Buongiorno,
amici lettori.
Sull'onirica
terra dei libri è atterrato un romanzo che per me è stato una
novità. Si tratta di un M/M: per intenderci, un M/M è un romanzo
che vede protagonista la storia d'amore tra due uomini. Credo che
questo libro sia capitato proprio a fagiolo, perché ultimamente sono
fissata con una coppia M/M e mi è venuta voglia di scoprire una
parte di editoria che per me è ancora un po' lontana, estranea. Di
solito le coppie M/M le guardo nei telefilm e leggerle è un po'
diverso, quindi grazie C.K. Harp per avermi fatto scoprire questi due
zuccherini! Rodge e Way, ormai siamo diventati amici, mi hanno
strappato un pezzo di cuore.
Questo
romanzo è stato una novità anche per l'autrice, perché di suo non
avevo mai letto nulla. A dire il vero, ora qui mi tocca ammettere la
mia ignoranza, non sapevo neppure chi fosse fino a quando non l'ho
beccata per caso su Facebook. Uh, e sentite qui la coincidenza: stava
per uscire il suo nuovo romanzo! Che è proprio questo! E potevo io,
curiosità in formato nanetta, non lasciarmi incuriosire? Ecco, l'ho
letto, ora vi racconto un po' di cose e soffrirete insieme a me!
Titolo:
Quando nessuno ascolta
Autore:
C.K. Harp
Editore:
Self publishing
Pagine:
411
Prezzo:
€ 3,99
Voto:
Trama:
Ci
sono amori che il destino si diverte a dividere, ricongiungere e
dividere ancora, come se dovessero dimostrare qualcosa, come se
dovessero provare al mondo di essere davvero forti per poter
esistere. Ne sa qualcosa Roger Wallace che, reduce dal dolore più
grande della sua vita, non è riuscito ancora a dimenticare il suo
vecchio amico Waylon nonostante siano trascorsi dodici anni dal loro
addio. Amico è una parola che ha ostentato per anni, e con tutti, ma
non la stessa che grida il cuore ogni volta che il pensiero torna a
riaffacciarsi sulla loro relazione distrutta. Distrutta dal destino,
dalle persone, dagli eventi... Del resto Waylon Mars è un cantante
country ormai sulla cresta dell'onda, circondato da fan adoranti e
pronto a far furore a Nashville... Eppure è stato a lui che Roger ha
pensato un attimo prima che la sua intera vita andasse in pezzi. E se
il suo non fosse un sentimento a senso unico? E se Waylon nascondesse
una storia molto più complessa di quella che gli ha sempre
raccontato? Ogni capitolo della vita ha una propria canzone, ogni
salto del cuore una nota da ricordare, e forse non è sempre
necessario capire tutto per poter amare.
La
mia opinione
(c'è
spoiler, vi avverto)
Non mi capita spesso di dare, nella mia testa, il massimo dei voti a un romanzo. Riesco sempre a trovarvi qualche difetto, qualcosa che non mi piace, o a provare sensazioni contrastanti. Ultimamente ho persino un po' abbandonato il blog proprio a causa di letture non propriamente belle. Non ho trovato molti libri belli, mi tocca ammetterlo, e mi viene l'ansia quando devo mettermi a scrivere recensioni negative. Per fortuna questo filone di “libri meh” sembra essere un lontano ricordo. E poi non riesco mai a stare dietro alle ultime uscite, non ce la faccio proprio, mi blocco sempre su libri usciti da anni e... ho capito, recensirò anche quelli!
Tornando
a Quando nessuno ascolta, la prima cosa che parte di getto è: ANSIA!
Ho
odiato l'autrice sin dalla prima riga e, durante la lettura, non ho
fatto altro che insultarla. Sì, gliel'ho anche detto che la odio,
perché mi ha fatto piangere tutto il tempo e io non sono proprio il
tipo che si mette a piangere per un libro.
Questo
romanzo è la storia di una rinascita, di un percorso che pare
infinito. Due ragazzi che si amano da sempre e che non hanno mai
smesso di lottare. Per la famiglia, per un sogno che ai più
sembrava solo un mero capriccio, per la libertà di essere se stessi.
La storia si svolge in due tempi diversi, in un passato ricco di
amore ma anche di molta sofferenza, e di un presente che tenta di
prendere quella sofferenza e di trasformarla in un promemoria
per il futuro.
Ci
troviamo in una di quelle piccole città americane che per noi
telefilm addicted potrebbe tanto ricordare Everwood o la Stars Hollow
delle Gilmore Girls o la Tree Hill dei fratelli Scott. Queste
cittadine di provincia riescono sempre ad attirare la mia attenzione
perché sono delle comunità nelle quali tutti conoscono tutti, i
segreti, le aspirazioni, anche i difetti e le cose brutte. Nel caso
di Roger e Waylon, tutti nella loro cittadina conoscono un segreto
che li riguarda, un segreto che ha causato sofferenza e lontananza.
Abbiamo Roger,
un ragazzone grande, grosso e popolare, che però è anche pieno di
insicurezze, ha sempre il terrore di sbagliare, di non essere capito,
di non essere amato. A prima vista, Roger potrebbe sembrare
quello che generalmente verrebbe descritto come l'alpha del gruppo,
il quarterback della squadra di football della scuola, la leggenda! È
il ragazzo con il radioso futuro davanti a sé, quello che porta
gloria alla scuola e all'intera cittadina per via dei suoi meriti
sportivi, ma è anche il ragazzo studioso, timido e impacciato che,
in silenzio, ascolta tristi canzoni country delle quali è
inconsapevolmente l'ispiratore. E poi c'è Waylon, il
ragazzo che quelle canzoni le scrive, il ragazzo magrolino e
per nulla popolare che si nasconde nel boschetto adiacente
alla casa di Roger per lasciare che la sua arte viva e gli parli.
Waylon che vive con la costante paura di essere pestato a sangue per
via di un'amicizia “scomoda” e la paura del suo essere alquanto
impopolare tra le mura del liceo.
Ho
adorato ogni singolo flashback, perché mi hanno permesso di
conoscere meglio due personaggi che ho adorato dal primo istante.
Sono due personalità molto diverse, ma unite da un amore così puro
e grande, ma anche molto incompreso. Le realtà delle cittadine di
provincia sono spesso dure quando si tratta di tematiche LGBT, perché
il più delle volte si tratta di comunità ristrette e poco aperte
alla novità e a quello che potrebbe essere considerato diverso.
L'autrice credo sia stata molto abile a descrivere questa realtà, a
entrare nel cuore di questa comunità e a mostrare i suoi diversi
volti. Abbiamo i pettegoli e gli omofobi che vivono in una loro bolla
di ignoranza che è purtroppo dura a morire, e poi abbiamo persone
positive che lasciano che a vincere sia l'amicizia e l'amore.
Facendo
un salto nel presente, troviamo non solo l'immancabile cittadina di
provincia, ma anche la grande città. La culla del country. La città
della musica.
Nashville.
Ora,
provate a immaginare la reazione di un'amante della musica country
che legge un romanzo che parla della musica country. Provateci!
Avevo
persino la colonna sonora! Le canzoni scritte dall'autrice
sono meravigliose e azzeccatissime, in sostanza parlano proprio
di Rodge e Waylon e sono belle, al punto da avermi fatto pensare “sì
okay, ma io ora voglio ascoltarle!”. Non mi basta averle lette.
Però... sì, un però c'è... nella mia testa c'era “Need you now”
dei Lady Antebellum. Cavoli, quella canzone sembra parli proprio di
loro due, dei nostri protagonisti. Un bellissimo passato vissuto con
la persona amata, una storia interrotta ma mai dimenticata, la
sofferenza, la malinconia... cari amici lettori, oltre a Need you
now, durante la lettura di questo romanzo vi consiglio di ascoltare
anche “Just a kiss”, sempre dello stesso gruppo.
Ora
la smetto con il mio essere stupida e passo alle cose serie.
Quello
che mi è sembrato di sentire durante la lettura dell'intero romanzo
è il senso di perdita. Lo provano entrambi, anche se in modo
diverso. Waylon e Roger reagiscono al dolore in modi opposti, però
questo non rende la sofferenza di uno meno importante di quella
dell'altro. Quando leggo un romance (sì, se c'è amore anche i
romanzi M/M sono romance, almeno per me) mi aspetto sempre di trovare
una coppia per la quale tifare, la coppia principale, quella che non
si lascia mettere i bastoni tra le ruote da nessuno. Non voglio
triangoli e l'interesse di un protagonista deve essere unicamente
rivolto all'altro protagonista, e viceversa. Qui invece ho sofferto
insieme a Roger per una perdita straziante, una perdita che non si
augurerebbe mai a nessuno. Mi sono affezionata a quella coppia che si
sapeva sin dall'inizio non avrebbe avuto una vita felice, ma che
comunque era dolce a modo suo. Roger che cerca di dimenticare Waylon
legandosi a un'altra persona è diverso da Waylon che si avvicina a
Sarah per dimenticare Roger. Diciamo che Cheryl mi ha un po' rapito
il cuore, mi sono affezionata subito a questa ragazza. E l'ho anche
ammirata. Lei, anche se non l'abbiamo vista spesso, è una
protagonista. Il suo ricordo, l'amore che ha dato a Roger, il modo in
cui l'ha aiutato e il bellissimo dono che gli ha fatto.
Trovo
che l'autrice abbia superato quei limiti che credo esistano
all'interno della comunità dei romanzi M/M. Non so neppure se
definirla comunità, in effetti. Ad ogni modo, credo che solitamente
i romanzi M/M abbiano come protagonisti degli uomini omosessuali,
cosa che invece non troviamo in “Quando nessuno ascolta”. Roger e
Waylon non sono gay, non sono esclusivamente attratti da altri uomini
e questo li rende diversi dalla maggior parte dei protagonisti dei
romanzi appartenenti a questo filone. Sono bisessuali o pansessuali,
questo non l'ho ancora capito, e nel libro è stato mostrato più
volte il loro approcciarsi al sesso femminile. Credo che C.K.
Harper sia stata coraggiosa perché immagino sapesse che
l'orientamento sessuale dei suoi protagonisti avrebbe fatto storcere
qualche naso, perché purtroppo si tende sempre a vedere
tutto bianco o tutto nero. Esistono però tante sfumature anche per
quanto concerne la sessualità e il modo di approcciarsi agli altri,
che si tratti di amici o di interessi sentimentali. A me invece
è piaciuto soprattutto per il fatto che i due protagonisti, fatta
eccezione di loro due, non sono sessualmente attratti da altri
uomini. Hanno avuto molte avventure con altrettante donne (una donna
in particolare è stata molto più di un'avventura, in effetti), ma
quando si tratta degli uomini, per loro due esistono solo Roger e
Waylon. Mi ha fatto pensare a un sentimento unico, qualcosa di
davvero straordinario. Ha reso l'uno speciale agli occhi
dell'altro... e sto diventando un'inguaribile romantica, che qualcuno
mi salvi!
E
poi tutti i personaggi secondari, le storie che ruotano intorno ai
due protagonisti... tutto si incastra alla perfezione. A cominciare
da Jimmy, che è il capitano della ship Wayger (l'ho inventata sul
momento, abbiate pietà), ed è uno di noi. Mi è piaciuto moltissimo
questo personaggio, trovo che sia la vera voce della ragione
all'interno del romanzo. È il migliore amico di Roger ed è proprio
per questo che tenta in ogni modo di salvarlo, di riportarlo alla
vita, di fargli aprire gli occhi. E se il meglio per Roger è Waylon,
allora farà di tutto perché quei due testoni si decidano finalmente
a stare insieme alla luce del sole, senza insicurezze. E poi anche
Sarah e quel coso brutto della casa discografica, mi fa talmente
tanta antipatia che il mio cervello ha cestinato il suo nome subito
dopo aver concluso la lettura. Steve? Può essere?
Sulla
questione scrittura non c'è molto da dire, trovo che il romanzo sia
vincente anche da quel punto di vista. Curato, corretto, si vede che l'autrice ha speso molto tempo nella
stesura e nella correzione, e quest'attenzione non si può purtroppo
dare per scontata.
Mi
ha emozionata, questo romanzo è riuscito a entrarmi dentro e a
travolgermi, mi sono sentita catapultata nella realtà di questi due
giovani uomini. Ho sofferto insieme a loro, ho cantato insieme a
loro, ho sorriso insieme a loro. Credo che questo coinvolgere il
lettore sia un grande talento e quest'autrice in particolare ci è
riuscita. Spero di ritrovare presto Roger e Waylon, anche solo per un
salutino, perché già mi mancano... ma sono sicura che stiano
recuperando tutto il tempo perduto, quindi sto tranquilla.
ps.
Ma davvero avete letto tutto questo papello? Correte a comprare il
romanzo, leggetelo e fatevi un paio di pianti!
pps.
La copertina è meravigliosa! Particolare e diversa dalle copertine
che vanno in voga in questo periodo. Parla della storia, con i due
simboli che ritroviamo spessissimo all'interno del romanzo: il
cappello di Rodge e la chitarra di Waylon, che rappresentano non solo
i protagonisti, ma proprio la loro storia d'amore.
Ho una ship! Oh mio Dio ho una ship! La prima ship della mia vita! Sei fantastica! Ho letto con il sorriso costante questa recensione che, ti giuro, è pure meglio del romanzo :D
RispondiEliminaGrazie davvero di cuore, sono contentissima ti siano piaciuti i miei piccoli amici (piccoli è in effetti riduttivo, ma amen :D )
Ti adoro! <3