caratteristiche peculiari del personaggio o dell'oggetto che li porta. Brenner, ad esempio, mi è balenato in testa durante un viaggio in auto verso Monaco lungo l'autostrada del Brennero, che offre scorci di montagne verdi e rocciose da far venire i brividi. Sonnerg, invece, trae il suo nome dal tedesco "sonne", ossia sole. Soile, oltre ad essere un nome dal suono incredibilmente nobile ed elegante, significa letteralmente "Luce del Nord". E questo solo per citarvi alcuni esempi. Come avevo preannunciato, sono stata molto prolissa. :)
Il tuo stile di scrittura mi ha catturata sin dalle prima pagine, è molto curato e ricercato, inoltre la storia che hai descritto è davvero avvincente. Quindi, mi chiedevo, hai mai provato ad inviare il manoscritto a qualche casa editrice?
Ci ho provato, a diverse case editrici, a dire il vero, ma senza farmi troppe illusioni. Come dicevo prima, il mio concetto di storia d'amore è piuttosto diverso da quello che va di moda in questo periodo e immagino che non ci sia una casa editrice (non a pagamento, se non altro) interessata a pubblicare una saga che non ha nemmeno un briciolo di romance in un intero primo volume. Forse sono cinica a pensarla così, ma sono un'accanita lettrice e so cosa vende e cosa no. Ho letto parecchi libri ultimamente, alcuni dei quali molto popolari, che a me invece sono parsi inspidi e privi di una vera sostanza. Ma gli editori pubblicano quello che vende e questo non implica necessariamente che si tratti di prodotti di qualità. Perciò, ad essere del tutto sincera, dubito che avrò mai l'onore di vedere Century Child sugli scaffali delle librerie, a meno che io non decida di autopubblicarmi. Ma va bene così, per me è già splendido sapere che c'è chi può leggere e amare questa storia via internet, pur nel mio piccolo. In fondo il mio sogno è questo.
Quando è nata la tua passione per la scrittura?
Oh, facile: quando sono nata io! No, scherzi a parte: una volta ho letto da qualche parte (fingo di non ricordarmi dove, ma me lo ricordo bene: era il fumetto di Minni & Company!) che chi nasce all'una di notte, nasce scrittore. Be', magari è un caso, ma io sono nata proprio all'una di notte! Scrivere è sempre stato linfa vitale per me. Fin da piccola avevo ottime capacità espressive, la maestra mi chiamava alla cattedra a leggere i miei temi davanti alla classe, alle medie ho ricevuto una borsa di studio per un saggio... ma è stato solo con l'adolescenza che scrivere è diventato per me una vera e propria questione di vita o di morte. Quando hai sedici anni e ti senti solo un peso per il mondo, un fallimento totale, brutta e incapace, hai due scelte: o ti lascia andare al peso di tutta questa negatività, o trovi il modo di esorcizzarla. La mia salvezza è stata la scrittura: se mi sentivo scoppiare, prendevo carta e penna e lasciavo scorrere le parole, la rabbia, la tristezza, la frustrazione... e dopo qualche riga o qualche pagina, come per magia, ero più serena. Ricordo di aver pensato un sacco di volte a cosa sarebbe stato di me da dieci anni a quella parte... be', adesso lo so: non è cambiato poi molto!
Ci sono altre passioni che coltivi oltre a quella di scrivere e, ovviamente, leggere? Perché sappiamo bene che prima di diventare scrittori bisogna leggere davvero tanto, sbaglio?
Sono del modesto parere che il modo più sano e leggero per imparare a scrivere, ma anche una lingua in sé, sia leggere. Non sono una di quelle persone che a sei anni leggeva Orgoglio e Pregiudizio o Il Dottor Zivago: io da piccola leggevo Le Ragazzine e i Piccoli Brividi, ma penso che sia anche giusto che un bambino legga cose da bambino e poi, crescendo, allarghi i suoi orizzonti verso letture più impegnate. Ho sempre letto molto e forse è anche per questo che ho iniziato a scrivere: volevo far provare agli altri quello che tanti autori facevano provare a me nel raccontarmi i loro mondi, loro personaggi, le loro storie... credo sia la cosa più bella al mondo offrire ai lettori un passaggio verso un mondo che hai creato tu. Per rispondere alla prima parte della domanda, direi che ho un bel po' di passioni collaterali alla scrittura: la musica, come ho già accennato prima, che ha anche fatto da sottofondo alla stesura di Innocence (i Nightwish, i Within Temptation, i Cure, i Placebo...) e poi amo viaggiare e ho la fortuna di poterlo fare con una certa libertà, il che mi ha anche permesso di visitare in prima persona luoghi magnifici che hanno ispirato molte delle ambientazioni di Century Child. Amo cucinare (e mangiare!), ma amo anche gli animali, quindi il tutto trova un compromesso nella cucina vegetariana. Adoro passeggiare nei boschi delle nostre meravigliose Alpi e le camminate notturne, e, ultimo ma non meno importante, sono una fangirl senza speranze che si lascia trascinare in un libro, fumetto, film o telefilm fino a rimetterci il sonno perché i due personaggi che mi hanno rubato il cuore ancora non sono una coppia.
Cosa consiglieresti agli aspiranti scrittori che vorrebbero vedere pubblicato il loro libro?
Il problema oggi è che scrivere un buon libro non garantisce delle buone probabilità di pubblicazione. Volete pubblicare un libro a tutti i costi? Scrivete una storia d'amore tormentata e piena di ostacoli tra una ragazza qualunque e un ragazzo di origini sovrannaturali bellissimo che la ama follemente. Volete scrivere un buon libro, invece? Metteteci quello che volete voi, quello che vi piace e come vi piace, e pazienza se non sarà mai pubblicato: avrete creato qualcosa di unico e che sia vostro davvero, qualcosa di speciale che forse, letto per caso su qualche pagina in rete, darà emozioni a qualcuno che stava aspettando proprio un libro così!
Ed ecco in anteprima il
link in cui potrete scaricare i primi capitoli del secondo romanzo della saga: Temptation
Allora, cosa ne pensate?
Vi ha incuriositi?
incuriosita anche troppo direi XD ho già una ventina di libri in programma da leggere, ma devo per forza trovare uno spiraglio per questo! Se non si parla di amore struggente e tormentato e di smelensaggini varie io amerò questo libro dalla prima all'ultima pagina e leggendo la parte presa del libro per arrivare alla fine dell'intervista le uniche parole che ti restano in testa sono: questo libro deve essere mio. ASSOLUTAMENTE.
RispondiEliminaMi piace molto anche il pensiero dell'autrice sul fatto che un bel libro per essere bello non necessariamente deve vendere perchè per l'appunto le case editrici si basano su quello e qui mi parte l'embolo-.- va beh, lasciamo stare-.-
Spero vivamente che prima o poi qualche casa editrice rinsavisca e lo pubblichi in cartaceo^^
Ti capisco perfettamente, ho tantissimi libri anche io ma non riesco proprio a non comprarne altri xD
EliminaComunque sia "Innocence" è stato un ottimo acquisto, spero davvero che qualche casa editrice si accorga del talento di questa ragazza e che le dia una possibilità. Io mi sono leggermente stancata di veder pubblicati sempre gli stessi libri con la stessa trama!
Non avevo mai sentito parlare di questo libro *__*
RispondiEliminami incuriosisce molto!
Per fortuna niente più Edward e Bella.
"Metteteci quello che volete voi, quello che vi piace e come vi piace, e pazienza se non sarà mai pubblicato: avrete creato qualcosa di unico e che sia vostro davvero, qualcosa di speciale che forse, letto per caso su qualche pagina in rete, darà emozioni a qualcuno che stava aspettando proprio un libro così!"
Mi piace questa cosa, l'autrice ha veramente ragione. Quando si scrive un libro non si deve pensare alla storia che può vendere, ma scrivere quello che si sente.
Alla fine i lettori si stancano di questi libri tutti uguali che le case editrici si ostinano a pubblicare, ma i lettori cercano altre storie che riescono a emozionare e sorprendere.
Voglio assolutamente questo libro!
Concordo con te su tutto: un libro dovrebbe essere scritto con amore e passione, con il desiderio di arrivare ai cuori dei lettori e non al guadagno, anche perché non si guadagna molto facendo lo scrittore. Quando un autore ci mette l'anima, lo si nota leggendo perché riesce a trasmettere tutto! Mi è accaduto leggendo questo libro e non potrei non consigliarlo ^_^
EliminaHai proprio ragione! quando si scrive per passione, si nota!
EliminaE io leggerò sicuramente questo libro!!
Ero convintissima di aver già lasciato un commento e invece adesso scopro che non è affatto così... chiedo venia! :)
RispondiEliminaRingrazio di tutto cuore Beks e il suo magnifico blog per aver ospitato in questo angolino accogliente me e Innocence e averci dedicato tanta stupenda attenzione. Spero che anche i lettori del blog apprezzino la mia piccola creatura.
Grazie a tutti!
ah sono contenta per l'autrice... avevo letto i primi capitoli della storia anni fa e mi avevano affascinata... però faccio 1 fatica mortale a leggere dallo schermo di 1 computer, quindi mi ero fermata lì..... ora direi ke potrò finalmente terminare la storia ;)
RispondiEliminaE' la prima volta che sento parlare di questo libro e devo dire che mi ha incuriosita molto! La copertina è molto in stile Black Friars e mi piace un sacco. Sono una fan della De Winter ma apprezzo anche le storie senza amori tormentati, anzi, spesso le trovo migliori di quelle con troppe melensaggini.
RispondiEliminaInsomma, dovrò trovare un angolino in WL anche per questo libro ;)
Buongiorno,
RispondiEliminaio ho appena scoperto questo libro e devo dire di averlo proprio divorato. Però ora vorrei continuare a leggere la storia di Regan. Dove posso trovare i volumi che seguono? Li ha pubblicati?
Grazie a chi mi saprà dire qualcosa