martedì 12 marzo 2019

Review Party: "Questa volta non ti dico no" di M. Leighton


Amici gufi, mamma gufa ha deciso: oggi ci si dedica a un review party!
Mi sono accorta che nell’ultimo periodo ne stiamo facendo parecchi e ne sono contenta, quindi voglio ringraziare gli organizzatori per averci dato l’occasione di leggere in anteprima per voi un romanzo del quale non vedo l’ora di parlarvi. Questa volta non ti dico no è il terzo romanzo della Pretty series di M. Leighton e io, visto che sono sempre molto intelligente –e neppure mi applico- non avevo idea che appartenesse a una serie. Però, ragazzi, ecco a voi il lato positivo: può essere letto anche senza aver letto prima gli altri due!

Autore: M. Leighton
Titolo: Questa volta non ti dico no
Serie: Pretty series #3
Editore: Newton Compton
Genere: Romantic suspense
Pagine: 274
Prezzo: 5,99€ / 9,90€
Shop: Amazon
Uscita: 12 Marzo 2019



Sig Locke è un poliziotto. È stato cresciuto da un poliziotto e anche i suoi fratelli sono agenti di polizia. Per questo ha un'idea molto precisa di cosa sia giusto o sbagliato e vede il mondo in bianco e nero, senza contemplare altre sfumature. Tutto questo, almeno... prima di conoscere Tommi. Con i suoi magnetici occhi verdi, Tommi ha catturato l'interesse di Sig sin dal primo momento. Nonostante sia la fidanzata di uno spacciatore, proprio non riesce a togliersela dalla testa. Ma lei nasconde un segreto impossibile da fiutare persino per un poliziotto in gamba. Tommi Lawrence non ha una vita facile. E l'incontro con Sig non ha fatto altro che complicare le cose. Perché lei non può fidarsi di nessuno. E anche se il cervello le dice che Sig non fa eccezione, il suo cuore la pensa diversamente. Questo, almeno, fino a che non ha scoperto che si tratta di un poliziotto. L'amore autentico può nascere in una rete di bugie e segreti? O sarà la verità a distruggere entrambi?
Quando ho letto la trama di questo romanzo, mi sono proposta per il review party senza pensarci due volte. Perché amo i romantic suspense, sono i libri che considero “il mio pane”. Li amo, così come amo altri sottogeneri del romance. E ragazzi, se una sinossi inizia con “Sig Locke è un poliziotto”, ecco che Alessia è bella che partita. Perché non si può resistere ai poliziotti e credo che Tommi, la nostra protagonista, sia d’accordo con me. Anche se non lo sa.

Tutto nasce da un colpo di fulmine. Instant love, amato e odiato. A me piace, soprattutto se trattato nel modo giusto.
Sig sta viaggiando in autostrada a bordo del suo 4x4 quando vede una donna in difficoltà. Una ragazza, in shorts e canotta che attirano subito il suo interesse, sta maledicendo tutto ciò che può essere maledetto. Perché se buchi e anche la ruota di scorta è fuori gioco, è normale urlare tutte le imprecazioni possibili. E per Sig è un fulmine a ciel sereno. Non può fare a meno di prestarle soccorso e, dopo, di darle un passaggio. Non riesce a smettere di guardarla, è incantato. E lei, la ragazza, sembra provare la sua stessa attrazione. Come due calamite che, per caso, si ritrovano chiusi nell’abitacolo di un’auto. L’attrazione, però, non è solo fisica. È soprattutto mentale, perché Sig e Tommi si trovano sin da subito sulla stessa lunghezza d’onda.
E poi, ecco che arriva la doccia fredda: Tommy è la fidanzata di Lance Tonin, un criminale della peggior specie che la polizia non è mai riuscita a incastrare.
Troppo furbo, troppo attento, troppo avanti.
E Sig, che ha il distintivo tatuato sulla pelle e lo spirito del poliziotto che gli scorre nelle vene, ha forse trovato il modo per rendere orgogliose proprio quelle persone dalle quali ha tratto la maggiore ispirazione: vuole essere un poliziotto come il padre e i fratelli, vuole dimostrare quanto vale. E come potrebbe se non con una missione sotto copertura?
Potrebbe “usare” proprio Tommy per arrivare a Lance Tonin. 
Tonin il criminale, quello che ora solo lui può stanare.

Si tratta di un romanzo che comincia in un certo modo, però riesce a rifilarti una sorpresa dietro l’altra in modo tanto veloce e repentino, che ogni tanto devi fermarti a riflettere. Tutto vortica intorno a te, la tua mente ha bisogno di fare un passo indietro e mettere insieme i pezzi. Ed è una cosa che amo in romanzi che appartengono a questo sottogenere. I romantic suspense devono essere così, devono sorprenderti e farti venire l’ansia. Perché la suspense senza ansia, che suspense sarebbe?
La storia di Tommi e Sig inizia in un modo lento e graduale. Si potrebbe pensare che i protagonisti entrino nella vita dell’altro in modo diretto, come un tornado, ma in realtà lo fanno in punta di piedi. È difficile penetrare nel muro che Tommi ha alzato intorno a sé, conquistare la sua fiducia è addirittura impossibile. Perché Tommi soffre, ha sempre sofferto, e non riesce a fidarsi di nessuno. Neppure di Sig, che è gentile e rispettoso. E non sono qualità da dare per scontate nell’ambiente in cui la ragazza vive. Perché gli uomini che conosce lei non sono rispettosi, non sono gentili. Sono pericolosi e possessivi, criminali della peggior specie. E lei lì, inglobata in quella bolla di possessione e violenza, alla mercé dei peggiori ceffi.
Le mie parole vi hanno fatto pensare a una prostituta, vero?
SPOILER: non lo è. Tommi è una ragazzina cresciuta troppo in fretta, forte e infelice, costretta dalla vita a farsi carico di una situazione più grande di lei. È fragile, ma permette solo a se stessa di vedere questa fragilità. E poi la nasconde dietro un sorriso o uno sguardo da dura. Perché, nonostante tutto, deve farlo.
Deve essere forte per se stessa e per la sua famiglia, per quel fratello minore che non ha altri che lei e che ha bisogno di stabilità e amore.
Travis è tutto il suo mondo, la sua vita, è per lui che combatte ogni giorno. È per lui che subisce e sopporta. È per lui che ha percorso una strada che sembra senza via d’uscita, che nasconde la vera Tommi per assumere le sembianze di una giovane donna fine e di classe. Perché Lance vuole che lei sia così, che sia elegante e formale. Quindi lei mette in pausa i modi da maschiaccio e nasconde gli shorts poco eleganti per vestire i panni della donna che Lance vuole avere al proprio fianco. È questa l’unica soluzione e lei non si tira indietro.

Poi, però, ecco che in scena entra Sig e le cose si complicano. Per certi versi, invece, diventano anche più semplici. Tommi, anche se non si fida, sente di aver trovato in Sig una sorta di alleato. Sembra quasi che lui sappia tutto di lei, non la giudica, ma la protegge. Tommi non sa immaginare il motivo, eppure Sig ha deciso che la proteggerà. È costretto a farlo, è costretto a essere la sua ombra, eppure pare da subito chiaro che quest’uomo è lì accanto a lei non perché viene pagato, ma perché vuole. Sarà questo, un pezzo dopo l’altro, a far crollare tutte le barriere della ragazza?

Il libro mi piace, anche se non capisco il titolo. Sul serio, ragazzi, ma che roba piazzano in copertina? E perché scelgono titoli tanto assurdi? Siamo passati da “Tutte cose belle” (All things pretty, titolo originale del romanzo) a “Questa volta non ti dico no”. Mi spiegate il nesso?
Ma soprattutto: esiste un nesso?
Se proprio volessi fare la stronza, toglierei almeno due punti solo per queste cose, perché non è possibile. Non è possibile entrare in libreria, andare verso i libri, leggere le trame, desiderare di comprare un libro e sentirsi frenati da titolo e cover. Che poi magari il libro lo compri lo stesso, però sempre con un filino di frustrazione che ti esce dai pori dilatati.
“Eh, ma l’importante è che la storia sia bella.” E qua vi volevo. No, non è vero che conta solo quello. Per niente. È tutto il pacchetto a dover essere perfetto, il lettore viene attirato in primis da quello che può vedere. E io non mi sento per nulla attratta dalla “parte esterna” di questo romanzo.
Una stella in meno, perché oggi voglio fare la cattiva.

No, non è vero, la stella in meno voglio metterla per alcune cose che durante la lettura non mi sono piaciute.
Capisco il desiderio dell’autrice di creare una storia particolare e originale, ma ci sono dei passaggi che non sono razionali. Non te li puoi spiegare.
Non riesci a capire come sia possibile che una ragazzina di 13 anni faccia le cose che Tommi ha fatto a quell’età. Perché le tredicenni, semplicemente, certe cose non le fanno. Non ne hanno la possibilità. Persino Fiona Gallagher a una certa si doveva fermare, fare marcia indietro e far entrare in gioco Frank (che è il padre, per i non frequentanti di Shameless).
E poi c’è un altro particolare che potrebbe sembrare stupido, ma che invece è il motore dell’ultima parte del libro. Ragazzi, non voglio fare spoiler, ma non posso fingere che quella parte del libro sia bella e perfetta. Sarà che di romantic suspense ne ho letti tanti, sarà che sono cresciuta a pane e Ultimo, sarà che di serie e film polizieschi ne ho visti a vagonate… ma il colpo di scena presente quasi alla fine del libro, quello che dovrebbe dare la svolta all’intera storia, l’ho trovato così ridicolo, che ho dovuto posare il Kindle e fare un respiro profondo per riprendermi.
Sapete tutti perché nelle missioni sotto copertura in casi delicati come quello narrato nel libro vengono mandati agenti specializzati (o addirittura proprio detective, tenenti e capitani), vero? Perché è forse la cosa più pericolosa che potrebbe mai fare un poliziotto. Perché se ti scoprono e ti salta la copertura, a saltare sarà poi anche il tuo cervello.
Click. Boom. E addio.
E invece no, alla Leighton non piace, quindi niente.
Lei sotto copertura ci manda addirittura un ragazzino, un agente di pattuglia venticinquenne con quanti, due anni di servizio?
Ma andiamo avanti. Va tutto bene, ragazzi.

!!ATTENZIONE SPOILER, SALTATE QUESTO PEZZO!!

Concludo con gli ultimi particolare che ho trovato ASSURDI.
Il rapporto tra Tommi e Lance Tonin.
Uno schifoso pervertito, con un giro di droga che Pablo Escobar se fosse stato vivo je spicciava casa, ha a disposizione un corpicino da sballo come quello di Tommi e… e niente, ragazzi, non lo sfiora. Neppure per sbaglio.
A una certa ho anche ipotizzato che fosse gay. E invece no, gli piacciono tutte le donne tranne Tommi.
O meglio, lei detta un’assurda condizione: io resto al tuo fianco stile Barbie-fidanzata-del-criminale, ma tu non mi tocchi. E lui ci sta! Cioè, acconsente!
E io come dovrei trovare credibile questa storia?
Hai tra le mani un angelo di Victoria’s Secrets e ti limiti a guardarla perché lei, nonostante sia tu ad avere il coltello dalla parte del manico, non vuole che la tocchi? Tu, il criminale incallito che nessuno è mai riuscito ad acciuffare, fai dettare le regole del gioco a una ragazzina?
Ragazzi, questo sparerebbe pure alla madre perché i calzini non sono piegati bene, e si fa prendere in giro da una ragazzina! E non si accorge neppure di tutti i segreti di Tommi! Come diavolo fai a mettere in piedi uno dei più grandi giri di narcotraffico e a non accorgerti che una ragazzetta appena maggiorenne ti sta prendendo per il culo sotto il tuo naso? Ed è perfino circondato da spie e da criminali della peggior specie! E nessuno si accorge dell’elefante in mezzo alla stanza! Nessuno! L’unico a scoprire la verità è l’ultimo arrivato, il cagnolino che le hanno messo di guardia. Ma scherziamo?
E ancora: come fa Lance, che ha ai suoi comandi decine e decine di persone, a non aver mai scoperto che nella stanza sul retro vegeta la madre di Tommi? Nessuno è mai andato a controllare quella casa? Nessuno ha mai seguito e spiato la ragazza? Di nuovo, ma che diamine?
E Sig e Tommi non hanno paura che qualcuno li scopra? Gente, questi due fanno sesso su una panchina del parco! 
Io, davvero, mi spiegate in che razza di Accademia si è diplomato Sig? Perché -e lo so persino io che non sono poliziotto- la prima regola di una missione sotto copertura è: non fare nulla che rischi di bruciarti la copertura. E invece no, lui non ci pensa e fa sesso in un parco pubblico con la fidanzata del boss. 
Ma tutto a posto? 

!!ATTENZIONE: FINE SPOILER!!

A parte queste cose un po’ strane, non me la sento di bocciare questo libro.
Mi è piaciuto, sono stata piuttosto spedita durante la lettura, diventava anche difficile smettere. È una storia carina, molto forte, che ti prende e che ti fa anche stare un po’ male. Ci sono delle inesattezze? Sì, ci sono. Altrimenti si sarebbe beccato cinque stelle.
Magari riesci a notarle, queste inesattezze, ma se non ci presti troppa attenzione è probabile che dopo due pagine le hai già dimenticate. È una storia coinvolgente, credo che questo sia uno dei pregi di quest’autrice: è riuscita a coinvolgermi, nonostante il mio essere davvero troppo puntigliosa.
Mi piace la caratterizzazione dei personaggi –a eccezione del ridicolo Lance e della sua cricca di poveri imbecilli- e ho apprezzato molto il modo in cui la storia tra Sig e Tommi è stata costruita. Lance, quello che dovrebbe fare paura a prescindere, quello che dovrebbe essere il Voldemort di questo libro... non c'è. Ragazzi, compare un paio di volte e non fa niente. Niente di troppo cattivo, niente che giustifichi il suo ruolo di antagonista. Non lo capisco.
A ogni modo, anche se molte cose sembrano al caso (o lo sono?), resta una storia godibile che tratta temi abbastanza profondi.

Sono stata indecisa fino all'ultimo sul voto da dare a questo libro. Tre stelle o tre stelle e mezzo? E alla fine ho deciso: la mezza stella in più se la prende per il personaggio di Travis, l'ho adorato dall'inizio alla fine. Compensa le mancanze delle quali vi ho parlato in questa recensione, anche se non compenserà mai il fatto che in questo libro ci sia un antagonista non antagonista. È un tizio qualsiasi, criminale, che si fa i fatti suoi e basta. Tiene sotto scacco una ragazza e non la controlla. Anzi, le lascia tanto tempo libero, ma così tanto che lei riesce persino a iscriversi a un'università online e a prendere la laurea. Di nascosto, ovviamente. 
Però, diciamola tutta, il libro non fa schifo. E non merita neppure meno stelle di quante io ne abbia date, almeno secondo me. Si lascia leggere, è anche piacevole, ma niente di più.
Bene, cari amici, io vi ringrazio come sempre per aver letto i miei sproloqui. Voglio salutarvi invitandovi a cliccare sul tastino “Segui”, così da rimanere sempre aggiornati sui post che pubblichiamo qui sul blog. Non sono tantissimi, ma ci farebbe molto piacere avervi con noi. 
Un grande abbraccio a tutti voi e arrivederci alla prossima recensione… che arriverà a breve!

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