Popolo
di Dreaming Land, lo
so, vi avevo detto:
“Tornerò
presto per parlarvi del prossimo volume...” invece, a causa di
varie vicissitudini, ho fatto passare un bel po’ di tempo, ma come
si dice: meglio tardi che mai!! Quindi, eccoci
giunti, finalmente, alla recensione del terzo libro della serie
Un’indagine
di Cole McGinnis di
Rhys
Ford.
In Panni
Sporchi
ritroviamo Cole e Jae alle prese con alcuni membri delle loro
famiglie che irrompono nella loro vita e con diversi delitti che
sembrano essere legati ad una sola persona.
Titolo:
Panni Sporchi
Autore: Rhys
Ford
Casa
Editrice: Dreamspinner Press
Serie:
Un’indagine di Cole McGinnis #3
Pagine: 265
Prezzo:
€ 4,54
Dove
Trovarlo: Amazon
Voto:
4,5/5
Sinossi:
Per
Cole McGinnis, ex poliziotto diventato investigatore privato, ogni
giorno presenta una nuova sfida che spesso comporta, purtroppo,
sofferenza e morte. Claudia, la segretaria che gli fa da madre, si
sta ancora riprendendo da un colpo d’arma da fuoco, mentre il suo
ragazzo Kim Jae-Min, non ancora dichiarato, di punto in bianco si
trova a dover ospitare la sorella adolescente. Nel frattempo, Cole
affronta i suoi problemi di famiglia, in particolare quel misterioso
fratellastro giapponese che il suo fratello maggiore, Mike, è deciso
ad accogliere a braccia aperte.
Come se i suoi drammi personali
non bastassero, Cole viene avvicinato da Madame Sun, un’indovina
i cui clienti stanno morendo a una velocità allarmante. Lei è
convinta che qualcuno li stia uccidendo e vuole che siano svolte
delle indagini al riguardo, ma la polizia pensa che si stia
immaginando tutto. Cole accetta il caso nella speranza di
tranquillizzarla, ma si trova davanti a un nodo gordiano di menzogne
e tradimenti in cui nessuno è chi dovrebbe essere, e la morte sembra
l’unica carta presente nel mazzo dell’indovina.
Cole
ha appena scoperto che sua madre, Ryoko, non è morta poco dopo
averlo dato alla luce, ma in realtà lei tornò in Giappone in
seguito alla sua nascita, lasciando lui e Mike con il loro padre.
In
Giappone la donna si è risposata e ha avuto un altro figlio,
Tokugawa Ichiro, che ora, dopo cinque anni dalla morte della madre
vuole incontrare i suoi fratellastri perché lui, a differenza loro,
conosce Mike e Cole dai racconti di Ryoko.
Per
Cole, diversamente del fratello maggiore, è difficile digerire il
fatto che la madre li abbia abbandonati per rifarsi una vita nel suo
Paese d’origine ed è restio ad incontrare il fratellastro.
Per
fortuna Cole ha altro a cui pensare oltre le questioni famigliari,
infatti un’indovina, Madame Sun, lo assume perché preoccupata che
diversi suoi clienti sono stati assassinati e ha paura che non sia
una coincidenza, inoltre in un certo senso si sente responsabile di
quello che sta accadendo.
Man
mano che inizia l’indagine si allarga la rete dei delitti e si
scopre che il fattore comune tra queste vittime non è l’indovina.
Per
il nostro detective si apre cosi un rompicapo dal quale sembra
complicatissimo trovare una soluzione anche perché tutte le persone
coinvolte, non solo quelle assassinate, sembrano essere vittime delle
circostanze.
Cole,
messa da parte la questione del fratellastro e dell’indagine
difficile, vorrebbe pensare, all’unica persona che lo fa sentire
vivo, sereno e felice, Jae. Il quale ha però un’altra sorpresa,
ovvero la sua sorellina adolescente, Tiffany che è scappata da Seul
e vuole stare con il fratello. Ma Tiffany, ignora l’omosessualità
di Jae e da “brava coreana” la trova una cosa ignobile e
vergognosa, quindi nel momento in cui conosce Cole prova disgusto
per la coppia e Jae per amore della sorellina e della sua della
famiglia prende una decisione molto difficile.
Successivamente,
Ichiro prende alla sprovvista il fratellastro, che si deve rende
conto che il ragazzo non ha colpe per le scelte prese dalla loro
madre, ha solo avuto la fortuna di crescere con lei, cosa accaduta
per pochi anni anche a Mike.
Per
molti aspetti, non solo fisici, i due si assomigliano parecchio,
entrambi non sono visti totalmente bene dalla società, soprattutto
quella orientale.
Ben
presto diventano molto complici, non solo nel “coalizzarsi”
contro Mike, infatti Ichiro aiuterà Cole in alcune traduzioni
importanti per le indagini.
Nonostante
la decisione molto difficile di cui vi parlavo prima, l’amore è
più forte di tutto e di tutti, Jae e Cole come coppia sono maturati
molto rispetto ai due libri precedenti e lo stesso Jae appare più
preso e innamorato ed è forse per questo che appare anche più
fragile e combattuto, ma per fortuna Cole è la sua roccia e unirà
sempre tutti i cocci qualora il suo “piccolo” dovesse cadere in
pezzi.
Vi
segnalo il discorso che Cole fa a Tiffany sull’importanza di amare
qualcuno, al di là del sesso di questa persona, davvero molto bello,
e spero vivamente che la ragazza, essendo giovane, possa cambiare la
sua mentalità e distinguersi dal resto della famiglia Kim.
I
personaggi che abbiamo incontrato sin dal primo libro ci sono ma
compaiono di meno (anche se Claudia quando entra in scena si fa
valere e Maddy nei suoi interventi è sempre unica!), l’unico che
compare in modo costante è il fedele Bobby, che per quanto adoro,
spero non si sviluppi un certo “interesse”, che ha mostrato di
avere qui, nei prossimi libri.
Lui
continua ad essere un amico e un collaboratore essenziale per Cole,
ma ricordiamoci che è un po’ “grandicello”.
Rhys
Ford sorprende anche in questo volume: nelle scene passionali,
davvero super bollenti; nell’indagine, anche se stavolta avevo due
sospetti sin dall’inizio e alla fine uno dei due è effettivamente
il colpevole, ma la storia per come è raccontata comunque ti
coinvolge e alla fine rimani sorpreso dalla verità.
Tra
l’altro, le ultime dieci pagine sono un altro colpo di scena che
ti fa rimanere col fiato sospeso fino all’ultimo.
Questa
serie mi prende sempre di più e non vedo l’ora che venga tradotto
il quarto libro. Inoltre, in Panni
Sporchi,
finalmente troviamo un glossario, un ottima giuda per le parole
coreane e per non perdersi tra i vari personaggi che hanno nomi
simili.
In
attesa che esca il quarto libro vi consiglio vivamente di leggere i
primi tre volumi se vi piacciono: il genere poliziesco, la suspance,
i colpi di scena, le battute sarcastiche, le scene hot super sensuali
ma mai volgari, le belle amicizie tra personaggi che non ti
aspetteresti mai, la prevalenza dei buoni sentimenti sull’omofobia
e sulle mentalità ristrette ed infine, forse sono un po’ di parte,
ma Agì e Piccolo (i nomignoli di Cole e Jae) sono davvero adorabili,
una delle mie coppie preferite in assoluto del genere M/M.
Per
ora accantoniamo per un po’ la serie Un’idagine
di Cole McGinnis,
io cercherò
di non farvi aspettare molto per le prossime recensioni,
sempre alla scoperta del mondo M/M ;-)
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