Finalmente siamo giunti al termine di questo primo
contest dedicato alle One-shot! Ci scusiamo per l’attesa ma siamo state
davvero molto impegnate e ce l’abbiamo messa tutta per svolgere ogni cosa al
meglio.
Ringraziamo coloro che hanno inviato la propria storia,
sono state tutte molto belle ma abbiamo dovuto sceglierne una
per ogni categoria:
The Vampire
Diaries: “Imagine
you are Peter Pan” di Kary91 (La trovate QUI)
RECENSIONE
Devo ammettere di non aver mai avuto l’onore di
leggere una One-shot di questo tipo e per “questo tipo” intendo una storia originale,
commovente e ben scritta. Cercherò di non rovinarvi la sorpresa,
limitandomi a spiegarvi il motivo della mia scelta senza rivelarvi particolari
importanti ai fini della narrazione.
“Imagine you are Peter Pan” è un dolce racconto
incentrato su Jeremy Gilbert (personaggio della seguitissima
serie televisiva “Il diario del vampiro”) e sul legame che vi è tra lui e l’Isola
che non c’è, libera dal dolore e dalle creature che da tempo popolano gli
incubi del ragazzo. I vampiri sono ormai usuali a Mystic Falls, ma averci a che
fare è sicuramente un’esperienza che ti cambia nel profondo, specialmente
quando gli incubi infantili si materializzano nella tua vita, quali entità
reali. Jeremy, in quei momenti, ricorda i consigli della madre e immagina di
essere Peter Pan, di possedere la sua astuzia, privo di paura e con
una spada in grado di intimorire i pirati o, in questo caso, i redivivi. Presto
si renderà conto di essere esattamente come il ragazzino che non voleva
crescere e riuscirà a raggiungere la sua Isola che non c’è, quella in cui potrà
sentirsi al sicuro.
Un breve testo da leggere in pochi minuti, che vi
farà sognare e anche commuovere grazie al modo in cui è stato scritto. La
narrazione è infatti molto semplice e fluida, chiara e precisa. Ci sono alcuni
errori riguardo le virgole, come in questo caso: “Lo so, che ti piace” e nella
trascrizione della citazione di James Matthew Barrie, ma sono certamente sviste
che non tolgono nulla alla bellezza del racconto in sé.
Vi consiglio vivamente di prendervi
qualche minuto per tuffarvi in questo racconto,
sia per la sua fantasia che per le emozioni di cui sarete sicuramente
vittime, percependole in un inarrestabile crescendo durante l’intera lettura.
Trama: 10/10
Lessico: 8/10
Forma e stile di scrittura: 8/10
Caratterizzazione dei personaggi: 9/10
Gradimento personale: 10/10
Lessico: 8/10
Forma e stile di scrittura: 8/10
Caratterizzazione dei personaggi: 9/10
Gradimento personale: 10/10
Glee: “Il
Ricordo di un Amore a Versailles” di IrishMarti (La trovate QUI)
RECENSIONE
Leggere di Sebastian e Blaine è sempre un piacere,
essendo io Seblaine convinta. Molti non capiscono questa ship, ma per me è
semplicemente perfetta. E leggere questa One-shot in particolare, mi ha
lasciato un piacevole senso di pace e anche di tristezza.
Ho trovato questa storia molto originale, dolce, struggente e romantica. Anche se i personaggi non sono molto IC, ma si parla della Francia di fine Settecento e ovviamente non avremmo potuto trovare il Sebastian e il Blaine della serie, quei due personaggi che amiamo per le sfaccettature del loro carattere.
Ho molto apprezzato l’ambientazione della storia. La Francia che si preparava alla rivoluzione, la presenza –anche se solo accennata- della regina Maria Antonietta e gli usi e i costumi del passato, compresi i problemi che affliggevano i francesi in quel preciso periodo storico.
I personaggi della serie sono ben inseriti all’interno del racconto, hanno conservato le loro caratteristiche e quasi tutti loro sono riusciti anche a conservare i rapporti che li lega all’interno del telefilm. Salvo il rapporto Quinn/Sebastian che all’interno della serie è praticamente inesistente.
Questo racconto è incentrato su Sebastian, su quello che lui prova, sul suo sentirsi oppresso in una realtà che lui odia. Il suo matrimonio è una gabbia che lo fa sentire prigioniero, una moglie che non avrebbe mai voluto sposare e un segreto da tenere per sé.
Sebastian arriva a Versailles sotto costrizione, ricattato dalla moglie che aveva scoperto la verità sulla sua sessualità. Una Quinn descritta in un modo che mi è piaciuto molto e ho sinceramente adorato il riferimento alla piccola Beth. Ho trovato un po’ di difficoltà nell’immaginare Quinn e Sebastian sposati, ma poi ho visto la situazione nella sua interezza: sono stati costretti a sposarsi, nonostante tra loro non ci fosse nulla. Perché Sebastian è destinato ad altro. Ad un altro. A Blaine, personaggio che ho adorato in questo racconto per la sua ingenuità, per l’amore che prova per Sebastian e per l’altruismo che lo caratterizza non solo in queste righe, ma anche nella serie.
Un fattore non trascurabile è il tema che viene affrontato all’interno della storia: l’omosessualità nel Settecento. Se già nel presente l’omosessualità è malvista e l’omofobia dilaga, non oso immaginare come fosse nel passato. È vero che quella era l’epoca dell’Illuminismo, caratterizzato da pensatori che si tenevano a debita distanza dal bigottismo, ma era pur sempre il passato. E la scelta dell’autrice è stata azzardata, ma proprio per questo molto apprezzata. Non sappiamo come fosse la vita di due amanti omosessuali in quel periodo storico, ma è stato piacevole leggere di Blaine e Sebastian e del loro amore che sboccia.
Inutile dire che ho pianto come una bambina. Immedesimandomi nei personaggi, entrando nella storia, mi sono trovata a provare ciò che provavano loro e l’emozione e la commozione non si sono fatte attendere.
Essendo una One-shot, questa storia si legge in poco tempo. Non è breve come lo sono di solito le storie di un solo capitolo, ma non è neppure eccessivamente lunga. Un altro punto a favore risiede proprio in questo. Non è piccola e riesce a narrare tutto pur non essendo prolissa. E credo che questo sia un fattore per nulla trascurabile quando si scrive un racconto. Bisogna saper catturare l’attenzione del lettore, riuscire a farlo emozionare e l’autrice –in questo caso- ci riesce perfettamente.
Ho trovato questa storia molto originale, dolce, struggente e romantica. Anche se i personaggi non sono molto IC, ma si parla della Francia di fine Settecento e ovviamente non avremmo potuto trovare il Sebastian e il Blaine della serie, quei due personaggi che amiamo per le sfaccettature del loro carattere.
Ho molto apprezzato l’ambientazione della storia. La Francia che si preparava alla rivoluzione, la presenza –anche se solo accennata- della regina Maria Antonietta e gli usi e i costumi del passato, compresi i problemi che affliggevano i francesi in quel preciso periodo storico.
I personaggi della serie sono ben inseriti all’interno del racconto, hanno conservato le loro caratteristiche e quasi tutti loro sono riusciti anche a conservare i rapporti che li lega all’interno del telefilm. Salvo il rapporto Quinn/Sebastian che all’interno della serie è praticamente inesistente.
Questo racconto è incentrato su Sebastian, su quello che lui prova, sul suo sentirsi oppresso in una realtà che lui odia. Il suo matrimonio è una gabbia che lo fa sentire prigioniero, una moglie che non avrebbe mai voluto sposare e un segreto da tenere per sé.
Sebastian arriva a Versailles sotto costrizione, ricattato dalla moglie che aveva scoperto la verità sulla sua sessualità. Una Quinn descritta in un modo che mi è piaciuto molto e ho sinceramente adorato il riferimento alla piccola Beth. Ho trovato un po’ di difficoltà nell’immaginare Quinn e Sebastian sposati, ma poi ho visto la situazione nella sua interezza: sono stati costretti a sposarsi, nonostante tra loro non ci fosse nulla. Perché Sebastian è destinato ad altro. Ad un altro. A Blaine, personaggio che ho adorato in questo racconto per la sua ingenuità, per l’amore che prova per Sebastian e per l’altruismo che lo caratterizza non solo in queste righe, ma anche nella serie.
Un fattore non trascurabile è il tema che viene affrontato all’interno della storia: l’omosessualità nel Settecento. Se già nel presente l’omosessualità è malvista e l’omofobia dilaga, non oso immaginare come fosse nel passato. È vero che quella era l’epoca dell’Illuminismo, caratterizzato da pensatori che si tenevano a debita distanza dal bigottismo, ma era pur sempre il passato. E la scelta dell’autrice è stata azzardata, ma proprio per questo molto apprezzata. Non sappiamo come fosse la vita di due amanti omosessuali in quel periodo storico, ma è stato piacevole leggere di Blaine e Sebastian e del loro amore che sboccia.
Inutile dire che ho pianto come una bambina. Immedesimandomi nei personaggi, entrando nella storia, mi sono trovata a provare ciò che provavano loro e l’emozione e la commozione non si sono fatte attendere.
Essendo una One-shot, questa storia si legge in poco tempo. Non è breve come lo sono di solito le storie di un solo capitolo, ma non è neppure eccessivamente lunga. Un altro punto a favore risiede proprio in questo. Non è piccola e riesce a narrare tutto pur non essendo prolissa. E credo che questo sia un fattore per nulla trascurabile quando si scrive un racconto. Bisogna saper catturare l’attenzione del lettore, riuscire a farlo emozionare e l’autrice –in questo caso- ci riesce perfettamente.
Trama: 9/10
Lessico: 8/10
Forma e stile di scrittura: 9/10
Caratterizzazione dei personaggi: 6/10
Gradimento personale: 9/10
Lessico: 8/10
Forma e stile di scrittura: 9/10
Caratterizzazione dei personaggi: 6/10
Gradimento personale: 9/10
COMPLIMENTI ad entrambe!
PS: chi non ha
vinto non si scoraggi, presto torneremo con altri contest quindi STAY TUNED!
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