Perdonate l’assenza, ma nell’ultimo
periodo ho fatto una full immersion nei grandi classici e non ho recensito
nulla. Però –e il però c’è sempre- ho letto anche qualcosa di nuovo. Oggi
voglio parlarvi di un libro per il quale mi sono candidata con un po’ di
titubanza, ma che si è rivelato un gioiellino niente male. Angelo imperfetto,
edito in Italia da Quixote edizioni, è un romanzo breve nato dalla penna di
Leta Blake, un’autrice che voi sicuramente conoscerete. Me lo sento! E quindi
adesso scopriamo insieme la storia di Michael e Asher.
Titolo: Angelo imperfetto
Autore: Leta Blake
Editore: Quixote edizioni
Pagine: 116
Genere: Urban fantasy MM
Prezzo: 2,99€
Voto:
L'Arcangelo Michael è stanco. Ha
combattuto guerre e cacciato suo fratello Lucifer dal Paradiso prima che i
secoli bui ritornassero. Il suo ruolo di protettore di Israele ora comprende
tutta l'umanità, e mentre svolge perfettamente il suo lavoro, c'è poca gioia
personale nella sua vita.
Fino quando, una notte, in un bar
incontra Asher.
Michael non è sicuro di cosa lo
attiri nel vulnerabile e autoironico Asher, ma qualcosa nel suo cuore
riservato, nei suoi sorrisi gentili e la conoscenza enciclopedica dei fiori lo
attira in un modo che non può essere negato. Peccato che l’amore non faccia
parte della sua missione.
Di fronte a un'eternità di perfetta
sottomissione all'autorità di Dio, un impulso di ribellione si agita in
Michael. Domande sul libero arbitrio, vocazione angelica e il ruolo dell'amore
e della lussuria richiedono risposte che potrebbero costare a Michael il suo
posto in Paradiso.
Michael, il nostro protagonista, è
l’arcangelo Michele, il guerriero che ha sconfitto Lucifero. Tra i vari angeli,
è senza dubbio quello che i media raffigurano nel modo meno lusinghiero.
Leggendo questa storia, la mia mente è volata in automatico a serie tv come
Supernatural e Lucifer. E come non esplodere in un’enorme risata ogni volta che
compariva il sovrano dell’Inferno?
Credo che il personaggio di Lucifer
sia uno dei meglio riusciti in questo romanzo, l’ho trovato molto simile al
Lucifer dell’omonima serie –nella mia testa aveva anche la fighissima faccia di
Tom Ellis- ed è tanto divertente da avermi fatto desiderare un libro tutto su
di lui.
Cara Leta Blake, se ci sei e mi
leggi, io ti prego: scrivi un libro su Lucifer!
Ma torniamo ai nostri protagonisti:
Michael e Asher. Il primo, l’angelo dalla spada lucente che ha sconfitto il
Diavolo; il secondo, un mortale in crisi. Asher è un uomo sulla quarantina, che
non ha prospettive per il futuro e che ha sacrificato il passato per accudire
una persona cara. È gay, ma ha paura. Non si è mai avvicinato a un altro uomo,
ma in Michael trova quel qualcosa che lo spinge a lasciarsi andare, ad aprirsi
a ciò che ha sempre tenuto lontano. E lui, Michael, è l’arcangelo valoroso che
viene mandato sulla Terra dal Padre per svolgere delle missioni.
L’ultima? Proprio Asher.
Non ho capito bene in cosa
consistesse la missione, ma immagino sia proprio quella di aiutare quel mortale
impaurito a trovare il coraggio di abbattere il pregiudizio e vivere finalmente
la vita che desidera, essere la persona che vuole.
Ho letto questo romanzo breve (o
racconto lungo) con una dose sempre crescente di entusiasmo, e ci sono rimasta
un po’ male perché non era lungo come avrei voluto. Quando trovo storie così
belle mi dispiace sempre che finiscano e spero che l’autrice vorrà, un giorno,
continuare la storia di questi due personaggi (e di Lucifer, anche di
Lucifer!). Sono grata alla Quixote per aver portato in Italia questa storia,
perché sono certa che altrimenti non l’avrei mai letta. Michael e Asher
sembrano le due facce della stessa medaglia e sono anche molto più simili di
quanto si creda. Entrambi nutrono un amore profondo per la famiglia, ma sono
anche consapevoli che quella stessa famiglia sia anche la causa delle loro
rinunce. Non possono amare chi vogliono, non possono essere chi vogliono. Hanno
dei doveri, primo tra tutti quello di non deludere mai il loro padre. Che sia
Dio o un mortale, il padre viene qui rappresentato come una figura lontana e
giudicante, che però poi si rivela comprensiva. Il padre che vuole solo la
felicità del proprio figlio, anche a costo di rinunciare a lui… o al futuro che
per lui aveva prospettato.
Amici, anche se un po’ in ritardo,
io questo romanzo ve lo consiglio volentieri. Mi è piaciuto –e purtroppo nell’ultimo
periodo capita di rado che qualcosa mi piaccia- e spero davvero di poter
leggere altri testi legati a questi personaggi. Una lettura piacevole, che
riesce persino a farti versare qualche lacrima.
Vedere un arcangelo –addirittura Michael-
alle prese con le emozioni e i sentimenti umani mi ha fatto sorridere. L’ho
trovato quasi tenero, perché l’autrice è stata in grado di mettere in luce
quello che ho sempre immaginato: gli esseri ultraterreni come gli angeli che si
trovano impreparati all’umanità e a tutto ciò che ne consegue. Li ho sempre
immaginati come esseri senza inizio e senza fine, senza emozioni, senza quell’umanità
che invece caratterizza noi. Asher è in grado di tirare fuori il lato umano di
Michael, nonostante lui un lato umano non dovrebbe averlo. Da essere perfetto,
Michael è divenuto un uomo, con tutte le sfaccettature del caso. Ed è anche
coraggioso, un coraggio che esula dal valore in battaglia. Il coraggio che
Michael ha trovato riguarda il voler essere, almeno per una volta, al centro
della propria esistenza e sceglie Asher per fare sì che questo accada. Quante cose si possono imparare da un libro di 116 pagine, eh?
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