Buona
domenica, amici e amiche!
Qui
a Dreaming Land è arrivato un romanzo che chiude una serie
amatissima da molti. Iniziata con Travis Maddox diversi anni fa, la
serie dei Disastri di Jamie McGuire chiude i battenti. E lo fa col
botto!
Non
credo di aver mai recensito qui sul blog i libri di quest'autrice e
vi spiegherò il motivo più giù, ma oggi vorrei parlarvi
dell'ultimo, L'ultimo disastro e magari fare un piccolo ripasso della
storia dei cinque fratelli Maddox. Ho appena finito di leggerlo e
vorrei parlarvene mentre i pensieri sono ancora tutti qui, ve ne
parlo a caldo. Sappiate che questa recensione è un concentrato di
sarcasmo, parolacce e spoiler. Io vi avverto!
Titolo:
L'ultimo disastro
Autore:
Jamie McGuire
Serie:
Beautiful/Maddox Brothers
Casa
editrice: Garzanti
Pagine:
248
Prezzo:
cartaceo €16,90; ebook €9,99
Voto:
Sinossi:
Non
sembra passato neanche un giorno dalla prima volta che Abby e Travis
si sono scambiati quello sguardo all'università. Da allora nulla è
cambiato: la stessa intesa di un tempo brilla nei loro occhi. La
stessa dolcezza si legge nelle loro mani che si cercano sempre.
Nessuno avrebbe mai scommesso che la loro storia sarebbe durata tanto
a lungo, ma quando un Maddox si innamora è per sempre. E Avvy e
Travis ne sono la prova. Ora lei è una mamma modello: non solo si
impegna a crescere al meglio i suoi due gemelli, ma non esita a
rimboccarsi le maniche per aiutare Travis ogni volta che ne ha
bisogno. Lui non si risparmia, fa di tutto per proteggere la
famiglia, a qualsiasi costo. Il loro è un amore di quelli che
capitano una sola volta nella vita, un esempio anche per gli altri
fratelli, ora riuniti con le mogli e i figli nella casa di famiglia a
Eakins. Eppure, stare con un Maddox non è solo garanzia d'amore, ma
anche di tanti guai. Dietro una vita apparentemente perfetta, Travis
nasconde un segreto. Un segreto che per anni ha custodito con la
complicità del fratello maggiore Thomas. Un segreto che, se venisse
a galla, rischierebbe di mettere a nudo un'intricata rete di bugie e
di far crollare tutte quelle certezze che finora hanno fatto di lui
un modello da seguire. Così, quando si riaccendono vecchie tensioni
che minacciano di sconvolgere la tranquillità raggiunta con fatica,
Travis si trova a dover prendere una decisione difficile che potrebbe
dividere la famiglia per sempre, oppure renderla ancora più forte.
Perché quando ci sono in gioco gli affetti, si è pronti a tutto pur
di non perderli.
La
mia opinione
Siamo
pronti per dire addio ai fratelli Maddox?
A
distanza di anni e degli alti e bassi che hanno caratterizzato il mio
rapporto con questa serie, direi proprio di no. Ho letto tutti i
libri, anche se non ho mai provato un amore smisurato per la storia.
L'ho sempre trovata alquanto inverosimile, irreale, forzata. A
cominciare dal primo libro, una coppia di protagonisti che mi ha
sempre ispirato tanta antipatia. Travis e Abby sono quel genere di
coppia che, se esistesse nella realtà, non sopporterei. Il loro
rapporto è stato da subito strano, forzato e anche parecchio
preoccupante. Almeno secondo me. Travis era il figo del piccolo
college dell'Illinois nel quale il primo romanzo era ambientato. Per
la cronaca, la Eastern Illinois University esiste davvero, la
cittadina di Eakins invece no. Sono rimasta piuttosto colpita allo
scoprire che quel college, descritto dall'autrice in maniera tanto
assurda, esistesse davvero. Ad ogni modo, il rapporto tra Travis e
Abby parte subito nel peggiore dei modi. Travis mi ha più volte
persino inquietata. Irascibile, a tratti paranoico, violento, però
subito dopo diventa gentile, affettuoso... no davvero, mi confondeva.
Gente così di solito viene definita bipolare. E invece no, perché
Travis in realtà è un bravo ragazzo che si comporta da cattivo
ragazzo solo per proteggere le persone che ama. Perché quando un
Maddox si innamora, tenetelo bene a mente, è per sempre. Visto il
soggetto, a me pare tanto una minaccia. Ma andiamo oltre! Travis e
Abby alla fine, dopo le eterne lotte interne di lei e la diffidenza,
riescono ad abbattere tutti i muri che si sono retti intorno nel
corso degli anni e si mettono insieme. Devo ammettere che non nutro
mai molta simpatia verso le protagoniste femminili dei libri e con
Abby l'antipatia è stata immediata. Mi ha da subito ricordato Bella
Swan, la figa topica che però si crede un cesso. Da cesso vero,
sappiate che mi sento oltremodo offesa. Per quanto riguarda Travis,
però, la cosa è un tantino diversa. Quando ho imparato a
conoscerlo, a scoprire cose nuove sul suo passato e a vederlo con gli
altri membri della sua famiglia, ho capito. È un ragazzo cresciuto
in un contesto piuttosto degradato. È rimasto orfano di madre a soli
tre anni e a prendersi cura di lui c'erano solo i quattro fratelli
maggiori, perché il padre era sprofondato nel tunnel dell'alcolismo.
Quindi abbiamo un ragazzo cresciuto circondato solo da uomini, non ha
mai avuto una figura materna di riferimento e cosa potremmo
aspettarci da una persona con un bagaglio simile alle spalle? Il
fatto che si portasse a letto una ragazza diversa ogni sera, però,
non gli ha mai fatto smettere di credere nell'amore. Quello vero,
quello che ti riempie il cuore quando lo trovi e che ti svuota
completamente quando lo perdi. Travis vuole un amore come quello che
ha legato Jim e Diane, i suoi genitori. E lo trova in Abby, una figa
di legno simpatica come la morte. Pazienza, pazienza!
E
poi entrano in gioco i combattimenti clandestini alla Fight Club, gli
incendi che provocano stragi, il gioco d'azzardo e addirittura la
mafia. Ragazzi, qui la McGuire si è proprio superata! Perché Abby
in realtà non è solo la figa di legno che per tutto il libro ci ha
fatto pentire di averlo comprato. No, lei è FAMOSA!! È una
fottuta stella del poker, è una giocatrice dannatamente fortunata
che riuscirebbe a spennare chiunque! Il tredici fortunato, l'hanno
sempre chiamata nell'ambiente. E ha il padre bastardo che la
sfruttava per fare soldi, perché nei new adult gente normale non se
ne trova neppure a pagare. O hai i genitori sfruttatori o violenti o
alcolizzati o drogati o ricchi sfondati che però non ti cagano pari
o stupratori o rapinatori. Insomma, in quella serie l'unico ad avere
i genitori normali è il povero Shepley Maddox che a me ha sempre
fatto tanta tenerezza. Perché non puoi crescere normale se passi
tutta la vita a stretto contatto con i fratelli Maddox, ma lui ci è
riuscito!
Tranquilli
che vi parlo di tutti i libri, eh. Non temete!
Andando
avanti, la storia si fa via via un po' più normale... ma ricordiamo
che stiamo pur sempre parlando di Jamie McGuire, quindi la normalità
è relativa. Troviamo Trenton, il penultimo e l'unico ad avere un
lavoro normale. È un tatuatore, l'unico fratello Maddox a essere
rimasto a Eakins. L'unico che si prende cura del papà Jim, un ex
detective della polizia di Eakins che ha lasciato il lavoro subito
dopo la morte della moglie. Allora, devo chiarire una cosa: in tutta
la serie, il mio personaggio preferito in assoluto è Jim Maddox. Lo
adoro, mi fa sempre una grande tenerezza e un po' lo ammiro anche.
Però... sì, c'è un però. Come cazzo fai a promettere a tua moglie
in punto di morte di lasciare il lavoro? Hai cinque figli piccoli da
mantenere e tu molli un lavoro sicuro? Non sicuro dal punto di vista
della mancata pericolosità perché se fai il poliziotto di sicuro
hai solo lo stipendio, ma... appunto, un lavoro sicuro dal punto di
vista dello stipendio! Come diamine li mantieni questi bambini? Ma
tanto a Diane frega un cazzo, tanto lei è morta e non si deve più
preoccupare di fare la spesa e di comprare vestiti nuovi ai figli. No
dico, resti vedovo e molli il lavoro? Sei un cretino! Ecco, a parte
questo piccolo particolare, Jim è il mio preferito.
Torniamo
a Trenton: il mio secondo preferito dopo il papà. Il migliore tra i
fratelli Maddox, quello più normale. Sempre con una tragica storia
alle spalle perché altrimenti non sarebbe un personaggio della
McGuire, ma è anche quello che mi ispira calma. Sono strana, che
posso farci? La sua storia è quella che più di tutte mi è
piaciuta, perché non è esagerata e forzata, ma è andata avanti in
modo fluido.
E
poi, dopo Trenton, si entra nel vivo. I tre restanti fratelli Maddox
che fanno proprio i mestieri che piacciono a me: un agente dell'FBI e
due pompieri. Ah, avevano promesso a Jim che mai avrebbero fatto
mestieri pericolosi. Il primo,Thomas, il maggiore e il più
responsabile, fa credere alla famiglia di essere un agente
pubblicitario e i due gemelli -Tyler e Taylor- fanno credere di
essere degli agenti assicurativi. Ora, un altro appunto alla McGuire:
come diamine ti viene in mente di chiamare due gemelli Tyler e
Taylor? Mi confondo ogni volta, ancora mi viene difficile ricordare
quale dei due si è messo con la tossica alcolizzata e quale invece
con la tizia che ha avuto una figlia segreta che, guarda caso, è la
vicina di casa di Jim.
Ora,
credo che la McGuire sia ammirabile dal punto di vista organizzativo
perché è riuscita a collegare ogni singolo particolare, ma... che
cazzo, Jamie! Cioè, Falyn (che sarebbe la moglie di Taylor) ha avuto
una figlia da giovanissima, in Colorado. E da chi viene adottata
questa bambina? Dalla famiglia che vive nella casa accanto a Jim. A
Eakins, Illinois. No, dico, ma fai sul serio? Ci prendi per il culo?
E, sempre per un'incredibile coincidenza, questa bambina è la
migliore amica di Trenton Maddox! Nel senso che Trenton si prende
cura di questa piccolina quando la madre adottiva lavora. E chiama
Jim NONNO! Ancora: mi prendete per il culo?
Ah,
un'altra cosa che ha dell'incredibile: Jim e Diane sono
rispettivamente il fratello e la sorella di Jack e Deanna, i genitori
di Shepley. Nel senso che Jim è fratello di Jack e Diane è sorella
di Deanna. E di nuovo: mi prendete per il culo? Sembra il fottuto
Beautiful! Dove sono Brooke e Ridge?
Beh,
alla fine, con l'ultimo romanzo, quello conclusivo, tutti i nodi
vengono al pettine. Il romanzo inizia con la nascita di Stella, la
figlia di Thomas e Liis, la collega agente federale della quale lui
si è innamorato qualche libro addietro. Sarebbero una bella coppia,
se lei non fosse fondamentalmente apatica, anaffettiva e inquietante.
E poi cosa succede? Sparano a Thomas. I mafiosi italiani del primo
libro, quelli ai quali il padre di Abby doveva un mucchio di soldi.
Insomma, questa mafia non riusciamo mai a togliercela dalle palle.
Potrei capire metterla in mezzo quando si scrive un crime o un giallo
o un thriller o persino un romantic suspense, ma in un new adult che
minchia ci azzecca? Sì, la McGuire fa venire fuori la siciliana che
è in me. E io sono tutta siciliana, dai capelli alle unghie dei
piedi, fate un po' voi.
In
quest'ultimo romanzo troviamo tutte le coppie che ci sono nate sotto
gli occhi, tutte con figli. Ah non tutte, l'unico che non riesce ad
avere figli è proprio il mio povero Trenton. What the fuck? L'unico
con l'istinto paterno innato, quello che si è cresciuto una bambina
-Olive, la figlia di Falyn- solo per il gusto di vederla sorridere,
per il bisogno di prendersene cura e non perché obbligato. Quello
che si prende cura del padre perché i fratelli l'hanno mollato in
quella cittadina scordata da Dio. Insomma, un po' di giustizia per il
povero Trenton? No? Comunque tutti hanno procreato, tutti sono
sposati, tutti si sono dati una calmata e hanno fatto dei sacrifici
per creare qualcosa di solido con le rispettive compagne. E boom, la
mazzata: Thomas è morto. Stecchito. L'hanno riempito di piombo.
Tutta la famiglia Maddox è sotto protezione, la casa di povero nonno
Jim è piena di gente e circondata da agenti federali e, come se non
bastasse, a Abby si rompono le acque. Mancano ancora sette settimane
alla data prevista del parto, il bambino è prematuro. Porca miseria,
problemi su problemi. E quello che mi fa più incazzare è che tutti
la trattano -a partire dalla McGuire- come una specie di fottuta dea,
quella che ha sempre ragione, quella che sa sempre tutto, la
veggente, la portatrice unica di verità. Ma andiamo!
Ad
ogni modo, Thomas ha fatto penare tutta la famiglia, a momenti
inondavano tutto l'Illinois di lacrime... ed è vivo. È stata tutta
una farsa per dare tempo ai federali di stanare i mafiosio. Okay, io
questa cosa l'avevo capita dall'inizio e non posso negare che mi sia
piaciuta. Mi piace quando l'FBI si mette in mezzo, quando un agente
sotto copertura inscena la propria morte, insomma... sono una fan di
Bones e non dimenticherò mai le lacrime versate per il povero Booth
che in realtà era vivo e vegeto. Gli avevano fatto anche il
funerale, come hanno fatto per Thomas. Adoro queste cose!
Comunque,
quando tutto sembra essere risolto, Tommy torna a casa... e succede
il casino. Ma porca miseria, non si può stare mai tranquilli!
Sappiate solo che la McGuire riesce a fare fuori due personaggi
meravigliosi e amatissimi nell'arco di due pagine e non la perdonerò
mai.
Jim!
James Maddox! Il mio amato papino!
Morto.
Stecchito. Se ne va da eroe, da poliziotto. Ma porta con sé gli
stronzi che hanno cercato di far fuori la sua famiglia. Se sei
poliziotto una volta, sei poliziotto per sempre. E io adoro, ADORO
questa cosa. Perché è vero, perché esistono mestieri che senti
dentro, che ti scorrono nelle vene, ce l'hai nel sangue. E Jim Maddox
è un poliziotto e lo sarà per sempre. Perché lui ha sempre saputo
che il figlio maggiore e il minore erano agenti dell'FBI, perché ha
sempre saputo che i due gemelli erano pompieri. E non ha mai detto
nulla, ma lui sapeva. Perché era un poliziotto e un buon poliziotto
non puoi fregarlo per molto. E se n'è andato così, con la pistola
stretta in pugno e tre pallottole in corpo, per proteggere le persone
che amava.
Ho
pianto come una dannata, porca miseria!
La
fine del libro è stata straziante e ho ancora gli occhi rossi che
bruciano come l'inferno. Ogni figlio Maddox ha parlato di lui, lo ha
descritto nella sua vera essenza. Hanno descritto un padre burbero ma
presente anche quando la disperazione per la perdita del suo grande
amore lo aveva fatto crollare. Tutti e cinque i fratelli Maddox
riuniti sul palco, a parlare agli amici e ai parenti di un uomo
silenzioso ma attento, che osservava senza che gli altri se ne
accorgessero. Un padre che ha cresciuto cinque figli senza la
compagna che aveva scelto per la vita. E poi, dopo nove romanzi in
cui si parla di lei praticamente sempre, ecco Diane. Nei ricordi,
nell'aldilà, sempre con il suo Jim e i suoi ragazzi e... lì si sono
aperte le fontane, non ce l'ho più fatta. Ho pianto per ore. Ho
letto questo romanzo questa mattina, l'ho terminato in quattro ore e
sono state quattro ore di lacrime, di singhiozzi e di imprecazioni.
Molte cose sono rimaste in sospeso, avrei preferito avere tra le mani
un libro più lungo, più chiarificatore, più completo. Alcune cose
sembrano molto tirate via e sembra che l'autrice abbia invece
preferito concentrarsi su cose che non richiedevano tutta
quell'attenzione. Avrei preferito sapere di più di Trenton e
Camille, sapere se sono riusciti a realizzare il sogno di diventare
genitori. Avrei voluto sapere se alla fine Thomas e Liis sono
riusciti a sposarsi, se Travis ha alla fine detto addio alle missioni
sotto copertura, se Tyler e Taylor sono tornati a fare i vigili del
fuoco. Avrei voluto sapere molto altro, ma credo proprio dovrò
accontentarmi di quel poco che ho avuto.
Sono
pronta a dire addio ai fratelli Maddox?
Non
lo so ancora. Anche se la serie non è mai riuscita a conquistarmi
per il modo in cui è scritta, per le storie forzate e irreale, per i
personaggi femminili che proprio non riesco a farmi piacere... in
questi anni è stata una sorta di cuscinetto. Questi romanzi sono
quelli che solitamente uso per sbloccarmi quando arriva il dannato
blocco del lettore. Sono romanzi che potrebbero sembrare leggeri, ma
che in realtà affrontano temi piuttosto seri e profondi... anche se
il modo di scrivere della McGuire non mi piace granché.
Consiglio
questo romanzo e tutta la serie?
Sì,
vi consiglio questa serie senza ombra di dubbio. Magari vi farete un
paio di risate per le cose assurde che succedono, magari vi
arrabbierete pure, ma non riuscirete a uscire indenni dalle avventure
dei fratelli Maddox... e del loro adorabile cugino Shep.
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