Amici di Dreaming Land, oggi recensirò per voi Fama e Fortuna, il secondo volume della serie An All Cocks Story di T.M. Smith che, già dal primo volume, mi ha colpito molto.
Se avrete la pazienza di seguirmi, vi spiegherò i motivi per cui, secondo me, dovreste leggerlo.
Titolo: Fama e fortuna
Autore: T.M. Smith
Prezzo: 3,99€
Serie: An all cocks story #2
Editore: Quixote Edizioni
Voto: 4/5
Sinossi:
Victor Dimir si è trasferito in America assieme ai propri genitori, quando era ancora un bambino. Sua madre e suo padre, entrambi rumeni,
gli hanno insegnato il valore delle tradizioni e al tempo stesso gli
hanno mostrato come diventare un accorto uomo d’affari. Ma sono state le
attenzioni rivoltegli da un compagno di scuola, a far conoscere a
Victor la propria sessualità. Quando ha deciso di fare coming-out con i
suoi genitori, sapeva che non sarebbe stato facile, ma non si aspettava
di certo che l’avrebbero addirittura disconosciuto. Andrew Jones è cresciuto con una madre single e con la nonna, che gli hanno insegnato a vivere, nonostante un padre assente. In effetti, l’unica cosa buona che quell’uomo ha fatto per Andy è stato di comprargli una videocamera, per il tredicesimo compleanno. Quando Andrew parte per il college con una borsa di studio, per studiare fotogiornalismo, finisce per innamorarsi del proprio compagno di stanza rumeno.
I due diventano inseparabili,
e cominciano un’attività insieme: un sito internet dedicato al porno
gay, dove la gente sarebbe andata a guardare del porno romantico, invece
del solito schifo che imperversava su internet a quel tempo. Dopo dieci
anni insieme, Andrew e Victor sono ancora perfettamente felici,
inconsapevoli però che manchi loro qualcosa, fino a quando non
incontrarono un giovane uomo spezzato, in cerca di una famiglia.
Matthew
Carlson non ha un tetto sulla testa, non ha un lavoro, ed è un uomo
distrutto. A sedici anni è scappato di casa, dopo essere statto brutalmente violentato da diversi ragazzi che aveva creduto amici, e
dopo essersi sentito dire dai genitori che tutto quel che era successo
era stato a causa sua e del suo essere gay. Matthew negli ultimi anni ha
fatto un sacco di cose diverse pur di sopravvivere, così, quando trova
un volantino di All Cocks, decide di scoprire dove lo porterà. Cos’ha da
perdere, dopotutto? Matthew ha delle cicatrici profonde, non visibili
alla maggior parte delle persone, ma quando entra in All Cocks, sia
Victor che Andrew riescono a vedere il buio nei suoi occhi. Possono
anche vedere lui.
È possibile per tre uomini, che prima non sapevano
quanto avessero bisogno l’uno dell’altro, superare il pregiudizio della
società e trovare la loro felicità insieme?
Ed eccomi pronta a parlarvi del secondo volume della serie An All Cocks Story.
Piccola premessa: nel primo libro, che introduce i personaggi e la storia, avevamo già conosciuto Andrew, Victor e Matthew. Il primo volume mi era piaciuto, ma questo lo ha superato, per dolcezza e angst. Sono libri che hanno una forte componente erotica, d'altra parte considerata l'ambientazione, non potrebbe essere altrimenti.
Ma partiamo dalla trama. Victor e Andrew sono una coppia già dal college e, il loro rapporto sembra essere più solido che mai. Sono una coppia nella vita e nel lavoro, hanno aperto un sito dedicato al porno gay in versione romantica, quando incontrano un giovane uomo che ne ha passate tante e che ha delle profondissime cicatrici. I tre, scoprono così desideri inconfessabili. Riusciranno a superare i pregiudizi e le difficoltà che questa nuova situazione comporta? Se voleste scoprirlo, leggetelo!
Se amate le storie sofferte, in cui si mescolano in maniera egregia pathos, dolcezza ed erotismo, questa storia fa per voi. Come avrete dedotto dalla trama, la storia d'amore in questione è una threesome, molto dolce a mio parere, ma devo avvisarvi, perché so bene che non tutti amano leggerle.
Victor è un personaggio che avevo avuto modo di apprezzare già dal primo libro: forte e sensibile allo stesso tempo, è davvero ben caratterizzato.
"Quando Victor lo aveva portato per la prima volta alla villa che ora possedevano a Mamaroneck, Andrew aveva pensato che fosse troppo, troppo grande per loro due soltanto. Tuttavia Victor, preparato a una simile reazione, gli aveva spiegato nel dettaglio il piano che aveva in mente, mentre camminavano di stanza in stanza. Gli spiegò come avrebbe voluto che la loro piccola azienda diventasse una sorta di famiglia, che avrebbe ospitato i modelli in quella stessa casa[...]"
Andrew è uno dei personaggi che preferisco, in questa storia: unisce alla tempra una dolcezza notevole. Anche il suo personaggio è ben caratterizzato.
"Matthew si irrigidì nel sentire quelle parole. L'ultima volta, o meglio l'unica volta in cui qualcuno era entrato in lui era stato durante l'atto di violenza che lo aveva portato su una strada pericolosa, una strada che aveva lasciato da poco."
Matthew, con le sue sofferenze e il suo essere spezzato, è il personaggio cardine attorno a cui ruotano gli altri. Un personaggio con una storia che fa riflettere e ci fa mettere nei panni di chi, distrutto, tradito e abbandonato proprio da coloro che avrebbero dovuto stargli vicino, amarlo e proteggerlo.
"Matthew era furioso. Era isterico, imbarazzato e ce l'aveva con il mondo intero. Era fuori di testa al pensiero che ciò che gli avevano fatto lo avesse spezzato, tanto da non avere più speranza di tornare come prima. [...]
« Ho provato a parlare una volta, ho urlato, gridato e pregato ma non è successo un cazzo! Nessuno poteva sentirmi, la mia voce era solo dentro la mia testa,» [...]
L'autrice è stata bravissima a regalarci una storia che parla di violenza e di rifiuto, ma anche di redenzione, di famiglia, che non è solo quella che ci mette al mondo, ma soprattutto quella che ci accetta, ci accoglie, ci permette di essere noi stessi, qualsiasi cosa accada.
Ho molto apprezzato le tematiche che fanno da sottotraccia a questa storia, adoro quando un romanzo, di qualsiasi tipo, mi porta a riflettere su temi importanti.
Se come me, trovate interessante quanto ho accennato finora, sono certa che apprezzerete questo libro.
Con la speranza di avervi trasmesso quanto desideravo e di avervi incuriosito, vi saluto.
Alla prossima recensione!
Miss Peregrine
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