lunedì 15 luglio 2013

Recensione: "Un cuore d'oro" e "Colpevole d'amare" di J.R. Ward.


Cari amici,
di recente ho letto una quantità esagerata di libri perché sto cercando di dimenticare tutto ciò che ho studiato per l’università e, sia lodata  la dea libreria, ci sto riuscendo!

I romanzi dei quali oggi vi parlerò sono “Un cuore d’oro” e “Colpevole d’amare” di J.R. Ward pubblicati di recente da Leggereditore. Avendo letto in rete che “Un cuore d’oro” era il primo di questa serie romance, ho aspettato che uscisse questo in libreria, per poi leggere anche “Colpevole d’amare”. E invece, tra il primo e il secondo, avrei dovuto leggere “Una donna indimenticabile”. Ovviamente le case editrici italiane hanno un’organizzazione impeccabile e non mandano di certo in confusione noi poveri lettori.. e l’ironia qui è necessaria! Fortunatamente i romanzi sono autoconclusivi, anche se l’autrice di tanto in tanto vi inserisce delle frasi che li collegano gli uni agli altri.

Autore: J.R. Ward (Jessica Bird)
Titolo: Un cuore d’oro
Titolo originale: Heart of Gold
Traduttore: Pamela Ruffo
Casa editrice: Leggereditore
Pagine: 374
Prezzo: € 12,00
È stata la passione per gli enigmi irrisolti del passato a fare di Carter Wessex un'archeologa. Ora ha la possibilità di indagare sulla scomparsa di un manipolo di soldati e dell'oro che trasportavano in una spedizione negli Adirondack durante la Guerra d'Indipendenza. Nessuno le impedirà di condurre gli scavi a Farrell Mountain, neppure il proprietario del terreno, Nick Farrell, noto per l'odio che nutre per gli archeologi, ma anche per aver spezzato più di un cuore. Carter ha tutta l'intenzione di resistere all'attrazione esplosiva che sta innegabilmente crescendo tra loro per dedicarsi al ritrovamento che potrebbe rappresentare il più importante della sua carriera. Ma sotto la facciata d'acciaio che indossa come un abito di buon taglio, Nick Farrell è un uomo dalla tenerezza nascosta. E nessuno è più sorpreso di lui quando quel desiderio si trasforma in qualcosa di profondo e duraturo... Carter troverà qualcosa di più prezioso dell'oro se solo avrà il coraggio di fidarsi del suo cuore.


Autore: J.R. Ward (alias Jessica Bird)
Titolo: Colpevole d’amare
Titolo originale: An Irresistible Bachelor
Traduttore: Cristina Ingiardi
Casa editrice: Leggereditore
Pagine: 342
Prezzo: € 12,00
 
Jack Walker è finalmente pronto per smettere i panni di playboy e abbandonare il famigerato passato da 'cattivo ragazzo', così, con grande gioia di sua madre, si fidanza con una donna benestante. E ora la madre può portare avanti i suoi piani per farlo diventare, un giorno, governatore del Massachusetts. Anche i migliori piani però spesso falliscono, e in questo caso la causa del deragliamento è la restauratrice Callie Burke. Nel momento in cui Jack posa gli occhi su di lei si dimentica di tutto, anche della sua fidanzata praticamente perfetta. Dopo aver acquistato a un'asta il ritratto di uno dei suoi antenati, Jack assume Callie e la fa trasferire a casa sua, in modo che possa lavorare al restauro del prezioso dipinto senza alcuna interruzione. Ma, inaspettatamente, sia Callie che il dipinto nascondono dei segreti inconfessabili, che metteranno alla prova una passione incontenibile in grado di superare ogni razionalità.


La mia opinione

La storia del primo romanzo vede protagonisti Carter Wessex e Nick Farrell. Lei, archeologa specializzata sugli anni della Guerra d’Indipendenza Americana, è una donna forte, dedita solo al suo lavoro e con un non molto chiaro passato famigliare. Lui è un uomo d’affari riservato e gelido che, come il titolo stesso suggerisce, cela un cuore d’oro. Nick è il proprietario di Farrell Mountain, il luogo in cui Carter avvia uno scavo archeologico in cerca di risposte circa una strage avvenuta durante la guerra d’Indipendenza. La loro fiorente storia d’amore ha come sfondo il suggestivo paesaggio di una montagna  che nasconde un mistero mai risolto.

Il secondo romanzo invece vede protagonisti Jack Walker e Callie Burke. Jack è un ricco uomo d’affari, con un passato da playboy e da cattivo ragazzo. In vista della sua candidatura a governatore del Massachusetts, si fidanza con una donna ricca e di classe e decide di mettere la testa apposto. Molto legato alla storia della sua famiglia, Jack acquista un prezioso quadro ritraente il suo antenato Nathaniel Walker, un eroe della guerra d’Indipendenza. Il personaggio di Nathaniel Walker è uno dei collegamenti tra i due romanzi di cui vi sto parlando. Per il restauro del quadro, Jack assume la giovane e capace restauratrice Callie Burke che nutre un profondo disprezzo per gli uomini ricchi, belli e donnaioli, in quanto le ricordano il padre. Figlia illegittima di un uomo dell’alta società, la sua esistenza è sempre stata tenuta nascosta da quest’ultimo che aveva già un’altra famiglia.  Ben presto tra Callie e Jack nasce una reciproca attrazione, contrastati dalla differenza di status sociale, dalle cicatrici che la donna custodisce dentro di sé e dal fidanzamento dell’uomo con un’altra donna.



Essendo una grande fan della serie della Confraternita del Pugnale Nero, ho sempre pensato che J.R. Ward fosse sinonimo di garanzia. Adoro il suo modo di scrivere, il suo rendere unico ogni personaggio, il fatto che proprio i personaggi lei li renga completi, originali e mai banali.

Purtroppo non posso affermare la stessa cosa per i personaggi di questi due romanzi. Sarà che sono troppo abituata ai confratelli, ma per la prima volta la Ward mi delude. Non ho trovato nulla di eccezionale in “Un cuore d’oro” e in “Colpevole d’amare”, mi hanno dato l’impressione di essere due comunissimi romance senz’alcuna pretesa.

I protagonisti maschili dei due romanzi – Nick e Jack- sembrano fatti con lo stampino. Entrambi incalliti donnaioli che non hanno alcun rispetto per i sentimenti delle donne, molto ricchi e con qualche problema relazionale, sono burberi solo in superficie e celano uomini gentili e amabili sotto la scorza dura. rendere unico ogni personaggio, il fatto che proprio i personaggi lei li renga completi, originali e mai banali.
Stessa cosa potrei dire delle due protagoniste femminili, Carter e Callie, che odiano gli uomini come i protagonisti perché ricchi e donnaioli. E questi due tratti rendono i protagonisti simili ai padri delle due donne, con i quali non hanno un buon rapporto. E, a completare il quadretto, vi sono fidanzate di troppo –ovviamente bionde, superficiali, ricche e fisicamente perfette- e situazioni famigliari disastrose.
Entrambe le ragazze sono orfane di madre e hanno rapporti terribili con il padre, sempre ricco e potente.

La Ward è una delle mie autrici preferite e per questo mi spiace molto che con il romance puro –almeno, con questi due- abbia toppato alla grande. Almeno, secondo me.
Letto uno, letti tutti.
Si vede che l’autrice non è ancora J.R. Ward, ma Jessica Bird.
Insieme a “Una donna indimenticabile”, i due romanzi di cui vi sto parlando

sono le sue prime  prove come autrice e –sebbene sia pur sempre la Ward e “Mito” è il suo secondo nome-  risulta acerba, non è ancora la Ward che sono solita apprezzare.
Ovviamente nella vita si cresce e si impara dai propri errori. La stessa cosa avviene nella

scrittura. Un autore, attraverso l’esercizio, impara a migliorarsi ogni giorno. Non vorrei risultare eretica, ma credo che l’ultimo romanzo di un autore –qualitativamente parlando- sia nettamente migliore del suo romanzo d’esordio. E la Ward segue alla lettera questo mio ragionamento.
Ho acquistato questi due romanzi a scatola chiusa perché scritti da una delle mie autrici preferite e sarei ipocrita se andassi contro il mio parere personale e affermassi che questi due romance sono appassionanti e meravigliosi come quelli della Confraternita perché, oggettivamente parlando, non lo sono.

Sono belli come potrebbero esserlo due normalissimi romance, nulla di più e nulla di meno. Semplicemente mi aspettavo qualcosa in più da un autrice che adoro profondamente, in quanto i suoi romanzi riescono sempre ad appassionarmi ed emozionarmi.
Durante la lettura di questi due, invece, ho fatto molte pause perché li ho trovati monotoni. È una lettura abbastanza veloce, romantica, che però non mi ha lasciato la curiosità di scoprire di più. Questi due romanzi non si sono lasciati amare. E purtroppo, so di essere troppo critica nei confronti di ciò che leggo, un romanzo deve prendermi il cuore, deve appassionarmi e incuriosirmi.

Consiglio questi due romanzi?
Personalmente, il distacco tra lo stile utilizzato in “Un cuore d’oro” e “Colpevole d’amare” e quello utilizzato nei romanzi della Confraternita, mi ha provocato un leggero shock. Se, come me, avete intenzione di prendere questi due romanzi perché –come dico sempre- “la Ward è sempre la Ward”, spero non incappiate in una delusione. Li consiglio a chi ha voglia di immergersi nel romanticismo, in sentimenti combattuti e in amori contrastati. A chi ha voglia di un semplice romance puro, senz’alcun elemento soprannaturale, a chi ha voglia di una lettura leggera sotto l’ombrellone.


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