Popolo di Dreaming Land,
indovinate chi è tornata? Incredibile ma vero, rieccomi! Lo so, manco da molto,
ma tra lavoro, famiglia e due blocchi del lettore è stata dura trovare libri
interessanti di cui parlarvi.
Poco prima di Natale però ho
trovato un titolo e una trama che mi incuriosivano e ho scoperto che era il
secondo volume di una serie. Quindi, per farmi perdonare per mia lunga assenza,
oggi vi propongo una doppia recensione dei due libri appartenenti alla serie
Hollywood dell’autrice Tibby Armstrong.
In ordine, vi racconterò di
No Apologies uscito due anni fa e del suo seguito Acting Out uscito lo scorso
dicembre.
Nel primo volume, i due
protagonisti sono Aaron e Greg, mentre nel secondo sono Jeremy e Kit. Possono
sembrare due storie separate ma in realtà ci sono molte più similitudini tra i
nostri quattro personaggi di quanto si possa credere. Il filo conduttore
ovviamente è l’amore, ma anche la magia del cinema.
Volete scoprire di più? Bene,
iniziamo con Greg e Aaron.
Titolo: No apologies
Serie: Hollywood #1
Editore: Triskell Edizioni
Genere: Contemporaneo
Pagine: 229
Prezzo: 3,74
Dove trovarlo: Amazon
Solare ed estroverso, Aaron
Blake non ha mai incontrato qualcuno più enigmatico e intrigante del suo
compagno di stanza, l’ombroso Greg Falkner. Aaron vorrebbe imparare a
conoscerlo, ma l’unico modo per penetrare il suo guscio è infrangerlo. Quando
la loro dapprima riluttante amicizia cede il posto all’amore, però, i due
ragazzi si trovano a dover fronteggiare la crudeltà dei loro compagni e
l’intolleranza dell’accademia militare che li ospita.
Questa, almeno, è la storia
che lo sceneggiatore Greg Falkner racconta al pubblico e al suo compagno di
lunga data, Aaron Blake, nel suo ultimo film, No Apologies. Liberamente
ispirata alla loro vita insieme, la pellicola sconvolge Hollywood col suo
audace ritratto di due adolescenti che si innamorano e diventano adulti in un mondo
che fatica ad accettarli.
Ma se sul grande schermo è
facile dare ai protagonisti un lieto fine, Greg sarà costretto a lottare – e
forse anche a fare ammenda – per trovare il suo con Aaron.
Greg Falkner è un giovane,
talentuoso e promettente sceneggiatore, ha una relazione con Aaron Blake,
produttore dei suoi progetti cinematografici, sin da quando erano ragazzini.
Questa relazione però da tempo è in crisi per una serie di motivi ma
soprattutto perché lo sceneggiatore non vuole renderla pubblica, e comunicare
ai mass media di essere gay. Greg, però è davvero innamorato di Aaron e sa che
ha tanto da farsi perdonare.
Alla premiere del film “No
Apologies” il produttore, che non conosce il soggetto di questa nuova opera, è
intenzionato a porre fine alla sua storia con lo sceneggiatore, stufo delle
mancanze nei suoi confronti.
Nel momento in cui però
inizia il film, Aaron si rende conto che sullo schermo non si sta raccontando
una storia qualunque, ma la sua con Greg. Infatti, No Apologies racconta nei
dettagli (più o meno romanzati) come i due giovani uomini si sono conosciuti ed
innamorati.
Grag
in questa sua opera ha messo tutto ciò che prova per il suo amato e a fine
proiezione tenta di salvare il loro rapporto, ma un film che parla del loro
legame e un gesto eclatante possono impedire la fine di un amore?
Dunque, non vado avanti con
la narrazione così che possiate leggere il libro e vedere come finisce, posso
solo dirvi che è la prima volta che leggo qualcosa di Tibby Armstrong e posso dirvi
che sono stata piacevolmente colpita. Il suo modo di raccontare ti prende e ti
fa appassionare ai personaggi anche se questi non ti convincono del tutto,
soprattutto Greg, infatti per quanto è palpabile il sentimento che prova per
Aaron non comprendo certi suoi atteggiamenti: capisco i cattivi rapporti con la
famiglia e i sensi di colpa, ma non sono motivo sufficiente per tenere in ombra
Aaron e per non chiedergli scusa in tanti anni, salvo poi farlo con un film.
Come personaggio ho
apprezzato di più il produttore, anche se alla fine avrei spiegato meglio il
motivo delle sue azioni, ma è tangibile pure in lui che il motivo che poi lo
smuove è l’amore per Greg.
C’è anche un altro
personaggio che ho adorato ma di cui non vi dirò molto perché alla fine c’è una
sorpresa… sto parlando di Nana (credo che tutti vorremmo una nonna così). Con il secondo libro però ho
apprezzato di più Greg e l’ho rivalutato. Ora, raccontandovi di Jeremy e Kit vi
spiego il perché.
Autore: Tibby Armstrong
Titolo: Acting out
Serie: Hollywood #2
Editore: Triskell Edizioni
Genere: Contemporaneo
Pagine: 300
Prezzo: 4,67
Dove trovarlo: Amazon
Jeremy Ash, omosessuale
dichiarato e aspirante attore di Hollywood, ha tutte le qualità per diventare
una superstar. Se solo qualcuno gli desse finalmente la possibilità di
brillare. Un’altra audizione fallita e lascerà per sempre la Fabbrica dei
Sogni! Ha però l’inaspettata occasione di partecipare al progetto più chiacchierato
dell’anno: un film di formazione, a tematica gay, girato da un famoso regista.
Kit Harris è ex enfant
prodige, un tempo beniamino del mondo dello spettacolo. Adesso, all’età di 21
anni, è fortunato se sua madre si ricorda come si chiama. Così, quando gli
viene offerto di recitare insieme a un novellino, in un film romantico
indipendente che promette di ravvivare la sua carriera in declino, lui accetta.
Questo finché non incontra Jeremy, la sua fin troppo attraente co-star.
L’esiguità del guardaroba di questo film è stupefacente e, a quanto pare, che
nessuno dei due attori deve sforzarsi troppo per mostrare la passione bruciante
pretesa dal regista.
Durante
i sei mesi che trascorrono a girare e a dare la caccia alla fama, Kit fa fare a
Jeremy un corso base intensivo per superstar e Jeremy, in cambio, regala a Kit
un assaggio di quella normalità che lui non ha mai conosciuto. Rincorrere una
relazione a lungo termine non è il modo migliore per salvare la propria
carriera. Ma se stare con Jeremy fa sentire Kit tanto bene, quanto a lungo
riuscirà a resistere prima di ammettere che non si tratta solo di una finzione?
Il
libro si apre sempre con la premiere di “No Apologies”, questa volta i
protagonisti sono i due attori che interpretano sul grande schermo la storia
scritta da Greg. Ovvero Jermy Ash che presta il volto a Grant, personaggio
ispirato allo sceneggiatore, e Kit Harris che da il volto ad Alan il quale
assomiglia in tutto e per tutto al produttore Aaron.
Alla
prima vediamo che tra Jeremy e Kit, al posto della chimica mostrata nella pellicola,
c’è una strana freddezza.
Iniziano
cosi i flashback, con il primo provino di Jeremy, l’incontro con Greg, la
sorpresa per la somiglianza tra l’attore e lo sceneggiatore, così simili da
sembrare fratelli (cosa che ci sarà anche tra Kit e Aaron) e soprattutto la
conoscenza tra i due coprotagonisti.
Con
l’inizio delle riprese vediamo che, tra piccoli equivoci, chiarimenti e piccole
confessioni, sembra poter nascere una buona collaborazione tra i due.
Vista
la tematica del film, Kit e Jeremy devono stare molto a contatto e per via
delle numerose scene intime tra i due ragazzi, viene scatenato nell’attore più
famoso il bisogno di soddisfare le pulsioni che chiaramente sul set i due non
possono portare a termine. Un pomeriggio, Kit entra nella roulotte dell’attore
esordiente e apertamente gli chiede di soddisfare il suo bisogno.
Jeremy
non è propenso alla cosa, ma vuoi l’astinenza, il fatto che Kit sembra un Dio
greco e che quelle scene fanno un certo effetto anche a lui, decide di
accontentarlo. La loro diventa così una sorta di amicizia con benefici in cui
Kit non vuole etichette in quanto “lui non è gay” mentre Jeremy vuole il
comando su ogni cosa che fanno insieme e vuole provare emozioni forti per
dimenticare il suo dolorosissimo passato. La condivisione di questo passato e
di tanti momenti passati insieme porta inevitabilmente i due attori ad
innamorarsi l’uno dell’altro ma Kit deve proteggere la sua immagine di “etero
bello e dannato” per riportare la sua carriera sulla cresta dell’onda.
Quindi
secondo voi cosa farà? Sceglierà la carriera o sceglierà di essere un uomo
autentico accettando di provare un sentimento profondo per Jeremy e cercando di
viversi questo amore?
Come
per il primo libro non vi racconto più nulla per permettervi di leggere e
gustarvi la storia.
Ho
apprezzato in questo secondo volume il fatto che attraverso gli occhi di Jeremy
continuiamo a vivere la relazione tra Aaron e Greg. Infatti, lo sceneggiatore
ospita in casa sua il giovane attore e assistiamo anche alla nascita di una
bellissima amicizia tra i due, che si sostengono e proteggono a vicenda, si
prendono in giro e si danno consigli sulle loro rispettive situazioni amorose.
Come
in No Apologies ho apprezzato la passionalità delle scene hot, ma mi chiedo se
l’eccessivo numero non abbia danneggiato alcuni punti della trama, come ad
esempio: il passato di Jeremy (simile tra l’altro a quello di Greg) che viene
spiegato ma, a mio avviso, poteva essere raccontato meglio;
Come
poteva essere mostrata meglio la carriera di Kit, per non parlare che lui di
punto in bianco si rende conto di essere gay, quando prima di Jeremy è stato
solo con ragazze.
Se
nel primo volume si ama Nana, in questo invece si odia un altro personaggio,
Amber, la solita modella arrivista. Si, nel libro ci sono alcuni cliché che si
potevano evitare e che mi hanno fatto storcere un po’ il naso, ma non hanno
rovinato più di tanto la lettura.
Ripeto,
Tibby Armstrong ha un bel modo di scrivere, ma dovrebbe concentrarsi di più sui
dettagli per rendere la storia migliore.
Se
volete passare un piacevole pomeriggio in compagnia di un libro senza grandi
pretese e vi piace il mondo Hollywoodiano vi consiglio questa serie.
A
presto con altri libri da consigliarvi, un abbraccio ;)
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