Amici di Dreaming Land, oggi voglio parlarvi di un
romanzo che mi ha lasciato dentro tanta dolcezza e un pizzico serenità.
Non è necessario cadere nel melenso per scrivere una storia dolce, e Keira Andrews, con il suo Valor on the move, è riuscita a catturarmi completamente.
Sono davvero contenta che Triskell Edizioni abbia deciso di portare questo romanzo in Italia, nonostante in lingua originale sia uscito ben tre anni fa, perché è diventato uno dei miei personalissimi "imperdibili". Adesso allacciate le cinture e venite insieme a me alla White House… con la speranza di non incontrare Trump per i corridoi.
Non è necessario cadere nel melenso per scrivere una storia dolce, e Keira Andrews, con il suo Valor on the move, è riuscita a catturarmi completamente.
Sono davvero contenta che Triskell Edizioni abbia deciso di portare questo romanzo in Italia, nonostante in lingua originale sia uscito ben tre anni fa, perché è diventato uno dei miei personalissimi "imperdibili". Adesso allacciate le cinture e venite insieme a me alla White House… con la speranza di non incontrare Trump per i corridoi.
A noi piacciono
solo i Castillo!
Prima di lasciarvi alla
recensione, vorrei scusarmi per la lunghezza di questa recensione, ma ero
troppo presa dalla foga. Quando un romanzo mi piace, tenere la boccaccia chiusa
è davvero impossibile.
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Titolo: Valor on the move
Traduttore: Raffaella
Arnaldi
Serie: Valor #1
Editore: Triskell Edizioni
Prezzo ebook: 5.99€
Dove trovarlo: Amazon
Avrebbe dato la vita per proteggere il figlio del
Presidente. Non si sarebbe mai aspettato di mettere a rischio il cuore.
Crescere da ragazzo gay alla Casa Bianca non è stato
facile per Rafael Castillo. Conosciuto dai servizi segreti con il nome in
codice Valor, Rafa, all’ultimo anno di college, sente di compiere un atto di
coraggio a nascondere la propria omosessualità restando lontano dai riflettori.
La presidenza di suo padre è quasi alla fine, e il giovane non deve fare altro
che attenersi al piano che ha accuratamente concepito. Una volta che la sua
famiglia sarà lontana dalla ribalta, Rafa potrà confessare ai genitori
ultraconservatori la propria sessualità e il suo sogno di diventare chef. Ciò
che non fa parte dei suoi piani è l’arrivo di un nuovo agente dei servizi
segreti che si rivela un sogno erotico che cammina, ma finora Rafa è sempre
stato bravo a tenere per sé i propri desideri. Inoltre, Shane Kendrick non lo
degnerebbe di uno sguardo se non avesse il compito di proteggerlo.
Shane ha fatto carriera salendo i ranghi dei servizi
segreti fino ad arrivare alla Casa Bianca, e anche se proteggere il figlio
timido e noioso del presidente non è il lavoro che sognava, almeno non si
prospetta impegnativo, dato che nessuno presta molta attenzione a Rafa. Scopre
però che sotto il guscio di riservatezza che presenta al pubblico, c’è un
giovane pieno di vita. Pur notando che Rafa ha una cotta per lui, ripete a se
stesso che è una cosa innocua. Nella sua vita non c’è mai stato posto per
l’amore, e certo non ha mai oltrepassato quel limite con un suo protetto.
Salvaguardare l’incolumità di Rafa a ogni costo è la
missione di Shane. Ma Rafa comincia a entrare nei suoi pensieri: questo metterà
a rischio i cuori di entrambi?
Devo ammetterlo: nutro una
sorta di sottile e insana ossessione per le storie che vedono protagonisti
gli abitanti della Casa Bianca, in particolar modo la progenie del Presidente.
E, volendo essere ancora più precisi, la figlia del Presidente e un agente dei
Servizi Segreti. Chi non ha mai visto “Amori in corsa” con Mandy Moore? O “Una
teenager alla casa bianca” con Katie Holmes?
Se sei la figlia del
presidente, è chiaro che faresti di tutto per fuggire dalla gabbia dorata nella
quale sei rinchiusa. Perché sì, tuo padre sarà anche l’uomo più potente del
mondo libero, ma vuoi mettere poter andare a scuola senza avere alle calcagna
due montagne vestite alla Man in Black?
Ecco, se vi sono piaciuti
quei film, allora Valor on the move vi farà impazzire!
ps. Se vi piacciono le
storie ambientate alla White House, vi consiglio Designated Survivor. Lo
trovate su Netflix.
Siamo alla White House -ma
va?- e Rafael Castillo si sente oppresso -ma va? Pt.2- perché vorrebbe tornare
ad avere una vita normale.
È il quarto figlio del
Presidente e della First Lady che, quanto a calore ed emozioni umane, mi
ricorda molto Melania Trump. Finta e artefatta, silenziosa e fredda col mondo
intero. ADORO.
Rafael, oltre a sentire la
mancanza dei fratelli sparsi per il Paese, si sente oppresso dal non poter
essere ciò che in realtà è da quando era bambino. È gay, ma deve in ogni modo
tenere segreta questa parte fondamentale della sua vita. È il figlio di un
Presidente repubblicano e conservatore, proviene da una famiglia all’apparenza
molto cattolica e teme il giudizio del mondo intero. Da quando il padre -che è
alla fine del secondo mandato- si è insediato alla Casa Bianca, Rafa ha sempre
tentato di passare inosservato. Essere un ragazzo tranquillo che non è solito
fare colpi di testa è un ottimo primo passo per passare inosservato. Alla White
House lo adorano tutti, dallo staff ai domestici agli uomini dei servizi
segreti. Dopo aver avuto un assaggio di Adriana -la sorella di Rafa- proteggere
il più giovane della famiglia presidenziale sembra un gioco da ragazzi.
È proprio questo che viene
riferito a Shane Kendrick, agente appena arrivato alla Casa Bianca con il
compito di essere l’ombra del giovane Castillo. Gli è andata bene, non immagina
neppure quanti colleghi vorrebbero essere al suo posto. Con Rafa non dovrà
partire all’improvviso senza cambio e senza spazzolino, non dovrà fare il giro
dei locali in piena notte, non sarà costretto a volare a Las Vegas
all’improvviso. Perché Valor -questo il suo nome in codice- non è come i suoi
fratelli, ed è proprio per questo che tutti lo adorano. E dato il poco lavoro
che gli toccherà fare, lo adorerebbe anche Shane.
Se solo Rafael non fosse
così carino!
Shane resta subito turbato
da questo giovane troppo calmo per essere davvero un ventenne, con la passione
per la cucina e i capelli sempre perfetti.
Devo ammettere una cosa:
leggendo dei capelli di Rafael, non ho potuto non immaginarlo simile a Blaine
Anderson di Glee. E ora sparatemi pure, ma Rafa nella mia testa è proprio
uguale a Darren Criss in modalità capelli leccati dalla mucca!
È LUI, OKAY? |
Ad ogni modo, ora giuro che
vado avanti, in breve tempo Shane e Rafael iniziano una sorta di abitudine
segreta. Ogni notte -dato che Shane fa il turno di notte- i due si incontrano
nella cucina privata del terzo piano. Rafael cucina di nascosto, l’unico a
saperlo è Shane che gli fa da cavia. Nel frattempo, Rafael fa domande su
domande e Shane tenta di non rispondere, ma alla fine capitola sempre perché è
impossibile resistere a quel ragazzino. Hanno un interesse in comune, il surf,
e Shane gli parla di quando surfava nella West Coast. I due parlano sempre di
qualcosa, sembra non siano mai a corto di argomenti, e possiamo vedere un
graduale avvicinamento.
Nonostante l’attrazione
divenga palese già dal primo incontro, il reale interesse si manifesta poco
alla volta. Se Rafael si becca una cotta allucinante subito, Shane manifesta un
certo attaccamento dopo un po’ di tempo. E sarebbe stupido pensare che per
l’agente non sia un vero interesse. In realtà Shane è l’adulto ed è quello che
ha la responsabilità di mantenere le distanze. Un agente non può affezionarsi
al suo protetto, così come un protetto non può affezionarsi al suo agente, ma è
anche vero che al protetto va perdonato tutto, mentre è l’agente a subire le
vere conseguenze. Il coinvolgimento emotivo tra Rafa e Shane è vietato, ma è
anche impossibile da ignorare. Parliamo di un ragazzo appena ventenne che si è
sempre nascosto e che ha sempre costretto se stesso a rinunciare ai ragazzi per
non rovinare l’immagine pubblica e la carriera politica del padre; poi abbiamo
un uomo adulto, più grande del primo di ben diciassette anni, che non si è mai
innamorato e che ha subito un trauma tanto grande da aver influenzato tutta la
sua vita.
Viene quasi automatico
tifare per questa coppia così stranamente assortita. Chi si aspettava che un
uomo tutto d’un pezzo come Shane provasse un così forte interesse per un
ragazzino che ha la metà dei suoi anni? E come si può non lasciarsi incantare
dai momenti che quei due condividono? Giuro, per tutta la lettura sono stata
con gli occhi a cuoricino. Poi è arrivato il fatidico capitolo diciotto e ho
pianto tutte le lacrime che avevo nel serbatoio. Non sono per nulla sensibile,
quindi ho trovato davvero molto strano che i miei occhi fossero bagnati. È
stata tutta colpa di Rafael e delle sue parole, della sofferenza che ha provato
nel nascondersi per tutti questi anni, nell’essere sempre l’ultimo e il meno
interessante. Rafael sembra quasi confuso: vuole passare inosservato, ma soffre
nel passare inosservato. Questa è una cosa che mi ha fatto riflettere molto e
mi ha fatto immaginare un ragazzo solo e triste, senza nessuno con cui parlare
davvero di tutto -a eccezione dell’amica che si è trasferita a Parigi-. Sembra
sotto assedio. Non può parlare al telefono senza che i suoi discorsi vengano
intercettati dai servizi segreti; non può fare ricerche su internet; non può
camminare libero per casa; non può uscire. Non può fare nulla, neppure guardare
un porno! Ma povero ragazzo! E a renderlo ancora più triste è il fatto di non
essere ribelle come i suoi fratelli, di non essere riuscito a fuggire come
invece hanno fatto loro. No, lui è rimasto alla Casa Bianca, a obbedire in
silenzio.
E allora Shane sembra
davvero una boccata d’aria fresca, un sorso d’acqua che lo disseta e lo fa
sentire meglio. Perché Rafael, con Shane, può essere se stesso e può anche dare
sfogo a tutta la frustrazione e a tutta la rabbia che prova.
Vorrei parlarvi di molto
altro, scandagliare insieme a voi ogni avvenimento di questo bellissimo
romanzo, ma credo sia meglio non andare oltre per non incorrere in qualche
spoiler. Non sono molto brava in questo, rischierei di anticiparvi qualcosa che
non dovrei e poi voi mi odiereste. E allora no, mi limito a dirvi che si tratta
di un libro da leggere, sia che siate appassionati di romance MM, sia che non
lo siate. Io non lo sono, leggo praticamente di tutto, eppure l’ho trovato
molto più dolce ed emozionante di tantissimi romance uomo/donna. Adoro la
diversità tra i due protagonisti, nonché la differenza d’età e il fatto che una
storia tra loro due sia vietata in modo assoluto. Combattere non solo il
pregiudizio ma anche le regole, è ciò che rende questo romanzo davvero
avvincente e godibile. Non a caso ho dato cinque stelle e io non sono proprio
il tipo che regala stelline a caso.
Ho apprezzato molto la
scelta di Triskell circa il titolo. Ora, non so se sia davvero così, ma mi
piace che abbiano lasciato il titolo in inglese per via del gioco di parole che
si crea con Valor. Il nome in codice di Rafael e il significato stesso della
parola: valore, coraggio. Rafael è convinto di non essere coraggioso, di non
avere valore, ma non si rende conto di quanto coraggio abbia in realtà ed è
proprio Shane a farglielo capire. E preferisco di gran lunga la cover usata da
Triskell, quella originale non mi sembra fatta granché bene, la versione
italiana mi piace molto di più. .
Ho anche scoperto che, oltre
a essere in patria un romanzo self, Valor on the move è il primo di una duologia!
Esiste un secondo capitolo, sempre dedicato a Rafael e Shane, che negli Stati
Uniti è uscito un paio di mesi fa e che ha avuto un riscontro molto positivo. Ho
dato un’occhiata e già dalla prima riga della trama ho deciso che lo comprerò: “Sono
liberi dalla Casa Bianca, ma può il loro amore proibito sopravvivere nel mondo
reale?” Ecco, cara Triskell, ti prego con tutto il cuore di pubblicare presto
il secondo capitolo, perché so già che lo adorerò e devo leggerlo.
L'hype è alle stelle!
L'hype è alle stelle!
Consiglio questo libro?
Lo consiglio a chi desidera
leggere una storia molto dolce, sebbene anche un po’ piccante. Credetemi,
piccante lo è sul serio anche se non mi ha infastidito per nulla. Lo consiglio
a chi desidera immergersi nella storia di un amore proibito ma tanto forte,
sebbene appena nato, da abbattere tutte le barriere. Consiglio questo romanzo a
chi desidera una storia ricca di angst, di dolcezza e a tratti anche un po’ di
durezza. E sì, c’è anche un pizzico di suspense, e quello non dovrebbe mai
mancare.
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