venerdì 1 febbraio 2019

Doppia Review: "No apologies" e "Acting out" di Tibby Armstrong


Popolo di Dreaming Land, indovinate chi è tornata? Incredibile ma vero, rieccomi! Lo so, manco da molto, ma tra lavoro, famiglia e due blocchi del lettore è stata dura trovare libri interessanti di cui parlarvi.
Poco prima di Natale però ho trovato un titolo e una trama che mi incuriosivano e ho scoperto che era il secondo volume di una serie. Quindi, per farmi perdonare per mia lunga assenza, oggi vi propongo una doppia recensione dei due libri appartenenti alla serie Hollywood dell’autrice Tibby Armstrong.
In ordine, vi racconterò di No Apologies uscito due anni fa e del suo seguito Acting Out uscito lo scorso dicembre.
Nel primo volume, i due protagonisti sono Aaron e Greg, mentre nel secondo sono Jeremy e Kit. Possono sembrare due storie separate ma in realtà ci sono molte più similitudini tra i nostri quattro personaggi di quanto si possa credere. Il filo conduttore ovviamente è l’amore, ma anche la magia del cinema.
Volete scoprire di più? Bene, iniziamo con Greg e Aaron.


Autore: Tibby Armstrong
Titolo: No apologies
Serie: Hollywood #1
Editore: Triskell Edizioni
Genere: Contemporaneo
Pagine: 229
Prezzo: 3,74
Dove trovarlo: Amazon

 Solare ed estroverso, Aaron Blake non ha mai incontrato qualcuno più enigmatico e intrigante del suo compagno di stanza, l’ombroso Greg Falkner. Aaron vorrebbe imparare a conoscerlo, ma l’unico modo per penetrare il suo guscio è infrangerlo. Quando la loro dapprima riluttante amicizia cede il posto all’amore, però, i due ragazzi si trovano a dover fronteggiare la crudeltà dei loro compagni e l’intolleranza dell’accademia militare che li ospita.
Questa, almeno, è la storia che lo sceneggiatore Greg Falkner racconta al pubblico e al suo compagno di lunga data, Aaron Blake, nel suo ultimo film, No Apologies. Liberamente ispirata alla loro vita insieme, la pellicola sconvolge Hollywood col suo audace ritratto di due adolescenti che si innamorano e diventano adulti in un mondo che fatica ad accettarli.
Ma se sul grande schermo è facile dare ai protagonisti un lieto fine, Greg sarà costretto a lottare – e forse anche a fare ammenda – per trovare il suo con Aaron.  
Greg Falkner è un giovane, talentuoso e promettente sceneggiatore, ha una relazione con Aaron Blake, produttore dei suoi progetti cinematografici, sin da quando erano ragazzini. Questa relazione però da tempo è in crisi per una serie di motivi ma soprattutto perché lo sceneggiatore non vuole renderla pubblica, e comunicare ai mass media di essere gay. Greg, però è davvero innamorato di Aaron e sa che ha tanto da farsi perdonare.
Alla premiere del film “No Apologies” il produttore, che non conosce il soggetto di questa nuova opera, è intenzionato a porre fine alla sua storia con lo sceneggiatore, stufo delle mancanze nei suoi confronti.
Nel momento in cui però inizia il film, Aaron si rende conto che sullo schermo non si sta raccontando una storia qualunque, ma la sua con Greg. Infatti, No Apologies racconta nei dettagli (più o meno romanzati) come i due giovani uomini si sono conosciuti ed innamorati.
Grag in questa sua opera ha messo tutto ciò che prova per il suo amato e a fine proiezione tenta di salvare il loro rapporto, ma un film che parla del loro legame e un gesto eclatante possono impedire la fine di un amore?

Dunque, non vado avanti con la narrazione così che possiate leggere il libro e vedere come finisce, posso solo dirvi che è la prima volta che leggo qualcosa di Tibby Armstrong e posso dirvi che sono stata piacevolmente colpita. Il suo modo di raccontare ti prende e ti fa appassionare ai personaggi anche se questi non ti convincono del tutto, soprattutto Greg, infatti per quanto è palpabile il sentimento che prova per Aaron non comprendo certi suoi atteggiamenti: capisco i cattivi rapporti con la famiglia e i sensi di colpa, ma non sono motivo sufficiente per tenere in ombra Aaron e per non chiedergli scusa in tanti anni, salvo poi farlo con un film.
Come personaggio ho apprezzato di più il produttore, anche se alla fine avrei spiegato meglio il motivo delle sue azioni, ma è tangibile pure in lui che il motivo che poi lo smuove è l’amore per Greg.
C’è anche un altro personaggio che ho adorato ma di cui non vi dirò molto perché alla fine c’è una sorpresa… sto parlando di Nana (credo che tutti vorremmo una nonna così). Con il secondo libro però ho apprezzato di più Greg e l’ho rivalutato. Ora, raccontandovi di Jeremy e Kit vi spiego il perché.
Pronti per Acting Out?




Autore: Tibby Armstrong
Titolo: Acting out
Serie: Hollywood #2
Editore: Triskell Edizioni
Genere: Contemporaneo
Pagine: 300
Prezzo: 4,67
Dove trovarlo: Amazon
Jeremy Ash, omosessuale dichiarato e aspirante attore di Hollywood, ha tutte le qualità per diventare una superstar. Se solo qualcuno gli desse finalmente la possibilità di brillare. Un’altra audizione fallita e lascerà per sempre la Fabbrica dei Sogni! Ha però l’inaspettata occasione di partecipare al progetto più chiacchierato dell’anno: un film di formazione, a tematica gay, girato da un famoso regista.
Kit Harris è ex enfant prodige, un tempo beniamino del mondo dello spettacolo. Adesso, all’età di 21 anni, è fortunato se sua madre si ricorda come si chiama. Così, quando gli viene offerto di recitare insieme a un novellino, in un film romantico indipendente che promette di ravvivare la sua carriera in declino, lui accetta. Questo finché non incontra Jeremy, la sua fin troppo attraente co-star. L’esiguità del guardaroba di questo film è stupefacente e, a quanto pare, che nessuno dei due attori deve sforzarsi troppo per mostrare la passione bruciante pretesa dal regista.

Durante i sei mesi che trascorrono a girare e a dare la caccia alla fama, Kit fa fare a Jeremy un corso base intensivo per superstar e Jeremy, in cambio, regala a Kit un assaggio di quella normalità che lui non ha mai conosciuto. Rincorrere una relazione a lungo termine non è il modo migliore per salvare la propria carriera. Ma se stare con Jeremy fa sentire Kit tanto bene, quanto a lungo riuscirà a resistere prima di ammettere che non si tratta solo di una finzione?
Il libro si apre sempre con la premiere di “No Apologies”, questa volta i protagonisti sono i due attori che interpretano sul grande schermo la storia scritta da Greg. Ovvero Jermy Ash che presta il volto a Grant, personaggio ispirato allo sceneggiatore, e Kit Harris che da il volto ad Alan il quale assomiglia in tutto e per tutto al produttore Aaron.
Alla prima vediamo che tra Jeremy e Kit, al posto della chimica mostrata nella pellicola, c’è una strana freddezza.
Iniziano cosi i flashback, con il primo provino di Jeremy, l’incontro con Greg, la sorpresa per la somiglianza tra l’attore e lo sceneggiatore, così simili da sembrare fratelli (cosa che ci sarà anche tra Kit e Aaron) e soprattutto la conoscenza tra i due coprotagonisti.
Con l’inizio delle riprese vediamo che, tra piccoli equivoci, chiarimenti e piccole confessioni, sembra poter nascere una buona collaborazione tra i due.
Vista la tematica del film, Kit e Jeremy devono stare molto a contatto e per via delle numerose scene intime tra i due ragazzi, viene scatenato nell’attore più famoso il bisogno di soddisfare le pulsioni che chiaramente sul set i due non possono portare a termine. Un pomeriggio, Kit entra nella roulotte dell’attore esordiente e apertamente gli chiede di soddisfare il suo bisogno.
Jeremy non è propenso alla cosa, ma vuoi l’astinenza, il fatto che Kit sembra un Dio greco e che quelle scene fanno un certo effetto anche a lui, decide di accontentarlo. La loro diventa così una sorta di amicizia con benefici in cui Kit non vuole etichette in quanto “lui non è gay” mentre Jeremy vuole il comando su ogni cosa che fanno insieme e vuole provare emozioni forti per dimenticare il suo dolorosissimo passato. La condivisione di questo passato e di tanti momenti passati insieme porta inevitabilmente i due attori ad innamorarsi l’uno dell’altro ma Kit deve proteggere la sua immagine di “etero bello e dannato” per riportare la sua carriera sulla cresta dell’onda.
Quindi secondo voi cosa farà? Sceglierà la carriera o sceglierà di essere un uomo autentico accettando di provare un sentimento profondo per Jeremy e cercando di viversi questo amore?

Come per il primo libro non vi racconto più nulla per permettervi di leggere e gustarvi la storia.

Ho apprezzato in questo secondo volume il fatto che attraverso gli occhi di Jeremy continuiamo a vivere la relazione tra Aaron e Greg. Infatti, lo sceneggiatore ospita in casa sua il giovane attore e assistiamo anche alla nascita di una bellissima amicizia tra i due, che si sostengono e proteggono a vicenda, si prendono in giro e si danno consigli sulle loro rispettive situazioni amorose.
Come in No Apologies ho apprezzato la passionalità delle scene hot, ma mi chiedo se l’eccessivo numero non abbia danneggiato alcuni punti della trama, come ad esempio: il passato di Jeremy (simile tra l’altro a quello di Greg) che viene spiegato ma, a mio avviso, poteva essere raccontato meglio;
Come poteva essere mostrata meglio la carriera di Kit, per non parlare che lui di punto in bianco si rende conto di essere gay, quando prima di Jeremy è stato solo con ragazze.
Se nel primo volume si ama Nana, in questo invece si odia un altro personaggio, Amber, la solita modella arrivista. Si, nel libro ci sono alcuni cliché che si potevano evitare e che mi hanno fatto storcere un po’ il naso, ma non hanno rovinato più di tanto la lettura.

Ripeto, Tibby Armstrong ha un bel modo di scrivere, ma dovrebbe concentrarsi di più sui dettagli per rendere la storia migliore.
Se volete passare un piacevole pomeriggio in compagnia di un libro senza grandi pretese e vi piace il mondo Hollywoodiano vi consiglio questa serie.
A presto con altri libri da consigliarvi, un abbraccio ;)




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