È da qualche mese che non pubblico
recensioni, ma è davvero difficile trovare un po’ di tempo libero e un momento
di tranquillità. Ne sto approfittando adesso che sono sola in casa, con
l’atmosfera creata dalla neve e un dolce sottofondo musicale.
Il romanzo del quale vi parlerò mi è
entrato nel cuore ancor prima di essere pubblicato con una casa editrice. Non
so chi di voi legge racconti su EFP, ma è proprio grazie a quel sito che ho
conosciuto Chiara Venturelli, meglio nota come Fallsofarc. Posso affermare con
certezza di essere cresciuta con le sue storie. Quante sere trascorse a
controllare il sito nella speranza di veder spuntare un nuovo capitolo di
“Lezioni di seduzione” o di “Secretly”! Immaginate quindi il mio entusiasmo
nello scoprire che una di queste storie da me tanto amate è diventata un libro.
Spero tanto che, attraverso la mia
recensione, anche voi possiate capire di non dovervi lasciar sfuggire le opere
di quest’autrice!
Titolo: Lezioni di seduzione
Autore: Chiara Venturelli (Fallsofarc)
Editore: Centuria
Sinossi:
Iscriversi al corso di teatro è stato un
errore. Ma vedersi assegnare il ruolo di Catherine, la protagonista, è una vera
catastrofe per Elizabeth. Soprattutto perché la "star" maschile è
Jack: bello, brillante, popolare. Tutto il contrario di lei, insomma, e come se
non bastasse un vero stronzo. Tra i due volano subito le scintille, e la
commedia romantica Lezioni di seduzione sembra un disastro annunciato. Quando
ci si mette di mezzo la magia del palcoscenico, però, chi può dire cosa
succederà? Pian piano, mentre la dolce e maliziosa Catherine conquista il suo
William, le cose tra Elizabeth e Jack cominciano a cambiare, la finzione e la
realtà si intrecciano. Complici una visita in famiglia a dir poco pericolosa,
un'amica determinata, un ex fidanzato insistente e almeno due scomodi triangoli
sentimentali, i colpi di scena sul palco e fuori si susseguono in un crescendo
di equivoci. Che porteranno l'eroe e l'eroina a interrogarsi sui propri veri
sentimenti, fino alla sera di una prima all'insegna dell'"improvvisazione"...
Un romanzo dolce, trascinante e divertente che mette in scena, è il caso di
dirlo, le domande più profonde di ogni relazione: chi siamo quando ci
innamoriamo, e di chi ci innamoriamo veramente? Forse anche la passione è un
palcoscenico, e gli uomini e le donne soltanto attori? E, soprattutto, cosa
sarebbe un grande amore senza qualche colpo di scena?
Recensione
Uno dei pregi di Chiara è non perdersi
in dettagli inutili, infatti la storia ti prende già dalle prime pagine e si
scopre immediatamente cosa spingerà i due protagonisti ad avvicinarsi. Jack ed
Elizabeth, infatti, vengono scelti per interpretare i ruoli principali di
“Lezioni di seduzione”: una commedia teatrale sensuale, come avrete immaginato
dal titolo. Jack vestirà i panni di William, libertino settecentesco, mentre
Elizabeth sarà Catherine, dama ingenua e a tratti pudica che non resiste al
fascino del suo “insegnante” di seduzione.
Le due storie non potrebbero non essere
più simili perché, così come Catherine imparerà poco a poco a lasciarsi andare
con William, anche Elizabeth comincerà a provare per Jack sentimenti diversi
dall’insofferenza. I due si incontreranno anche fuori dal contesto scolastico
per provare insieme le scene e, finalmente, ottenere i crediti del corso di
teatro.
Cosa ho amato di questi personaggi? Il
loro comportarsi in modo umano, imperfetto. Nonostante Jack venga descritto
come il classico ragazzo bello e superficiale, in realtà non è superficiale per
nulla. È orgoglioso, abituato a cavarsela da solo in qualsiasi situazione.
Elizabeth, d’altro canto, è una ragazza semplice e impulsiva, infatti spesso
arriva a conclusioni affrettate e completamente errate e mi ha fatto sorridere,
più di una volta, perché molto spesso mi sono trovata a pensarla come lei.
Elizabeth e Jack sono persone comuni, esseri umani che potremmo incontrare
nella vita di tutti i giorni (magari incontrassi uno come Jack, eh!).
«Tu con chi credi di avere avuto a che
fare in questi ultimi giorni?
Con William?»
«Non lo so!» urlai.
«Questo sono io, dannazione!» alzò la
voce a sua volta.
Ho adorato la storia, ma più di ogni
altra cosa ho adorato la confusione che Jack provoca alla protagonista. Elizabeth
spesso si chiede se lui stia recitando anche nella vita reale, quando le parla
e quando la tocca. È bello vedere come questi dubbi creino malintesi,
battibecchi e gelosie. A me non sono mai piaciute le storie semplici, ho sempre
preferito un amore combattuto e questo lo è. Tra l’altro ho sempre trovato
affascinante la linea sottile che separa la realtà dalla finzione, ecco perché
amo così tanto il teatro e le storie ambientate in questo contesto.
«Voglio solo che sia chiaro che...» bisbigliò, direttamente al mio orecchio. Trattenni il respiro. «Quando ti bacio... quando ti sfioro... quando ti tocco... sono io. E voglio te.»
Lo stile dell’autrice è impeccabile:
semplice, arriva dritto al cuore. È riuscita anche a farmi amare i personaggi
secondari, persino quelli che dovresti solo odiare perché mettono i bastoni tra
le ruote ai protagonisti. Questa lettura è stata un mix di tante emozioni e più
volte mi sono ritrovata a ridere come una stupida (i personaggi sono anche
molto divertenti, l’ho già detto?), tanto che mia madre credeva fossi
impazzita.
«Non posso dare il meglio se quando proviamo è vestita come una liceale sessualmente frustrata e si comporta come una zitella acida.»
Consiglio questo romanzo? SUBITO. ADESSO. Cosa ci fate ancora qui?
È una
storia all’apparenza leggera, ma in profondità vuole comunque dare un
insegnamento. Vi ritroverete a crescere con la protagonista, a ridere con i
suoi amici, ad arrabbiarvi con Jack. Poi, alla fine, sarete svuotati di tutto
perché vorrete correre a leggere il seguito. Io non vedo l’ora!
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