Buon pomeriggio, amici lettori!
Oggi, dopo un periodo
relativamente lungo, torno a recensire un libro.
È stato pubblicato il 6 Giugno e,
da quel che le mie antenne social sono riuscite a captare, pare sia già
diventato una sorta di gioiellino amato e venerato. E come dar torto a tutte
voi, anime lettrici?
Ne sono rimasta incantata anche
io!
Per questa ragione, vi narrerò
una storia…
C’era una volta una ragazza che
chiameremo Alessia. Un nome a caso, messo lì tanto per fare scena, il fatto che
quello sia il mio nome è puramente casuale.
Questa ragazza, affetta da un
grave blocco del lettore altalenante, un giorno decise di assecondare la
curiosità e lesse “Possession: Ascesa” scritto dalle fatate manine di Valentina
C. Brin.
Fine della storia.
Quella ragazza sta ancora
cercando di riprendersi.
Autore: Valentina C. Brin
Titolo: Possession: Ascesa
Saga: Obsession saga #2.1
Casa editrice: Self published
Pagine: 373
Prezzo: € 2,99
Dove trovarlo: Amazon
Voto: 5/5
Sinossi:
Londra, 1680. Per il giovane
Charles Rochester, marchese di Bolton ed erede del duca di Norfolk, desiderare
un uomo è inaccettabile: la feroce attrazione che il nuovo servo suscita in lui
deve essere soffocata a qualunque costo. Tuttavia non è facile costringere il
cuore a tacere quando coloro che dovrebbero comprenderti ti tradiscono e
l'unica persona leale sembra essere la sola da cui cerchi disperatamente di
scappare. Per Dorian Pratt, invece, non c'è speranza: capisce subito di essere
perduto non appena posa gli occhi sul suo signore. Sa bene che non potrà mai
averlo, eppure impedire al proprio corpo di reagire in sua presenza sembra
essere impossibile.
Quando i pericolosi segreti
nascosti tra le mura di Norfolk House vengono a galla, tutto precipita. C'è
solo un modo in cui Charles può sperare di tenere Dorian con sé, ma per poterci
riuscire deve essere pronto a sacrificare il valore più importante che Dio gli
ha donato: la propria umanità.
I torti non si perdonano e per il
sangue versato c'è sempre un prezzo da pagare.
La mia opinione
Ve l’ho già detto che devo ancora
riprendermi, vero?
Sono senza parole.
Quindi, se questa recensione sarà
più corta del solito, sapete perché.
Ho adorato Obsession, quel
romanzo l’ho praticamente divorato in un paio di giorni. Era così forte, pieno
di passione e di emozioni contrastanti! E poi è arrivato Possession e la cara
Brin è riuscita a darmi il corpo di grazia.
Per chi se lo stesse domandando:
anche se fa parte della Obsession saga, Possession narra una storia differente
da quella di Ashton ed Eleanor, protagonisti ed epoche differenti -in quanto vi
è una distanza di 35 anni l’uno dall’altro- quindi è possibile leggerlo anche
se non avete letto il primo capitolo della saga.
Italia – Svezia è cominciata da poco, sono sintonizzata su RaiUno, ho anche cantato l’Inno di Mameli con la manina sul cuore… e l’unica cosa cui riesco a pensare è: ma quanto ho penato per questo romanzo?
Possession mi ha tolto il fiato!
Come avevo fatto col primo, anche
questo romanzo è stato letto in un paio di giorni. Mi sono sentita un’ingorda
perché ne volevo sempre di più, volevo sapere in che modo l’autrice avrebbe
narrato la storia d’amore tra un nobile e il suo servo nella seconda metà del
‘600.
Due uomini.
Un servo e un nobile.
Nell’Inghilterra super cattolica
del ‘600.
Coooooooooosa?
Leggendo la trama mi sono
domandata: come ci riuscirà?
Ancora oggi l’omosessualità viene
vista da molti come una sorta di malattia, di peccato mortale che conduce
inevitabilmente all’Inferno.
E la storia di Charles e Dorian è
ambientata in un’Inghilterra ultraconservatrice e cattolicissima. Siamo infatti
nell’Inghilterra governata dalla famiglia Stuart, da Giacomo II che fu l’ultimo
sovrano appartenente a quella famiglia e alla fede cattolica. In sostanza, i
problemi sono enormi e non finiscono mai.
Quindi mi è sembrato naturale
pensare “questi due non ce la faranno mai”.
Di storie M/M ambientate nel
nostro tempo ne troviamo a iosa. Ce ne sono per tutti i gusti: quelle con i
protagonisti umani in un contesto umano, i paranormal, i gialli… ma ambientate
nel Seicento?
Personalmente, ho trovato molto
interessante la storia tra questi due uomini proprio perché è stata ambientata
in un passato totalmente intransigente e intollerante. Un passato che, come
sempre, è stato narrato in modo sublime dall’autrice.
Prima di parlarvi della storia di
Charles e Dorian, vorrei fare un appunto: oltre a fare i complimenti a
Valentina C. Brin per il suo stile scorrevole, per il lessico ricco e per la
sua bravura nel creare una storia tanto appassionante, i complimenti vorrei
farli anche alle persone che l’hanno aiutata. I beta reader, i correttori di
bozze. Sono troppo distratta e quindi non ho ben capito da chi l’autrice sia
stata aiutata, però queste persone hanno fatto un lavoro davvero ottimo, quindi
i complimenti li meritano anche loro.
Quando leggo un romanzo self,
noto subito che dietro non ci sono editor, correttori di bozze e via dicendo.
Qualche refuso capita sempre, così come le ripetizioni, un po’ di confusione,
persino qualche verbo messo un po’ a caso. Questa volta invece non si capisce.
Possession è un romanzo curato in ogni dettaglio, come se dietro ci fosse un
gran numero di professionisti del settore.
E adesso torniamo a noi, cara
Valentina.
Quando la smetterai di farmi
soffrire?
Sono stata col fiato sospeso per
tutta la durata del romanzo, non ho pianto solo perché temevo che il kindle si
sarebbe rotto!
Charles Rochester, un personaggio
che abbiamo già incontrato in passato.
O meglio, per noi è il passato,
ma per lui è il futuro.
Perché sì, lo stesso duca di
Norfolk che aveva stretto amicizia con Ashton in Obsession, è il protagonista
di Possession.
In effetti il rapporto tra Ashton
e Charles va oltre l’amicizia, ma non posso spoilerarvi Obsession!
Torniamo indietro di trentacinque
anni. Charles frequenta ancora il collegio di Eton e torna a casa per le
vacanze. A Norfolk, dove viene accolto dal duca, il Lord suo padre, dalla
sorella e dalla madre, una vecchiaccia maledetta che odio con tutto il cuore. A
cambiare la vita di Charles non è però il tornare a casa o la famiglia che lo
attende. A cambiarlo è l’incontro con il giovane servo che è stato appena
portato a Norfolk dal maggiordomo (che adoro).
Dorian è un ragazzo dai
lineamenti delicati, quasi femminili e due occhi cerulei che rapiscono l’anima
del giovane rampollo.
Dorian è un orfano che è stato
“salvato” da una vita di miseria e condotto in una residenza di tutto rispetto.
Il ragazzo ha però un dono che tiene segreto: attraverso dei sogni premonitori,
delle visioni, vede il futuro. Un dono che ha sempre visto come una
maledizione, a causa delle derisioni subite in orfanotrofio.
Dorian però ha anche un altro
dono: lui è l’unica persona in grado di strisciare sotto la pelle di Charles e
di entrargli, piano piano, nel cuore.
E Charles lo rifiuta, lo odia, lo
maltratta.
Fa di tutto per combattere
quell’assurda e sbagliata attrazione.
Perché Charles e Dorian sono
maschi, non possono provare attrazione per altri maschi. Da Charles, la società si aspetta un buon matrimonio, una nidiata di figli e, al momento opportuno, la
capacità di prendere in mano le redini di un’intera famiglia e di un titolo
nobiliare molto importante. È l’erede al titolo di duca, quindi ha delle
responsabilità e una reputazione da mantenere e rispettare.
Non può cedere alle tentazioni e
diventare un sodomita!
Ah! Cielo, quanto ho adorato i
riferimenti biblici a Sodoma e Gomorra!
Sono totalmente legati al
contesto. Sono giusti per i tempi narrati nel romanzo. Un ragazzo, Charles,
annientato dal terrore di essere quello che in realtà è. Combatte contro Dorian,
ma soprattutto contro se stesso e contro i suoi sentimenti, i suoi istinti. E
poi arriva la tragedia.
In Obsession ammetto di non aver
mai visto di buon occhio Charles Rochester.
Nel senso che proprio non mi
piaceva, non ci sono riuscita a trovare in lui qualcosa di buono. E credo
(autrice, se ci sei batti un colpo e dimmi se sbaglio!) ecco, credo che a
renderlo un personaggio tanto spiacevole (almeno per me) all’interno di quel
romanzo sia stata proprio un’azione compiuta in Possession che lui non si è mai
perdonato. Quindi adesso, dopo aver letto Possession… no okay, non sono
riuscita a rivalutarlo. Continuo a detestarlo, anche se nutro pure una certa
comprensione nei suoi confronti.
Ci sono alcuni comportamenti di
questo giovane uomo non sono proprio riuscita a tollerarli, mi sono stati
indigesti e non riesco ancora a smettere di pensarci. Non ho però notato una
cattiveria gratuita in ciò che ha fatto Charles. Lui agisce spinto sempre da
qualcosa. Non vuole perdere le uniche cose certe della sua esistenza. Agisce
per egoismo? Lo fa invece per amore? O proprio per quell’istinto possessivo che
lo governa?
Nonostante non mi siano piaciuti
alcuni suoi atteggiamenti, non riesco a non adorare questo libro. Ogni cosa è
legata indissolubilmente a un’altra, come se un filo sottile e invisibile tenesse
tutto unito.
A differenza di Dorian che ho
trovato molto lineare e comprensibile, Charles è un personaggio molto complesso,
dalle mille sfaccettature. E ho trovato molto piacevole l’unione di queste loro
caratteristiche tanto diverse. Abbiamo un ragazzo semplice, di estrazione e di
carattere, accostato a un ragazzo complesso e completo. Charles è buono poiché
si sente amato. Quando però quell’amore viene meno, si sente catapultato
nell’oscurità che lo annienta e fa diventare oscuro anche lui.
Questa dannata oscurità diventa
insopportabile quando Charles scopre un segreto incredibile e lo affronta di
petto. Sbaglia?
A mio modesto parere, sì. L’avrei
preso a ceffoni, porca miseria!
Però poi non ho potuto non
ricordare in che contesto ci trovavamo. Charles resta pur sempre un ragazzo del
‘600, cresciuto rispettando regole e dogmi che hanno condizionato tutta la sua
giovane vita e quindi sarebbe stato impensabile aspettarsi da lui reazioni
diverse da quelle che ha effettivamente avuto.
Si è comportato male, in modo
egoistico, ma l’ha fatto anche per combattere quella parte di sé che preme per
uscire. Quella parte che lui tanto combatte, desidera emergere e librarsi nel
suo cuore.
Diventando testimone di un
peccato indicibile (è indicibile perché ci troviamo nel passato), Charles non
può fare altro che porvi fine. Deve ostacolarlo con tutto se stesso, anche a
costo di perdere la propria umanità. E proprio quella, l’umanità, lui la trova
negli occhi timidi e gentili di Dorian.
Ragazze, questo libro mi è
proprio entrato nel cuore!
Mi sono ritrovata a tifare per
questi due giovani uomini, ho sofferto per loro, ho anche esultato per quei
momenti tra di loro che mi hanno fatto sorridere come una stupida davanti allo
schermo del kindle.
Peccato che le gioie, per Charles
e Dorian, sono poche.
Troppo poche.
Aspetto il seguito, con la
speranza che aumentino a dismisura!
La storia è narrata in un modo
che ho trovato sublime. Durante la lettura, mi sembrava quasi di essere lì
insieme a loro, a osservarli e a tenerli per mano.
Dorian e Charles rappresentano le
due facce della stessa medaglia: luce e buio, bontà e oscurità, speranza e
disillusione.
Si completano, nonostante
appartengano a due ceti sociali completamente differenti. Hanno alle spalle due
percorsi opposti. Uno cresciuto in un orfanotrofio, l’altro nei migliori
collegi del regno. Eppure non riescono a stare l’uno senza l’altro, i loro
sguardi non riescono a non cercarsi.
Un romanzo duro, a tratti perfino
crudo, ma anche molto romantico.
Oltre a Lover at last della Ward,
non avevo mai letto romanzi M/M, quindi Possession per me è stato una sorta di
iniziazione. Voi che ne conoscete sicuramente più di me, ditemi: sono tutti
belli come quelli della Brin?
Perché se è così, allora voglio farne
incetta!
Consiglio questo romanzo?
Sicuramente! Lo consiglio a tutte
quelle persone che desiderano leggere una storia per nulla scontata, curata nei
minimi particolari e che riesce a prenderti il cuore e accartocciarlo come se
fosse un foglio di carta.
E… non lo consiglio a chi ancora, nel 2016, ha qualche problema con l’omosessualità. E poi non lo
consiglio a chi abbandona e odia un libro solo perché contiene qualche scena
dura.
Purtroppo posso mettere solo 5
cupcakes, avrei voluto assegnarne molti di più.
Brava Valentina, anche stavolta
sei riuscita a creare una storia meravigliosa!
5 cupcakes. Passione, ossessione, possesso, oscurità. Una storia che riesce a toccare il cuore, emozionante. Assolutamente consigliato. |
Cara Alessia, non ho parole per dire quanto la tua recensione mi sia arrivata dritta al cuore! Sono onoratissima che Possession - Ascesa ti sia piaciuto così tanto, è un'emozione grandissima leggere la tua analisi su Charles (che hai azzeccato in toto!) e sul suo rapporto con Dorian. Grazie infinite di cuore, sapere che ti sia piaciuto così tanto da spingerti ad aprirti al genere è la cosa più bella e di più grande valore. Grazie, mille volte grazie!
RispondiEliminaSono proprio contenta di averci azzeccato su Charles. Per tutta la lettura ho cercato di capire e... ora deve fare qualcosa per farsi perdonare, altrimenti gli rapisco Dorian. Uomo avvisato... viene a scuoiarmi viva xD
EliminaE grazie a te, per avermi aperto un mondo! Chi l'avrebbe mai detto che sarei riuscita a immedesimarmi così tanto un un protagonista maschile?