Bonjour!
Sapete, riuscire a leggere e recensire un libro nello stesso anno in cui è uscito è per me quasi un’esperienza mistica. Finalmente ci sono riuscita e non so dirvi quanto questo mi renda felice! Girando un po’ su Amazon alla ricerca di qualche titolo che mi ispirasse, sono rimasta colpita dalla copertina di Fake. Credo sia diventata una delle mie preferite in assoluto. A convincermi definitivamente a prendere il romanzo di Eris D. è stata però la trama…
Sapete, riuscire a leggere e recensire un libro nello stesso anno in cui è uscito è per me quasi un’esperienza mistica. Finalmente ci sono riuscita e non so dirvi quanto questo mi renda felice! Girando un po’ su Amazon alla ricerca di qualche titolo che mi ispirasse, sono rimasta colpita dalla copertina di Fake. Credo sia diventata una delle mie preferite in assoluto. A convincermi definitivamente a prendere il romanzo di Eris D. è stata però la trama…
Autore: Eris D.
Titolo: Fake
Editore: Self published
Pagine: 168
Prezzo: € 1,99
Voto:
Titolo: Fake
Editore: Self published
Pagine: 168
Prezzo: € 1,99
Voto:
Trama:
“Il volto che ho prestato alla mia anima online è il tuo…”
In amore non conta il tuo aspetto ma ciò che hai dentro. È un luogo comune in cui Margherita vorrebbe credere, ma la realtà è diversa.
Gravemente obesa, all’età di trent’anni, non ha mai avuto un ragazzo e nemmeno assaporato le gioie del sesso.
Quando conosce Manuel in chat, tuttavia, si riaccende in lei la speranza. Lui è stupendo, di certo fuori dalla sua portata, ma in rete, si sa, puoi essere chi vuoi…
È così che Margherita cede alla tentazione di regalarsi una favola: ruba alcuni scatti alla bellissima vicina di casa, nonché ex prostituta, Lucrezia, e sfruttando una falsa identità intraprende una relazione online.
Tutto sembra procedere a gonfie vele fino a che il ragazzo non comincia a insistere per incontrarla di persona. Terrorizzata all’idea di perderlo, Margherita orchestra allora un gioco perverso, ma riuscirà a mantenerne il controllo?
Avvertenze: La lettura di questo libro è consigliata a un pubblico di soli adulti in quanto contiene scene di sesso esplicito.
La mia
opinione
Quando ho deciso di acquistare questo libro, non avevo letto
la trama completa. Mi ero fermata al fatto che Margherita è una donna obesa. Mi
ci sono fiondata, praticamente.
Ne ho abbastanza di stangone alte due metri con una pancia talmente piatta da non riuscire neppure a contenere l’intestino. Volevo leggere una bella storia d’amore tra una ragazza assolutamente non perfetta e un ragazzo che non si cura dell’aspetto fisico. Stava nella sezione “Romanzi rosa”, non potevo di certo immaginare che si trattasse di un thriller psicologico! Lo so, lo so, è un romantic suspance, ma vi giuro che alcune scene mi hanno inquietata quanto e forse più di “La psichiatra” di Wulf Dorn!
Margherita si è chiusa in se stessa a causa del suo aspetto. L’obesità patologica, come ci suggerisce il termine, è una vera e propria malattia. Questa donna non è semplicemente sovrappeso, è affetta da una malattia che nella maggior parte dei casi porta alla morte. Non bisogna mai scherzare con queste cose. E invece cosa hanno fatto gli altri? Le persone l’hanno sempre trattata male, derisa, insultata. Non si sono mai curati dei suoi sentimenti, del suo carattere, del vero io di questa ragazza. Purtroppo questa è una cosa che accade spesso, diciamo quasi sempre.
Ho cominciato a leggere questo libro sentendomi in sintonia con Margherita, mi dispiaceva molto per lei. All’inizio era solo una ragazza sola, che rifiuta la vita a causa di un corpo troppo ingombrante. E all’inizio mi ha fatto tanta tenerezza il suo legame con Manuel. Aveva finalmente trovato un ragazzo che non si curava del suo aspetto, un ragazzo che si era innamorato di lei per com’era davvero. Avevano tante cose in comune. I gusti musicali, la timidezza, l’amore per i tatuaggi… c’erano tutti i presupposti per una dolcissima storia d’amore. Salvo poi scoprire che Margherita mandava a Manuel le foto della sua amica Lucrezia. Quest’ultima è riuscita a catalizzare su di sé tutto il mio affetto. È una ragazza che ha sofferto molto, ha subito abusi e torture indicibili proprio dall’uomo che diceva di amarla. Era poco più di una bambina quando la sua vita è cambiata. A soli diciassette anni, Lucrezia è stata costretta a crescere. Ha avuto la forza di scappare, di fuggire da quella vita fatta solo di violenze. Ha sofferto, ma è riuscita a rialzarsi. Ma non immagina che la sua vita sta tornando nuovamente nell’abisso. Perché Margherita non è la ragazza che lei crede. Non è solo la donna che l’ha aiutata quando ne aveva più bisogno; non è solo la donna che le ha offerto un tetto; non è solo la donna che ha promesso di proteggere il suo anonimato; non è solo quella donna che è riuscita a guadagnarsi la sua fiducia. C’è molto di più in Margherita. La disperazione, il desiderio di non perdere l’unica persona in grado di farla sentire viva, anche solo attraverso lo schermo di un computer. Con Manuel, Margherita si sente finalmente una donna, si sente amata e apprezzata. E non vuole rinunciare a lui, anche a costo di mettere in piedi un gioco perverso e pericoloso. Arriva perfino a minacciare Lucrezia. Vuole che l’amica si presenti a un incontro con Manuel che, dopo più di un anno di conoscenza sul web, vuole finalmente conoscere di persona la donna per cui ha perso la testa. E cosa può fare Lucrezia? Rischiare di ricadere nelle mani del suo aguzzino o assecondare la folle richiesta di Margherita?
Ne ho abbastanza di stangone alte due metri con una pancia talmente piatta da non riuscire neppure a contenere l’intestino. Volevo leggere una bella storia d’amore tra una ragazza assolutamente non perfetta e un ragazzo che non si cura dell’aspetto fisico. Stava nella sezione “Romanzi rosa”, non potevo di certo immaginare che si trattasse di un thriller psicologico! Lo so, lo so, è un romantic suspance, ma vi giuro che alcune scene mi hanno inquietata quanto e forse più di “La psichiatra” di Wulf Dorn!
Margherita si è chiusa in se stessa a causa del suo aspetto. L’obesità patologica, come ci suggerisce il termine, è una vera e propria malattia. Questa donna non è semplicemente sovrappeso, è affetta da una malattia che nella maggior parte dei casi porta alla morte. Non bisogna mai scherzare con queste cose. E invece cosa hanno fatto gli altri? Le persone l’hanno sempre trattata male, derisa, insultata. Non si sono mai curati dei suoi sentimenti, del suo carattere, del vero io di questa ragazza. Purtroppo questa è una cosa che accade spesso, diciamo quasi sempre.
Ho cominciato a leggere questo libro sentendomi in sintonia con Margherita, mi dispiaceva molto per lei. All’inizio era solo una ragazza sola, che rifiuta la vita a causa di un corpo troppo ingombrante. E all’inizio mi ha fatto tanta tenerezza il suo legame con Manuel. Aveva finalmente trovato un ragazzo che non si curava del suo aspetto, un ragazzo che si era innamorato di lei per com’era davvero. Avevano tante cose in comune. I gusti musicali, la timidezza, l’amore per i tatuaggi… c’erano tutti i presupposti per una dolcissima storia d’amore. Salvo poi scoprire che Margherita mandava a Manuel le foto della sua amica Lucrezia. Quest’ultima è riuscita a catalizzare su di sé tutto il mio affetto. È una ragazza che ha sofferto molto, ha subito abusi e torture indicibili proprio dall’uomo che diceva di amarla. Era poco più di una bambina quando la sua vita è cambiata. A soli diciassette anni, Lucrezia è stata costretta a crescere. Ha avuto la forza di scappare, di fuggire da quella vita fatta solo di violenze. Ha sofferto, ma è riuscita a rialzarsi. Ma non immagina che la sua vita sta tornando nuovamente nell’abisso. Perché Margherita non è la ragazza che lei crede. Non è solo la donna che l’ha aiutata quando ne aveva più bisogno; non è solo la donna che le ha offerto un tetto; non è solo la donna che ha promesso di proteggere il suo anonimato; non è solo quella donna che è riuscita a guadagnarsi la sua fiducia. C’è molto di più in Margherita. La disperazione, il desiderio di non perdere l’unica persona in grado di farla sentire viva, anche solo attraverso lo schermo di un computer. Con Manuel, Margherita si sente finalmente una donna, si sente amata e apprezzata. E non vuole rinunciare a lui, anche a costo di mettere in piedi un gioco perverso e pericoloso. Arriva perfino a minacciare Lucrezia. Vuole che l’amica si presenti a un incontro con Manuel che, dopo più di un anno di conoscenza sul web, vuole finalmente conoscere di persona la donna per cui ha perso la testa. E cosa può fare Lucrezia? Rischiare di ricadere nelle mani del suo aguzzino o assecondare la folle richiesta di Margherita?
Ammetto di aver provato una forte inquietudine per tutta la
durata del romanzo. L’ho letto d’un fiato, preoccupata per le sorti di quella
povera Lucrezia che, a quanto pare, è destinata ad essere sempre la vittima di
qualcuno. E Manuel, sono quasi certa che purtroppo ragazzi come lui si trovino
solo nei libri. Entrambi timidi, entrambi con un passato difficile alle spalle,
entrambi cercano di aprire nuovamente il loro cuore. La loro storia prosegue
parallela a quella di Lucrezia e Margherita. Due donne con due vite
completamente diverse. La prima è stata per molti anni vittima del sesso; la
seconda è stata da sempre vittima della mancanza di esso. Ma hanno qualcosa in
comune: nessuna delle due ha conosciuto il vero amore. Non hanno mai ricevuto
affetto da parte degli uomini, perché hanno ricevuto solo il loro disprezzo.
Questo romanzo narra temi molto attuali e anche parecchio difficili da
trattare. Ho apprezzato molto il modo in cui l’autrice è riuscita a entrare
nell’animo di due donne tanto diverse tra loro, l’ha fatto con delicatezza ma
anche con durezza. È un connubio che mi ha lasciata sorpresa, perché non è da
tutto riuscire a narrare di violenze subite e autoinflitte senza cadere
nell’esagerazione o nella volgarità. È stato molto reale anche il modo in cui
sono descritte le movenze di Margherita. Una donna di quasi duecento chili
sicuramente non può muoversi con agilità, ha bisogno persino di qualche
appiglio per potersi alzare da una sedia. Non l’ho trovato per nulla esagerato,
perché questa è la realtà e allora di cosa stiamo parlando? La sua continua
lotta contro il peso, le diete che non hanno mai avuto l’effetto sperato e la
disperazione di questa donna che alla fine decide di mollare. Margherita è
stanca, rinuncia e si sfoga sull’unica cosa che la fa sentire meglio, meno
sola: il cibo. Ma questo è anche il suo nemico. E sfoga la sua rabbia su
Lucrezia, una ragazza bella e magra. Invidia quel corpo statuario, invidia la
bellezza di quei lineamenti delicati. Ma non si rende conto che è proprio a
causa di questo che Lucrezia è caduta nella trappola infernale dalla quale
fugge ancora e dalla quale forse non smetterà mai di fuggire. Non so quali
fossero gli intenti dell’autrice, quale messaggio volesse trasmettere
attraverso le pagine del suo romanzo, ma mi sembra chiaro che l’aspetto non è
tutto e che anche le ragazze belle e magre soffrono a causa di questo.
Margherita è vittima del proprio corpo quanto lo è Lucrezia.
A entrare prepotentemente nel mio cuore, riuscendo anche a rubarne un pezzetto,
è Manuel. Finora ho parlato pochissimo di lui perché volevo dedicargli uno
spazio tutto suo. È un uomo, non un ragazzo. È un uomo che ha sofferto per la
perdita di una persona amata, un uomo che si è fatto da solo e che ha reso la
sua passione una vera professione. Ma è anche dolce e gentile, romantico. E mi
è dispiaciuto molto per lui, perché è caduto nella trappola di Margherita alla
quale si era sinceramente affezionato. Quello di Margherita è stato un
comportamento assolutamente scorretto. Tutta l’empatia provata nelle prime
pagine, si è magicamente sbriciolata nel corso della lettura. L’aspetto fisico
non è una giustificazione. Le azioni sbagliate restano sbagliate. Lei ha
sfruttato il buon cuore di un ragazzo, l’ha fatto innamorare di lei, ha
inscenato una farsa che si è ingigantita al punto da diventare un vero e
proprio dramma. Oltre a inquietarmi parecchio, questa donna mi ha anche fatto
arrabbiare. Un altro tema dannatamente attuale. Il web nasconde meccanismi che
possono generare distruzione. La storia di Margherita e Manuel dovrebbe insegnare
quanto sia pericolosa la realtà virtuale. Chiunque, come Manuel, potrebbe
incappare in una persona che in realtà è totalmente diversa. E non mi riferisco
solo all’aspetto esteriore, fossero questi i problemi! Manuel è incappato in
una donna profondamente disturbata, che si è rifugiata in un mondo creato nei
minimi particolari, ma comunque falso.
Consiglio questo libro?
Lo stile fluido, la quasi totale assenza di refusi, il modo in cui ogni elemento acquista un ruolo importante ai fini della trama. Tutto questo mi ha spinta a divorare le pagine una dietro l’altra. Un libro sicuramente non per tutti, in quanto tratta una storia davvero delicata. Non c’è solo la parte romantica. Fake è quello che azzarderei a definire un romanzo completo. Possiamo vedere i cambiamenti dei personaggi, la loro crescita, ma anche la loro caduta nell’abisso della disperazione. I personaggi sono caratterizzati davvero bene. Durante la lettura sono riusciti a emozionarmi, a farmi arrabbiare, delle volte persino a farmi desiderare di consolarli e abbracciarli. Quindi sì, questo romanzo è assolutamente consigliato. Non è la classica storia d’amore piena di sbaciucchiamenti e buoni sentimenti. Qui possiamo sentire la rabbia, l’invidia, la crudeltà. Sentimenti assolutamente negativi che però hanno un senso, hanno una ragione d’esistere. Non sono messi lì a caso, giusto per riempire qualche pagina. Abbiamo la negatività e la positività. Questo romanzo è riuscito a catturarmi e a farmi sentire privata di qualcosa nel momento in cui è finito.
Spero di leggere qualcos’altro di quest’autrice, perché ormai sono diventata una sua fan!
Lo stile fluido, la quasi totale assenza di refusi, il modo in cui ogni elemento acquista un ruolo importante ai fini della trama. Tutto questo mi ha spinta a divorare le pagine una dietro l’altra. Un libro sicuramente non per tutti, in quanto tratta una storia davvero delicata. Non c’è solo la parte romantica. Fake è quello che azzarderei a definire un romanzo completo. Possiamo vedere i cambiamenti dei personaggi, la loro crescita, ma anche la loro caduta nell’abisso della disperazione. I personaggi sono caratterizzati davvero bene. Durante la lettura sono riusciti a emozionarmi, a farmi arrabbiare, delle volte persino a farmi desiderare di consolarli e abbracciarli. Quindi sì, questo romanzo è assolutamente consigliato. Non è la classica storia d’amore piena di sbaciucchiamenti e buoni sentimenti. Qui possiamo sentire la rabbia, l’invidia, la crudeltà. Sentimenti assolutamente negativi che però hanno un senso, hanno una ragione d’esistere. Non sono messi lì a caso, giusto per riempire qualche pagina. Abbiamo la negatività e la positività. Questo romanzo è riuscito a catturarmi e a farmi sentire privata di qualcosa nel momento in cui è finito.
Spero di leggere qualcos’altro di quest’autrice, perché ormai sono diventata una sua fan!
5 cupcakes. Assolutamente imperdibile. |
Allora, cari amici lettori, sono riuscita a incuriosirvi?
Se avete già letto questo libro, fatemi sapere cosa ne pensate. E se non
l’avete letto… recuperate, ne vale la pena!
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