sabato 5 marzo 2016

Recensione: "Temptation" di Connie Furnari

Buongiorno, amici lettori!
Ho un grandissimo problema: non riesco mai a stare in pari con le uscite libresche, quindi finisco sempre con il leggere libri in estremo ritardo rispetto a tutti gli altri. Mi è successo anche con il libro di cui vi parlerò oggi. Ne ho sentito parlare davvero molto in rete, tanto che mi ha subito attirata… peccato avessi molti altri libri in arretrato. Ma alla fine ce l’ho fatta, sono riuscita a leggerlo e mi sono anche un po’ mangiata le mani. Mi è piaciuto molto, tanto che mi sono anche arrabbiata con me stessa: avrei dovuto leggerlo prima! Amazon mi informa che l’ho acquistato a Marzo 2015, praticamente un anno fa… sono un caso senza speranza, ormai mi sono messa l’anima in pace. Parlo di Temptation, romanzo dell’autrice self Connie Furnari. Un libro che, ho visto, è stato amato e criticato quasi allo stesso modo. E questo non ha fatto altro che accrescere la mia curiosità. Perché sì, quando vedo la gente scannarsi, la mia curiosità sale alle stelle. Infatti mi ritrovo sempre la home invasa da litigi su litigi che non comprendo (perché sono un po’ tarda). Però leggere di gente che si insulta mi fa sorridere. E visto che Connie è una delle autrici più ribelli e incazzose che abbia mai conosciuto, il suo romanzo dovevo leggerlo per forza! E vi dirò… prima stimavo questa donna perché non se ne tiene mai una, va dritta per la sua strada e del giudizio altrui non gliene frega niente. Rimane sempre fedele a se stessa e se le stai sulle palle, te lo fa dice apertamente. Adesso la stimo anche per il modo in cui scrive. Ha uno stile fresco e diretto, gli elementi all’interno della narrazione hanno sempre una loro logica, non annoia mai. E sa scrivere. Nel senso che usa un italiano corretto. E trovare dei libri scritti in modo corretto, oggigiorno è purtroppo un terno al Lotto... ve lo dimostrerò nella prossima recensione.  

Autore: Connie Furnari
Titolo: Temptation
Pagine: 130
Prezzo: € 1,20 (la copia cartacea costa invece € 6,78)
Voto: 
Trama:
Bellshill 1974, Scozia. Eve ha appena diciotto anni, viso da bambina e una spiccata tendenza alla ribellione, da quando suo padre ha abbandonato la famiglia, lasciandola sola con la madre alcolizzata e una misera borsa di studio per mantenersi fino al diploma. Frequenta la St. John Academy, un istituto religioso in cui vige ancora la punizione corporale, e a causa del suo carattere impulsivo, si ritrova più di una volta con i segni delle frustate sulla schiena. Una mattina di pioggia, mentre si reca alle lezioni, Eve conosce Adam. I due si sentono immediatamente attratti l’una dall’altro, finché giunta a scuola, lei non scopre che quel giovane uomo così affascinante è un prete, Padre Mac Gregor, il suo nuovo insegnante. Proprio come un’autentica Eva tentatrice, prova in più di un’occasione a sedurlo, usando tecniche sempre più imprudenti, venendo ogni volta rifiutata, nonostante lui si lasci scappare degli istintivi momenti di passione e tenerezza.
Adam diventa una vera e propria ossessione per Eve.
Questa relazione proibita, alimentata dal fuoco della tentazione, risveglierà parecchi demoni del passato di entrambi, ponendoli davanti a delle scelte drastiche.
Una storia d’amore intensa e drammatica, tra il suono delle cornamuse e il verde smeraldo degli immensi altipiani della Scozia. “Temptation” è un romance dalle accese tinte erotiche che si legge tutto d’un fiato e che trascina in un turbine di emozioni contrastanti, narrato dall’appassionata voce della protagonista. Dopo aver assaggiato un frutto talmente proibito, è davvero possibile conoscere la differenza tra il bene e il male?

La mia opinione

Vi avevo già detto che su questo libro ne ho lette di cotte e di crude?
Ho visto che in molti hanno associato Temptation a “Uccelli di rovo”, ma sinceramente non ci trovo tutte queste grandi somiglianze. A parte il mestiere del protagonista. Padre Ralph e padre Adam. Oltre a questa somiglianza, non ne ho notate altre.
Ho letto questo romanzo tutto d’un fiato, forse per rifarmi del tempo perduto o forse perché è davvero una gran bella storia. Lo stile scorrevole e molto giovane e diretto ha sicuramente favorito la lettura. Non ci sono errori di grammatica o di forma che ti fanno fermare ogni due righe, quindi grazie Connie, mi hai salvata da un attacco di gastrite!

La storia è ambientata in Scozia e già questa caratteristica ha totalmente catalizzato la mia attenzione. Adoro la Scozia, le sue tradizioni, la sua storia. A partire dalle grandi città come Glasgow ed Edimburgo, per finire con le Highlands, quelle immense distese verdi che riescono a trascinarti in un mondo da fiaba. Avevo proprio bisogno di un romanzo ambientato in Scozia, perché tra qualche giorno discuterò la mia tesi di laurea che parla, udite udite, della Scozia! Ma che magica coincidenza, eh? Giusto per restare in tema…

Ad ogni modo, parliamo di una giovane dalla vita di certo non facile. Eve è stata abbandonata dal padre quando aveva solo cinque anni e ha una madre che… no, non posso definirla madre. La chiamerò genitrice. Una donna che non si cura minimamente della figlia, però nutre un profondo e indissolubile amore per la bottiglia. Eve non ha quindi un punto di riferimento, un adulto con il quale confrontarsi e dal quale trarre insegnamento. È solo un’adolescente e si trova a fare da madre alla sua stessa madre. E come se ciò non bastasse a rendere la sua vita un vero Inferno (tanto parliamo di Adamo ed Eva, l’Inferno ci sta tutto), ci si mette anche la scuola che frequenta. Perché Eve non frequenta una normalissima scuola di periferia. No, lei è una studentessa della St. John Academy, una sorta di purgatorio con tanto di punizioni corporali e agenti del KGB travestiti da pinguini. È una ragazza senza peli sulla lingua, ribelle, con degli obiettivi (e qui mi ha un po’ ricordato l’autrice che l’ha creata); una giovane donna che non si fa mettere i piedi in testa ma che, anzi, sfida le rigide regole imposte dalle suore, finendo per questo a subire punizioni di una violenza e di una crudeltà estreme. E poi c’è lui. Adam. Un giovane insegnante di letteratura latina che arriva al collegio per sostituire una suora ammalata. Porca miseria, le suore malvagie si ammalano? Per tutta la vita ho temuto che fossero immortali! Ci sono anche le suore buone, ma rappresentano solo una piccola percentuale del totale. E di sicuro non vivono alla St. John!
Dicevo, Adam. Un ragazzo che della vita non ha praticamente conosciuto nulla. È un prete, una strada che non è stato lui a scegliere di intraprendere. Un uomo buono, caritatevole, sempre pronto ad aiutare chi è in difficoltà. Non aveva però fatto i conti con le tentazioni.
Eve rappresenta la sua dannazione, la tentazione alla quale cerca di resistere con tutto se stesso. Ma come può un uomo –anche se in abito talare- combattere contro i sentimenti? Come può Adam combattere contro ciò che Eve gli fa provare? A parte le tentazioni carnali, Eve lo tenta nel modo più puro. L’amore, la comprensione, la sofferenza. Adam trova in lei una giovane donna incompresa e per questo costantemente additata come una poco di buono. Perché è proprio vero, le colpe dei genitori ricadono sempre sui figli. Ma nel caso di Eve, non è vero che la mela cade vicino all’albero. E solo Adam riesce a capire questa verità. Lui non conosce il passato della famiglia della giovane e quindi in Eve vede solo Eve. Nessun pregiudizio, nessun odio covato negli anni.
Certo, se siete alla ricerca di una storia d’amore d’altri tempi, con un linguaggio signorile e una strusciatina ogni venti capitoli, qui cascate male. È una storia forte, tratta un argomento davvero molto difficile. Una studentessa e un prete? Ragazzi, qui non c’è una via di mezzo. Questo romanzo lo odiate o lo amate. Le descrizioni delle scene spinte sono a loro volta parecchio spinte, anche se non cadono mai nel volgare. Questo l’ho molto apprezzato, perché Connie è riuscita a esprimere la passione senza cadere nella volgarità. È questo è molto difficile, in special modo nei romanzi erotici. Non sono un’assidua lettrice di questo genere (anzi, diciamo che proprio non mi piace), però ho trovato Temptation molto più delicato rispetto ad altri romanzi erotici. Sarà forse perché questo è un erotic romance? Il tema trattato è scandaloso, per certi versi. Ma siamo nel 2016 e a scandalizzare non dovrebbe essere un romanzo che parla dell’amore tra un prete e una ragazza, bensì la cruda realtà.
Solitamente, quando leggo un romanzo, lo faccio a scatola chiusa. Nel senso che preferisco non documentarmi su Amazon o sulle altre piattaforme in cui sono presenti recensioni altrui. Voglio farmi un’idea limpida di ciò che leggo, senza pregiudizi. Tempation l’ho invece letto dopo essermi fatta un giro tra le varie opinioni dei lettori e non riesco a comprendere quelle lettrici che sono rimaste sconvolte dal fatto che Adam sia un prete. Fossero questi i problemi della Chiesa! Preferirei vedere mille uomini come Adam, uomini che agiscono per amore, che “tradiscono” il sacerdozio per un sentimento puro e sincero anziché la sfilza di preti pedofili che organizzano festini a base di escort e droga.
E poi vogliamo mettere il fascino del proibito? È stato elettrizzante leggere di quei due che cercano di stare insieme di nascosto. Lei che cerca di tentarlo e lui che la allontana per rispetto della tonaca che indossa. Un amore così travolgente, a tratti perfino esasperante; un amore di quelli che non si possono dimenticare, anche se ci provi davvero a dimenticarlo. Eve non riesce a dimenticare Adam, anche se lui la allontana da sé. Prova a distrarsi insieme alle amiche, eppure i suoi pensieri vertono sempre nella stessa direzione. E che dire dei colpi di scena? Non voglio spoilerare e rovinarvi la lettura, ma ho davvero adorato il modo in cui l’autrice è riuscita a sorprendermi. C’era sempre qualche mistero, sempre qualche segreto da svelare. Ed è stato anche questo a tenermi incollata alle pagine di Temptation. Ho fatto il tifo per quei due dal primo momento che hanno condiviso, sull’autobus straripante di poveri scozzesi ancora mezzi addormentati.
E poi… e poi… mi ricordavano davvero tanto Gonzalo e Maria de “Il segreto”. La storia di un giovane che si è fatto prete sotto costrizione e di una ragazza che va contro tutto e tutti per stare insieme a lui. No signori, mi sono davvero innamorata di questo romanzo! E comunque c’era anche Donna Francisca: la madre superiora, quella stronzona senza cuore!

Consiglio questo romanzo?
Assolutamente sì! Non è il classico erotico senza una trama, non verte tutto sul sesso come quella roba delle Sfumature che proprio non mi piacciono. A ognuno la propria opinione, non linciatemi. Qui è il sesso a fare da contorno a una storia articolata e interessane, non il contrario. Temptation mi ha estremamente colpito per il modo in cui argomenti delicati come gli abusi vengono trattati. Eve si trova costantemente sotto la minaccia malcelata degli abusi del patrigno. E ogni volta che si trovavano nella stessa stanza, ho seriamente temuto per la sua incolumità. Una madre che preferisce credere al compagno e non alla figlia. Connie è stata in grado di gestire al meglio questo tema davvero grave, delicato e purtroppo sempre più presente. L’ha fatto senza forzature e, soprattutto, non l’ha mercificato. Odio profondamente quei romanzi in cui l’autore usa le molestie e la malattia per vendere più copie, è una mercificazione del dolore altrui. Qui invece ho trovato una ragazza forte e fragile al tempo stesso, una ragazza fondamentalmente sola che trova in Adam quella figura maschile che le è sempre mancata. Una ragazza cresciuta senza padre e quindi senza una figura maschile in grado di donarle quel senso di protezione che da bambine abbiamo provato un po’ tutte col nostro papà. Adam rappresenta per Eve la salvezza, la protezione, la comprensione.  
L’unica cosa ad avermi ammosciata un po’ è la brevità di questo libro. È finito troppo presto, avrei voluto leggere molto altro. Avrei voluto conoscere meglio il passato di Adam, sarebbe stato bello conoscere le sue esperienze di vita, la sua sofferenza, tutti quegli elementi che l’hanno condotto in quel religiosissimo collegio scozzese. Mi sarebbe piaciuto conoscere meglio quel ragazzo, perché è diventato uno dei miei preferiti tra i tanti protagonisti maschili letterari. Conosciamo benissimo Eve perché è la voce narrante dell’intera storia, ma mi sarebbe piacito leggere qualche capitolo dal punto di vista di Adam. Consigliandovi ancora una volta di leggere Temptation, vi do appuntamento alla prossima recensione.

4 cupcakes e mezzo.
Travolgente e appassionante.
Una storia d'amore e sacrificio.
Da non perdere.


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